ieri è morto Paul Di'Anno, famoso più che altro per essere stato il primo storico cantante degli Iron Maiden (e dici poco), sui primi due album.
Poi le solite divergenze stilistiche (lui si sentiva più un'anima punk che non metal) portarono alla separazione con l'ingresso (Dio sia sempre lodato) di Bruce Dickinson.
A memoria non sentii parlare di lui per almeno quindici anni, quando rientrò nel circolo HM con qualche album venduto sempre più per il nome che per buona musica.
Lo vidi all'Indian Saloon di bresso nel 2001, ricordo che nella mio articolo per la rivista HARD lo definii "a metà tra Serse Cosmi e Fred Durst", per l'abbigliamento e le goffe movenze, ma la voce c'era ancora e metà repertorio furono canzoni dei suoi Iron.
Negli ultimi anni si ammalò, finendo anche sulla sedia a rotelle, cosa che però non gli impedì di continuare a cantare in tour con la sua band.
Era un personaggio con un carattere un po' troppo sopra le righe (e qui torna il punk), Steve Harris lo ha reincontrato solo un paio di anni fa dopo eoni che non lo vedeva (ricordo anche un appello agli Iron che lo aiutassero finanziariamente per un intervento alle ginocchia, ma ne aveva combinate troppe, temo).
Un amico conosce un membro di una delle poche tribute band ufficiali degli Iron, che tempo fa suonarono assieme a Di'Anno (e Blaze Bayley) in un mini tour, e se il "vecchio" Blaze era un tipo molto alla mano che non se la tirava (era stato comunque il cantante degli Iron), Paul era simpatico come un dito nel sedere.
Ciò non toglie che, nel bene o nel male, è parte della storia del metal, e non lo dimenticheremo mai.
Addio Paul, punk e ribelle fino all'ultimo
Ultima modifica di: djmayhem
Ott-22-24 13:48:08
Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)