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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Corti 2024 - Settimana 7

Re: Corti 2024 - Settimana 7

m0ch ha scritto:

Come se non bastasse la famosa casa editrice leggerà anche il tuo corto, fregandosene delle violazioni del bando. Ok, quest'anno non succederà, ma se proprio quel corto fosse stato scelto? Per le persone come me a cui la pubblicazione interessa molto più della vittoria finale questa cosa è un chiaro incentivo a violare le regole e a essere più furbo degli altri. Sono davvero tentato il prossimo anno di presentarmi con un corto da 25.000 caratteri e completamente fuori tema se l'unico danno che ne può derivare è il non poter vincere il concorso. Ovviamente non mi comporterò così perchè non sarebbe eticamente corretto ma spero di essermi spiegato.

Però aspetta il tuo ragionamento non tiene conto di una cosa. Che qualsiasi editore, e ovviamente anche Claudio di Librarsi, non ha nessun interesse a tenere conto dei vincoli del concorso, ma cerca opere che vadano bene per il suo progetto editoriale. Poi ovvio che apprezzerà la capacità di un autore di attenersi a un tema, rispettare delle consegne e restare nei limiti previsti da un bando, perché sono tutte caratteristiche che giovano al rapporto tra un editore e uno scrittore e di cui un editore terrà sempre conto. Ma non è un caso che sui bandi di ogni anno ci sia chiaramente scritto che la decisione sul corto da pubblicare non avrà nulla a che fare con la classifica finale o con le media voto raccolte dai corti durante il concorso. Poi è capitato e capiterà che un corto molto ben piazzato possa essere prescelto, ma le due cose non è detto vadano di pari passo.
Detto questo tenete sempre presente che chi si imbarca nell'operazione pubblicazione cerca Corti, opere brevi: quindi in linea di massima scrivere qualcosa di molto più lungo del consentito è un'idea alquanto rovinosa...

Prodo
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Re: Corti 2024 - Settimana 7

Accidenti, l'anno scorso nel commento di fine anno fui profetico (vedi alla voce "cadere dal pero").
Verrebbe da dire che i soldi hanno rovinato il concorso dei Corti... se nel "mercato dei librogame" ci fossero soldi! wink

GGigassi
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Re: Corti 2024 - Settimana 7

Prodo ha scritto:

Ma allo stesso tempo non dobbiamo mai dimenticarci che anche il più affermato e venduto scrittore interattivo è comunque il rappresentante di una nicchia che ha uno zoccolo duro di sostenitori impagabili e magnifici, ma che per il 95% degli abitanti del nostro paese e per il 99,9% periodico degli abitanti del mondo è e rimane un perfetto sconosciuto.

Francesco, sentire parlare così una delle persone che dovrebbero guidare questo settore e farlo crescere fa male. Leggo tanta rassegnazione in queste parole. Io penso che ci siano le potenzialità per attirare persone non dico di 20 ma almeno 30 anni e prendere la questione con un po' più di serietà (rimanendo nei margini della buona educazione che qui nessuno ha superato) e di ottimismo dovrebbe essere la base di partenza. Si può migliorare tanto, a cominciare proprio da questo sito che è comunque la casa della più grande community italiana di librogame (e onore a chi l'ha creata e fatta crescere). Se non ci prendiamo sul serio noi perchè dovrebbero farlo gli altri?

m0ch
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Re: Corti 2024 - Settimana 7

Prodo ha scritto:

Però aspetta il tuo ragionamento non tiene conto di una cosa. Che qualsiasi editore, e ovviamente anche Claudio di Librarsi, non ha nessun interesse a tenere conto dei vincoli del concorso, ma cerca opere che vadano bene per il suo progetto editoriale.

