il mietitore ha scritto:

In questo caso c'è questa camera ottica che viene appunto usata per spiare. È l'oggetto fondamentale all'interno della trama. È l'elemento strano di questo racconto weird, quindi è un pezzo importante della sua struttura. Il personaggio si sente costantemente spiato; questo atto di spiare è una minaccia che va risolta.

In realtà la camera viene usata per "ritrarre" e poi dipingerci sopra, non per spiare (chi dovrebbe voler spiare la piazza? Il maestro?) Essere spiati è solo la sensazione del protagonista.  Comunque, mi sta più che bene, per carità.  Solo che quel 100% mi strideva e volevo ben capire come l'avessi giudicato.  Io questa settimana sono in grossa crisi.  Direi che le precedenti recensioni hanno detto praticamente tutto quello che pensavo sui corti... che non mi hanno esaltato per nulla.  il primo non ha un gameplay, il secondo è "plain" e il terzo.... che stranamente ha una struttura di fondo ottima per un librogame, ha così tanti errori: di grammatica, di trama ed è talmente pieno di clichè che metterlo primo mi sembra assurdo... anche se è quello che in fondo mi ha divertito di più

mizraim ha scritto:

Io questa settimana sono in grossa crisi.  Direi che le precedenti recensioni hanno detto praticamente tutto quello che pensavo sui corti... che non mi hanno esaltato per nulla.  il primo non ha un gameplay, il secondo è "plain" e il terzo.... che stranamente ha una struttura di fondo ottima per un librogame, ha così tanti errori: di grammatica, di trama ed è talmente pieno di clichè che metterlo primo mi sembra assurdo... anche se è quello che in fondo mi ha divertito di più

mi permetto di darti un suggerimento (poi fanne quello che vuoi ). Io mi son tenuto il criterio dell’attinenza al tema proprio per risolvere questi ex aequo (anche se finora non è servito). Non so, magari può aiutarti a prendere una decisione 

Mini-classifica:
1° Per Speculum, Obscura (3pt)
2° Lo strano caso del vaso che non ho rotto io (2pt)
3° La spia di smeraldo (1pt)

Per Speculum, Obscura
L'ho detto per Scheisspion e lo ripeto per questo: fantastico!
Ambientazione e stile di scrittura come piacciono a me. La storia ha senso ed è sviluppata bene. È presente un fattore aleatorio, che normalmente non apprezzo, ma che in questo corto è misurato attentamente in modo che non sia punitivo: tutti i tiri di dado hanno un 66% di possibilità di portare alla strada "migliore" e mi sembra che, anche nel caso di massima sfortuna, si possa compensare con scelte/intuizioni corrette per arrivare ad un finale che, seppur non felice, non sia un totale badending.
Il tema della spia, a mio giudizio, è centrato e si percepisce: nella definizione di "spia" è incluso il significato di foro di osservazione che qui è il "villain" reale della storia e che sento presente e minaccioso come in un racconto di H.P. Lovecraft, dove l'orrore ti osserva in silenzio.
Spunti di miglioramento: alcuni indizi non sono istantaneamente ovvi (ad esempio il check sulla conoscenza della "invenzione"). Forse è voluto per mantenere uno stile di scrittura quanto più possibile diegetico, ma potrebbe essere reso più manifesto con l'utilizzo di keyword (ARTICOLO, INVENZIONE) per maggiore scorrevolezza. Un'altra cosa è l'utilizzo della parola "Segna" per i punti paura: sostituirei con "Aggiungi". "Segna 2 punti paura" per me introduce l'ambiguità tra l'aggiunta e l'aggiornamento del valore precedente al valore indicato.
Poiché sono particolarmente soddisfatto del corto nella sua interezza, l'autore non me ne vorrà se mi permetto un appunto di pedanteria: «Per il resto, lasciati guidare dalla storia e dall’intuito. Poiché ne avrai bisogno, buona fortuna.»
Di cosa avrò bisogno? Di intuito o fortuna? Per via della virgola, bisogno è subordinato a fortuna. Poiché penso che si rifersica all'intuito, avrei messo un punto o un (ormai desueto) punto e virgola. (<- visto l'effetto?).

