Terza settimana:

1. Per speculum, obscure (3pt)
2. Lo strano caso del vaso che non ho rotto io (2pt)
3. La spia di smeraldo (1pt)

PER SPECULUM, OBSCURE

Penna esperta che vuole e si fa notare. Si fa notare talmente tanto che quasi mi infastidiva dover interrompere la lettura per fare le mie scelte. Ma dopotutto in ogni librogame funziona così: l'immedesimazione rimane fintanto che si legge il paragrafo, poi ci pensa la parte extradiegetica a riportare i lettori alla realtà. Ma in altri contesti funziona bene, aspetto desideroso di fare la mia scelta. Qui ha funzionato un po' meno, e secondo me per due motivi collegati tra loro:

1. il librogame non era il mezzo più adatto per raccontare questa bella storia;
2. le scelte non erano vere e proprie scelte. I tiri di dado non li ho trovati giustificati e le altre opzioni un po' “scontate”. Voglio dire: se posso fare qualcosa, perché dovrei non farla? Proponimi di fare 1 e 2, non propormi di fare 1 o non fare 1.

Questo è solo il mio modesto parere. Consiglio anche di inserire delle parole chiave che rendano più precisa la strada da intraprendere. Lo dico perché prima ho visto “dei foglia a stampa di uno strillone”, poi mi si chiede se ho letto “l'articolo”. Per me è stato chiaro, ma forse, per una maggiore coerenza interna, bisognerebbe specificare questi eventi con delle parole chiave che si mantengano identiche per tutto il corso dell'avventura.

Concludo esprimendo i miei complimenti all'autore/trice, ha presentato una bella storia, scritta bene, con dettagli per niente scontati.
Non l'ho trovato molto a tema, sinceramente. Ok, c'è questo “occhio” che ci guarda, ma poi?


LO STRANO CASO DEL VASO CHE NON HO ROTTO IO

Qui il tema mi è sembrato di più “la scusa da trovare” che non “la spia”. Anche perché, chi avrebbe dovuto fare la spia? Il gatto? O la sorella che però appare solo verso la fine?

Il racconto resta comunque molto carino. Leggero, giocoso. La lettura mi ha dato la stessa sensazione de Le Chat Noir (in cui il vaso davvero l'ha rotto il gatto  ). L'ho letto sorridendo (sì, anche SMILETOWN, ma lì era tutta un'altra storia!) e sono riuscito a immedesimarmi nei due ragazzini.

Ho trovato la storia un po' corta, ma considerando che tutto si svolge in poco tempo, la brevità può anche essere accettata. Forse inserire il conteggio del tempo avrebbe aggiunto più pathos alla vicenda. Aggiungo un altro punto negativo: l'ho trovato ripetitivo. C'era davvero bisogno di dire così tante volte di mettere la colpa al gatto? Di dire tante volte “NERF”? Di dire che la mamma si arrabbierà?

LA SPIA DI SMERALDO

Non sono proprio sicuro che il testo sia scritto da uno straniero. Sembra più scritto da un bambino oppure... probabilmente è una burla! O forse sarà stato scritto in quattro e quattr'otto.

Come già affermato da Zage, anche io considero questi corti come un beta test. Per molti è la prima esperienza di scrittura; per altri è un luogo dove poter sperimentare. Va da sé che la percentuale di racconti imperfetti superi quella dei racconti perfetti. Nonostante ciò, non considero da buttare i racconti che abbiamo letto e che leggeremo: tutti, con qualche consiglio e un po' di lavoro su possono diventare buoni, se non ottimi.

Se proprio devo “punire” questo corto, lo faccio puntando il dito contro la pigrizia dell'autore/trice, come detto da gpet. Non costava niente fare un controllo, anche con un correttore automatico! Non mi soffermo sugli errori e sui refusi perché, unendomi al parere del Mietitore, un autore avrà potuto avere mille ca**i per la testa in questo periodo, e non mi sento di giudicare lo stile di una prima bozza (perché credo di prima bozza si tratti). Ma ripeto, gli errori sì, la pigrizia no. È irrispettosa.

Il corto resta comunque quello più in tema del concorso (secondo l'accezione “classica” di spia) e presenta una storia che di base potrebbe funzionare. La resa pecca di errori di progettazione, ingenuità e inesperienza. Secondo me, con un tono umoristico avrebbe avuto tutta un'altra veste. Conosiglio all'autore di riprovarci, ma prima ancora di leggere e sezionare altri librogame.