è esattamente quello che ho scritto ed è il motivo della mia provocazione sul fregarmene l'anno prossimo dei limiti del bando

m0ch
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Re: Corti 2024 - Settimana 7

TinenTweeni ha scritto:

Dov’è il tema della spia, titolo a parte? A me sembra una storia carina di un guerriero, non una spia

@TinenTweeni, io ti voglio bene, ma questa recensione è da rifare. Lascio il beneficio del dubbio che tu ti sia espresso in modo infelice. Però da questa frase sembra proprio che tu non abbia letto il corto fino alla fine o che tu ti sia perso un punto fondamentale del racconto. La spia c'è ed è presente in tutto il corto. Se non l'hai trovata, mi permetto di consigliarti di rileggere il tutto, perché sembra che tu ti sia perso una fetta importante del racconto.


La polemica sullo show don't tell, non era solo sullo show don't tell.
Quello che si rimproverava a Gabriele è che lui prendeva il manuale dell'editor e usava quello per recensire il corto, come se 20 regolette meccaniche riuscissero a imbrigliare la complessità di un corto-gioco.
Non si può . Altrimenti vengono fuori recensioni in cui ci si concentra sulle "e" eufoniche, ma si tralasciano i punti chiave del corto.

FinalFabbiX
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Re: Corti 2024 - Settimana 7

m0ch ha scritto:

Prodo ha scritto:

Ma allo stesso tempo non dobbiamo mai dimenticarci che anche il più affermato e venduto scrittore interattivo è comunque il rappresentante di una nicchia che ha uno zoccolo duro di sostenitori impagabili e magnifici, ma che per il 95% degli abitanti del nostro paese e per il 99,9% periodico degli abitanti del mondo è e rimane un perfetto sconosciuto.

Francesco, sentire parlare così una delle persone che dovrebbero guidare questo settore e farlo crescere fa male. Leggo tanta rassegnazione in queste parole. Io penso che ci siano le potenzialità per attirare persone non dico di 20 ma almeno 30 anni e prendere la questione con un po' più di serietà (rimanendo nei margini della buona educazione che qui nessuno ha superato) e di ottimismo dovrebbe essere la base di partenza. Si può migliorare tanto, a cominciare proprio da questo sito che è comunque la casa della più grande community italiana di librogame (e onore a chi l'ha creata e fatta crescere). Se non ci prendiamo sul serio noi perchè dovrebbero farlo gli altri?

Credo che tu non stia mettendo in dubbio la mia serietà né quella di coloro che lavorano a LGL da decadi: anche perché saremmo dei pazzi a spendere 20 anni della nostra vita dietro a una cosa che non consideriamo seria, non credi? Il passaggio successivo, quello sull'ottimismo, lo capisco poco. Le mie considerazioni sono dettate dalla semplice osservazione dei dati di fatto, non hanno nulla a che fare con pessimismo o rassegnazione: i librogame hanno avuto un periodo d'oro negli anni '90, con numeri che saranno per sempre inarrivabili (perché è cambiato il contesto storico, il modo di disporre del proprio tempo libero, il modo di usufruire dei media), poi una lunga fase di oblio, poi una nuova fase di ascesa, il Rinascimento, che ha visto uscire tante nuove opere con ottimi numeri.
Ma questi numeri, è bene che sia chiaro per tutti, non si sono MAI, per NESSUN VOLUME, neanche lontanamente avvicinati a quelli degli anni '80/'90, né a quelli di alcuni blockbuster di altri settori molto più trasversali. Constatare questo non significa essere negativi o rassegnati, ma semplicemente avere chiaro il quadro della situazione.
Aggiungo che di guru "Arrivo io e rivoluziono la scena, si vederanno 100.000 copie a librogame" ne sono spuntati a dozzine, soprattutto negli ultimi anni, quando il settore era diventato economicamente più appetibile. Quanti di questi sono ancora in giro? Rispondetemi voi e chiedetevi anche perché sono progressivamente scomparsi con la stessa rapidità con cui erano arrivati.
Restare consapevoli dei numeri non significa sminuirsi, né smettere di tentare di migliorarsi (quello si fa  sempre e in ogni contesto della vita) né tantomeno non prendersi sul serio: significa semplicemente avere una visione equilibrata e rendersi conto che ogni tanto un po' di ironia e leggerezza aiuta a gestire meglio il tutto e che se ci sono cose nel regolamento che non piacciono questo accade perché ogni decisione per sua natura non può essere perfetta e finirà per scontentare qualcuno. Ma di certo non inficerà l'andamento complessivo del concorso né finirà per eliminare un'opera meritevole di podio per la presenza di un corto smaccatamente fuori concorso. O almeno, in 15 anni di Corti non ho mai visto accadere, neanche lontanamente, nulla del genere.

