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Re: Librogame elettronici: topic unico
Tristano ha scritto:un motore per giocare librigame scritti tramite file di testo
Che tipo di file supporta? Importa e gestisce file scritti con programmi altri, oppure ha incluso un editor specifico per scrivere LG?
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Re: Librogame elettronici: topic unico
Prodo ha scritto:Che tipo di file supporta? Importa e gestisce file scritti con programmi altri, oppure ha incluso un editor specifico per scrivere LG?
Non mi è molto chiaro. Purtroppo il Wiki di supporto per questo programma è ancora in alto mare, e compare solo un codice di esempio ma nulla di più. Direi che è un "linguaggio" creato ad hoc per il programma. Guardano l'esempio sul Wiki sembra abbastanza intuitivo, credo che per apprenderlo sia sufficiente studiarsi i file di esempio che si scaricano con il programma.
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Re: Librogame elettronici: topic unico
Tristano, nel fare esempi ed ipotesi, pero' tieni presente che:
1) la "narrativa a bivi" non e' solitamente strutturata a "stanze" come le avventure testuali ma per "istanti narrativi". Per esempio, difficilmente chiamero' un nodo: "cucina". Avro' piuttosto vari nodi chiamati "mi_chiamano_in_cucina", "corro_in_cucina", "picchio_la_mamma_in_cucina" corrispondenti ai vari frangenti della storia. Sottolineo: frangenti "della storia", non "delle azioni".
Sarebbe errato concepire un sistema a bivi con gli stessi metodi delle adventure. L' I.F. e' infatti impostata operativamente (conta quello che il giocatore puo' fare), mentre un librogioco e' impostato narrativamente (l'autore tiene completamente i fili della storia, proponendo le scelte possibili).
A questo punto, e' meglio precisare che la recente opera di Colombini rappresenta un caso particolare a se', non un modello da prendere come generale.
2) Col termine "gioco a bivi" si intende qualsiasi storia che proponga delle scelte, anche implementata come pagine html.
Col termine "librogioco" si intende genericamente un libro a bivi ( siamo gia' nell'ambito del cartaceo, quindi )...
Col termine "librogame", invece, ci si riferisce -solitamente(*)- una certa categoria di librogiochi dotati di registro con le caratteristiche del personaggio. Da li, segue quasi automaticamente la presenza di scontri col nemico, da valutare a parte con dadi e punteggi. E' un caso di "narrativa a bivi" che sconfina nel gioco di ruolo.
Indubbiamente e' una struttura ben collaudata, tuttavia spesso i tools si spingono ad offrire la gestione degli scontri in automatico e cose simili. Pero' con una netta perdita di generalita' del sistema.
Dico questo perche' puoi aspettarti un certo grado di confusione, su internet, circa l'uso dei termini. Ad esempio spesso vengono presentati come "tools per fare i librogame" programmi con obiettivi molto diversi.
(*)In realta' il termine "LibroGame" e' un marchio commerciale registrato. Essendo stato pero' un fenomeno commerciale di grande notorieta', viene spesso usato a sproposito per definire qualsiasi cosa, anche vagamente somigliante. Un DVD interattivo fatto con quattro bivi in croce di tipo elementare verra' presentato come "esempio di cinema-librogame", e cosi' via...
3) Segue ora un mio parere personale che ognuno sara' libero di accogliere o meno...
Tradizionalmente il mondo dei librogame e' composto da utenti tanto appassionati di narrativa avventurosa quanto poco interessati di computer e programmazione. (al contrario della comunita' IF che ' formata da appassionati di computer fin dagli anni '80)
Fare uno standard sofisticato e "potente" e che presupponga una mentalita' da informatico (come l'esempio che hai fatto) potrebbe essere la prassi ottimale nella comunita' delle adventure. Qua da noi, farebbe sicuramente fuggire i potenziali scrittori.
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Re: Librogame elettronici: topic unico
Ti ringrazio per le precisazioni -- mi rendo conto che i termini pertinenti questi generi sono soggetti a tante interpretazioni diverse, e a volte è difficile farsi strada nel discorso anche solo per i fraintendimenti. Per "stanze" intendevo appunto qualcosa come "nodo", in senso generico.
