Da notare che in Giappone le traduzioni straniere più diffuse restarono limitate a qualche Dimensione Avventura o alla serie Sortilegio. Di Lupo Solitario ebbero solo 8 numeri (oggi introvabili).   

La produzione locale invece fu pletora.
Il più collegati alla sfera videogiochi della Nintendo NES (citi un qualunque videogame dell’epoca di sicuro ha il suo librogame – inclusi per gli sparatutto) e cartoni animati (Gundam, Dragon Ball (uno solo a fumetti).
Ma anche opere altamente improbabili tipo il librogame di Ritorno al Futuro, Supercopter – AirWolf o di Supercar (con in copertina la caricatura di David Hasselhoff). Avete sognato di giocare Michael Douglas in un librogame? Si c’è anche lui con Il gioiello del Nilo.

Titoli più o meno facilmente reperibili sui siti online dell’usato (in Giappone) e che raggiungono oggi valori consistenti: I due-tre Zeldi e Castelvania pubblicati all’epoca si vendono sui 20-40 euro. Fino a un bel centone per titoli rari (lupo solitario). A contrario, la dozzina di libri con protagonista Lupin III sono a 5-10 euro. 

Per i collezionisti il meglio delle opere giapponesi sono le copertine, un vero florilegio che va dallo stile “kawai - anime” anche per alcuni titoli di Dimensione Avventura a magnifici disegni heroic fantasy.

Se siete curiosi: 
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