m0ch ha scritto:

è esattamente quello che ho scritto ed è il motivo della mia provocazione sul fregarmene l'anno prossimo dei limiti del bando

Io penso che se tu o chiunque altro andrà a scrivere un corto di 150 pagine che non rispetta minimamente i parametri del bando non verrà mai pubblicato. Ma se sei convinto del contrario che posso dirti? Fai una prova e vedi che succede.

Prodo
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Re: Corti 2024 - Settimana 7

Questo non è un gioco - 2 punti
È un corto bellino, che mi ha fatto piacere leggere: è scritto bene, progettato con cura, ben bilanciato nella parte game. Si nota la professionalità dell'autore, mi ha ricordato il vincitore di un'edizione precedente - vittoria che credo si ripeterà: questo corto, come prodotto, è anni luce avanti al resto del concorso.
Ho apprezzato anche l'ambientazione scelta. Mi ha fatto sorridere leggere un mondo descritto dagli occhi di un bambino. Purtroppo però, i pregi finiscono qua.

gpet74 ha scritto:

Non so come diamine ci sia riuscito ma l’autore è stato in grado di infilare una quantità incredibile di possibilità, strade e varianti nel pochissimo spazio a disposizione

È facile. Basta togliere la trama e qualsiasi accenno di tematica. Si guadagna molto spazio stringendo all'osso la storia. Per la maggior parte dei recensori, questo non è un problema ma anzi sembra quasi un pregio, e per molti non vale neanche la pena citarlo fra i difetti. Personalmente ho una visione diversa del concorso.


Nezumi La spia - 3 punti
Tecnicamente inferiore rispetto a “Questo non è un gioco” per profondità di gameplay e scrittura + anche qui siamo nel mondo della narrativa stereotipata e fine a sé stessa. Però devo riconoscere che nell’ultimo snodo ho perso. Autori, mi avete proprio fregato: ben fatto, spero che passiate il turno.



Questo non è un gioco - 1 punto
Invito l’autore a capire l’argomento che sta prendendo in giro, prima di scrivere un corto.

FinalFabbiX
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Re: Corti 2024 - Settimana 7

FinalFabbiX ha scritto:

È facile. Basta togliere la trama e qualsiasi accenno di tematica. Si guadagna molto spazio stringendo all'osso la storia. Per la maggior parte dei recensori, questo non è un problema ma anzi sembra quasi un pregio, e per molti non vale neanche la pena citarlo fra i difetti. Personalmente ho una visione diversa del concorso.

Puoi elaborare il concetto? (sia in generale, sia nello specifico di questo corto) Anch'io considero questo corto il migliore del concorso e mi interessa conoscere il tuo punto di vista.
Curiosità, come mai se è anni luce avanti a tutti gli altri gli hai dato solo 2 punti?

mizraim
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Re: Corti 2024 - Settimana 7

m0ch ha scritto:


Non sono d’accordo quasi su nulla bigsmile

Neanche io. wink

m0ch ha scritto:

Tanto per cominciare ricordo bene che l’anno scorso, giustamente, i fuori concorso furono presentati la prima settimana e non gareggiarono con gli altri. E’ una differenza sostanziale rispetto a quest’anno perché se è vero che non partecipano alla gara (e ci mancherebbe pure) alterano comunque la competizione, cosa che non accadeva l’anno scorso.