Complimenti ancora a tutti.

1° posto – Per speculum, obscure
Tema: un po’ forzato, direi.
Parto subito da quello che mi è piaciuto: l’ambientazione, la scrittura, il lato “poetico” del racconto. Davvero una gran bell’opera.
Purtroppo, però, il lato -game mi sembra un po’ povero, così come non sono riuscito ad apprezzare il senso di “dispersione” che si prova durante la lettura: nonostante un’introduzione, non si capisce quale sia l’obiettivo in questo corto, di fatto mi ha dato molto l’idea di un’esplorazione libera, un po’ come a dire “esplora l’ambiente e vedi che succede”. Il grande assente quindi, per me, è un obiettivo di fondo (cosa che invece gli altri due corti hanno: in uno incastrare Sokolov, nell’altro trovare un modo per non essere sgridati dalla mamma).
Lo metto comunque al primo posto per l’impatto generale rispetto agli altri due corti.


2° posto - Lo strano caso del vaso che non ho rotto io
Tema: non ci siamo, almeno per me.
Il titolo era uno di quelli che mi aveva incuriosito maggiormente, e dopo aver letto il paragrafo 1 avevo grandi aspettative (anche e soprattutto per l’aria leggera che si respirava), ma devo ammettere di essere rimasto deluso: nessuna dinamica di gioco, solo delle scelte (alcune contraddittorie tra di loro), e solo 18 paragrafi (che, così, risultano oltremodo lunghi).
In pratica, è assimilabile ad uno SLATA.
Lo metto al secondo posto perché comunque è scritto bene, e comunque alla prima partita è riuscito a coinvolgermi molto nella storia (immedesimarsi nei ragazzi che cercano di risolvere una marachella è qualcosa di sfizioso, ed è interessante che comunque rimanga il quesito di fondo: “Chi ha distrutto questo vaso?”).



3° posto - La spia di smeraldo
Il tema è centrato.
Il modo in cui si viene sbattuti nel racconto non mi ha convinto: non ci sono descrizioni, e dopo il primo bivio l’idea di esplorare la palazzina mi pare avere poco senso, visto che la persona che dobbiamo incastrare è nel magazzino di fronte.
Alla prima run, in pratica, sono morto dopo aver gironzolato per il corridoio ed aver utilizzato una corda senza risultati, e senza una descrizione (anche vaga) di Sokolov o di chi mi abbia ammazzato, solo tra le risate di Alfa che dice che si godrà i soldi della vendita della stella di smeraldo (mai nominata finora).
In generale, mi sembra ci siano troppi problemi grammaticali, ma anche strutturali (non solo ingressi e uscite dai paragrafi, ma avendo una specie di struttura a mappa è possibile passare più volte in punti già letti e il testo resta sempre lo stesso).
Manca anche un’intro, qualcosa che contestualizzi la situazione.
Insomma, l’idea di fondo è anche buona, ma la realizzazione non mi ha convinto.

Ecco i risultati:

HarlockHrk ha scritto:

2. Tutti i voti arrivati entro la mezzanotte sono validi (anche se mi aspettavo ne venissero esclusi 3

Se parliamo degli stessi voti, anche io pensavo che venissero esclusi. Questa settimana ok, le posizioni in classifica sono state ben distaccate tra di loro fin dai primi giorni, ma non vorrei che si verifichino altre situazioni dove un corto passi in finale per un solo voto di differenza... E in quel caso tenderei a escludere quei voti che si limitano a pubblicare la propria personale classifica senza neanche mezza riga di spiegazione (e parlo anche nel rispetto degli autori che gradirebbero ricevere un minimo feedback)

powerbob ha scritto:

Se parliamo degli stessi voti, anche io pensavo che venissero esclusi. [...] in quel caso tenderei a escludere quei voti che si limitano a pubblicare la propria personale classifica senza neanche mezza riga di spiegazione (e parlo anche nel rispetto degli autori che gradirebbero ricevere un minimo feedback)

Sono d'accordo con te, col timore però che averli accettati in questa situazione (in cui non influenzano il risultato finale) crei un precedente per l'intero svolgimento del concorso.