Lo strano caso del vaso che non ho rotto io.
Simpatico, gradevole, diversi finali possibili tra cui più di uno positivo. Quasi più una storia a bivi (tipo SLTA) che un librogame, ma con una ambientazione che è coerente e costante rispetto alle scelte fatte (a differenza degli SLTA).
Nei tre di questa settimana, il tema della "spia" qui lo percepisco un po' più lasco: può divenirlo (involontariamente) il gatto o viene minacciata come azione da parte della sorella. Non lo sento permeare la storia come invece percepisco, apparirà paradossale, in Per Speculum. Non sia inteso come critica, ma solo come constatazione.

La spia di smeraldo
Complimenti all'autore per il coraggio di cimentarsi in un concorso letterario in una lingua che non è la sua. Il corto è divertente, si nota e apprezza una vena comica, ma presenta dei problemi strutturali che possono essere migliorati e che costituiscono il reale motivo del terzo posto nella mia classifica.
In più punti la scelta a fondo paragrafo (es: scegli di montare il telescopio?) viene ripetuta all'inizio del paragrafo corrispondente (es: Decidi di montare il telescopio). Questo è ridondante, toglie preziosi caratteri e rende la lettura meno scorrevole. Non avviene sempre, ad esempio scegliendo il corridoio di destra c'è la ripetizione, scegliendo il corridoio di sinistra no.
C'è poi un errore strutturale: uno dei finali richiede di avere la corda e la gemma, ma questo è impossibile dal momento che la corda si ottiene con la perlustrazione e al termine della perlustrazione si viene portati direttamente al 35, dove inizia la fase di fuga nei corridoi senza possibilità di ottenere la gemma (si può ottenere solo quando Alfa si allontana per fare la telefonata).
Altro problema è nei paragrafi come il 43 o il 13 dove viene data la possibilità di tornare più volte, ma il paragrafo inizia come se fosse sempre la prima volta. Non è neanche chiaro come la scelta di alcune azioni permetta di tornare nella stanza e sceglierne un'altra oppure portino avanti la storia (e succede proprio nel 43!). In questo caso l'approccio migliore è:
- 1. paragrafo di ingresso nella "stanza". Vai a 2.
- 2. Hai del tempo a disposizione, cosa vuoi fare? 3. Fai "questo", 4. Fai "quello". 4. Fai "altro". Quando hai fatto tutto ciò che volevi, o ti senti pronto, vai a 6.
- 3. Paragrafo in cui fai "questo", etc. Vai/torna a 3.
- ...
- 6. La storia va avanti.

Di nuovo complimenti ed un ringraziamento a tutti e tre gli autori!

GGigassi ha scritto:

"HarlockHrk ha scritto: Il tema della spia, a mio giudizio, è centrato e si percepisce: nella definizione di "spia" è incluso il significato di foro di osservazione"

Ottimo, mi hai fornito la chiave interpretativa per premiare il Corto! Ho verificato sul mio Garzanti e ci sta benissimo, grazie.

A prescindere dalla definizione, a me è piaciuta moltissimo la sottile minacciosa sensazione di essere spiato dall'obiettivo della camera mentre sono nella piazza, così come lo sono tutti gli altri personaggi. Sono l'unico?

zage ha scritto:

GGigassi ha scritto:

"HarlockHrk ha scritto: Il tema della spia, a mio giudizio, è centrato e si percepisce: nella definizione di "spia" è incluso il significato di foro di osservazione"

Ottimo, mi hai fornito la chiave interpretativa per premiare il Corto! Ho verificato sul mio Garzanti e ci sta benissimo, grazie.

A prescindere dalla definizione, a me è piaciuta moltissimo la sottile minacciosa sensazione di essere spiato dall'obiettivo della camera mentre sono nella piazza, così come lo sono tutti gli altri personaggi. Sono l'unico?

Confermo, in questo caso l'elemento spia si basa più sulla sensazione che vive il protagonista nell'essere costantemente osservato. È un approccio coraggioso, ma lo ritengo comunque in tema. Anche perché, se fossimo troppo selettivi, ci ritroveremmo a giudicare solo corti gialli di spionaggio. Ritengo che la creatività vada premiata, specie se si sposa con un racconto dalla prosa così ben curata.