L'anno scorso i fuori concorso erano fuori concorso perché furono "esclusi" dai giudici che operarono una selezione (una ero io), quindi non si può fare un parallelo con quest'anno.

Posso chiederti in che modo pensi che i fuori concorso alterino la competizione? Cioè: secondo te un corto come quello di questa settimana aveva buone possibilità di sfidare gli altri due se fosse rientrato nel limite dei caratteri?
A me sembra piuttosto chiaro che questo corto non sarebbe mai passato alla fase successiva, e che per evitare polemica gli autori abbiano deciso di pubblicarlo fuori concorso a posta. Naturalmente, ciò è stato inutile perché un modo di fare polemica i lettori di lg lo trovano sempre. XD

m0ch ha scritto:

Trovo “inaccettabile” la violazione perché, a differenza di quelle degli altri due esclusi, è impossibile che non sia stata commessa volontariamente ed è impossibile che non sia stata notata dai giudici. Non dico che andasse bruciato o censurato ma semplicemente non trovo giusto inserirlo in un girone. Penso inoltre che, mentre violare la regola del numero dei tiri di dado abbia un impatto ridicolo sul corto nel suo complesso (al punto che “Sombra” e “The Curfew” io non li avrei proprio esclusi), sforare di 700 “battute” faccia tutta la differenza del mondo.

Questo è quello che avresti fatto tu. Nulla ti vieta di proporti come giurato per il prossimo anno. Anzi, ti incoraggio a farlo, perché dopo averlo fatto io conosco le difficoltà che comporta, e so che una scelta della Terna è ragionata, ponderata e presa in accordo con gli autori (lo ripeto, perché mi sa che prima era sfuggito). Di conseguenza io rispetto la loro scelta e invito chiunque abbia rimostranze a mettersi in gioco come giurato o giurata. wink

m0ch ha scritto:

Anche l’idea che il concorso sia fatto per divertirsi non mi trova affatto d’accordo. Riflette una concezione del settore che andava bene dieci anni fa, quando i librogame erano solo materiale per nostalgici e collezionisti, oggi la trovo un po’ riduttiva. A partire dal fatto che c’è in palio la pubblicazione con un importante editore.

Rispetto il fatto che tu non sia d'accordo, ma qui non ci sei solo tu, e non puoi pretendere di cambiare il modo in cui il concorso viene vissuto da altre persone. Che tu ci creda o no, ci sono autori che partecipano per il piacere di scrivere qualcosa e condividerlo con gli altri, non per essere pubblicati da un editore. Fu il caso di un corto dell'anno scorso (Il concorsista) in cui figuravano come personaggi molti dei vecchi utenti. Fu un fuori concorso anche quello, ma era un esperimento ludico per sollazzare amici e utenti. Perché a tuo (vostro) dire queste trovate non meriterebbero un posto nell'ambito del concorso, né dentro né fuori?

TinenTweeni ha scritto:

Se un autore non è in grado/decide di non rispettare i paletti dettati da un concorso deve essere escluso a priori nel rispetto di chi invece ha partecipato con la volontà di ricevere un feedback, migliorarsi, e perché no: impegnarsi per vincere. Di conseguenza tali esclusi vorrei non venissero mostrati nelle terne, invece di invitare i lettori a leggerli e votarli come se fossero in gara.
Se il concorso è una pizzata tra amici, allora non capisco i contatti con la casa editrice, la live con i content creator più importanti del settore in Italia, la premiazione nell'evento più importante di Italia. Inoltre, io per primo riconosco il merito di librogame's land di avermi dato lo slancio per essere stato pubblicato, ma perché ho partecipato con serietà, per dimostrare in primis a me stesso a che punto ero arrivato coi miei studi sulla narratologia e la passione per la scrittura e i librigame.
Ricordate che attualmente siete l’unico punto di lancio per il mercato del librogame in italia, con la sola eccezione del nuovo Corti in Gioco, e questo, volente o nolente, porta una responsabilità.

Manuele, perdonami, ma io questo "nel rispetto di" proprio non riesco a digerirlo.
Volete steso un tappeto rosso perché voi partecipare con serietà e con l'obiettivo di vincere? Gli altri che scrivono senza avere le vostre stesse pretese sono da scartare senza neanche essere degnati di una lettura o di una parola?
Voi siete più importanti perché aspirate ad avere un contratto con una casa editrice? Le vostre mire sono più importanti di quelle di chi partecipa per divertire e divertirsi?
Io con questo ragionamento non sono d'accordo, anzi, ne prendo bene le distanze.

Personalmente mi limito a pensare che se un corto non mi è piaciuto vuol dire semplicemente che non è per me, che ha un altro target. Vi invito a vederla in questo modo anziché prendervela con autori e corti che non rispettano i vostri canoni. Anche perché il ragionare così non impedisce a ciascun editore di pubblicare comunque quello che vuole, se pensa che ne valga la pena.

Per approfondire la questione concorso/editori, rimando alla discussione/polemica che scoppiò l'anno scorso proprio in seguito alla nostra decisione di escludere alcuni corti, nel corso della quale fu ribadito che questo concorso non era e non doveva essere una vetrina per gli editori o un mercato del pesce da cui gli editori potessero attingere a piacimento e poi guadagnarci sopra: https://www.librogame.net/index.php/for … 37&p=5

Per quanto riguarda invece le responsabilità che derivano dalla posizione del concorso nel settore, invito a rimandare la conversazione a fine concorso quando si aprirà il thread riservato a considerazioni e feedback.
Se la visione comune è questa, si potrà ripensare a una nuova faccia del concorso, perché no.

2p2z
Maestro Ramas
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Re: Corti 2024 - Settimana 7

mizraim ha scritto:

FinalFabbiX ha scritto:

È facile. Basta togliere la trama e qualsiasi accenno di tematica. Si guadagna molto spazio stringendo all'osso la storia. Per la maggior parte dei recensori, questo non è un problema ma anzi sembra quasi un pregio, e per molti non vale neanche la pena citarlo fra i difetti. Personalmente ho una visione diversa del concorso.

Puoi elaborare il concetto? (sia in generale, sia nello specifico di questo corto) Anch'io considero questo corto il migliore del concorso e mi interessa conoscere il tuo punto di vista.
Curiosità, come mai se è anni luce avanti a tutti gli altri gli hai dato solo 2 punti?

Certo, ci mancherebbe.
A mio parere, questo non è un buon corto, nonostante sia oggettivo che ci siano dietro mani abilissime: secondo me, a dispetto di una parte game impeccabile, la parte narrativa è molto scarsa.
La trama è a malapena abbozzata: “una bambina che affronta un percorso per recuperare il proprio regalo di compleanno”. Non c’è niente nel corto che mi abbia fatto riflettere o che mi abbia in qualche modo arricchito. Non c’è uno sviluppo dei personaggi, non c’è un antagonista, i comprimari (fratello, papà e familiari vari) sono tutti facilmente eliminabili dalla trama. Se dovessi scrivere un racconto non interattivo a partire da questa storia, verrebbe fuori una mezza paginetta, una favola per bambini. Però i bambini non sono il target di questo racconto: il corto parte dal presupposto che tu lettore sia un adulto e che, pertanto, sia soddisfacente rileggere il tuo mondo di adulto visto dagli occhi di un bambino.
Un rapido confronto con un altro corto a tema “bambini”: Bullo.
Bullo mi ha fatto riflettere sulla condizione del protagonista, ha tanti personaggi che rivelano sfaccettature e dinamiche psicologiche legate al mondo scolastico e ha un finale (anzi, dei finali) che mi ha fatto riflettere.
Sento che bullo mi ha fatto ragionare su alcune tematiche, in primis il bullismo, e l’ha fatto in modo non banale. Mi sento arricchito da Bullo. Con questo corto, non è successo.

FinalFabbiX
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