Seven_Legion ha scritto:Tradizionalmente il mondo dei librogame e' composto da utenti tanto appassionati di narrativa avventurosa quanto poco interessati di computer e programmazione. (al contrario della comunita' IF che ' formata da appassionati di computer fin dagli anni '80)
Fare uno standard sofisticato e "potente" e che presupponga una mentalita' da informatico (come l'esempio che hai fatto) potrebbe essere la prassi ottimale nella comunita' delle adventure. Qua da noi, farebbe sicuramente fuggire i potenziali scrittori.
Questo è vero, però credo che uno standard tipo XML sia necessario. Alla fine, chi creerà i libri lo farà appoggiandosi a dei programmi con interfaccia grazie ai quali il "codice" XML non dovrà neanche vederlo. Alla fine, se ci pensi, anche un documento Word sottende tutti dei tag che l'utente non vedrà mai ma che sono incorporati nel file. Questo però non scoraggia dall'uso dei wordprocessors coloro che non hanno feeling per i codici informatici.
Quello di creare uno standard intermedio tra i vari applicativi di sviluppo e quelli di pubblicazione, credo sia l'unico modo per avviare uno standard di lavoro comune ai vari generi, piattaforme, ecc. E' ovviamente un compito che grava sugli informatici, ma lo sviluppo di applicativi che offrano delle interfacce user-friendly renderà il compito quanto più lontano possibile dalla programmazione.
Anche Libro Game Creator crea dei file con dei tag simili a quelli da me proposti -- ed è grazie a quei tag che sono riuscito a creare l'applicativo di conversione LGC2ZM -- però l'utente che crea i libri non ha l'impressione di star lavorando a dei codici informatici -- l'esperienza è simile all'uso di un wordprocessor.
Le differenze che tu sottolinei tra libri-gioco e avventure testuali sono molto importanti (e io non le comprendo ancora appieno), ciò nonostante credo che uno standard XML dovrebbe essere abbastanza elastico da accogliere entrambi i generi.
Mi è chiaro, ad esempio, che gli sviluppatori di avventure testuali quando realizzano un libro game possono facilmente cadere nell'errore di voler indicare il passaggio da ogni stanza all'altra -- una cosa che ha senso in un gioco di avventura testuale ma che ne ha molto meno in un'opera di narrativa poichè nella narrativa è sufficiente che il protagonista enunci l'intenzione di andare in un luogo, dopodichè il paragrafo successivo si può tranquillamente descrivere il protagonista in quel luogo -- senza dover specificare che ci è arrivato andando a nord, poi a est, ecc.
Vi sono aspetti dei libri gioco che immagino siano legati alla tradizione, e di cui non saprei bene cosa si prefferisce, come ad esempio il fatto che in un libro game è normale che ci si imbatta in un testo del tipo "Se hai preso la spada vai a 140, altrimenti vai a 150." L'accesso a variabili di ambiente può evitare di mostrare testo di questo tipo dato che può stabilire cosa mostrare in base alle variabili che diranno al programma se il giocatore è in possesso della spada o meno. Questo rende il testo in qualche modo più lineare, però è anche vero che per gli appassionati di libri-gioco questo non è mai stato un problema.
Comunque, insisto sull'importanza di uno standard di questo tipo, poiché consentirebbe di collegare tra loro molti programmi già esistenti. Certo è che la creazione di un simile standard richiede una lunga e dettagliata discussione di quali siano le funzioni di base e quelle avanzate richieste per un libro gioco. Uno sforzo che ritengo sarebbe ampiamente ricambiato dal fatto che si avrebbe un modello di riferimento solido cui rifarsi. Mi sono imbattuto in un sito (non ricordo più quale) in cui stavano lavorando a un progetto del genere per il cinema e il teatro -- uno standard XML per le sceneggiature. Era un bel progetto ed era già decollato nonostante non fosse ancora definito come ultimato.
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Re: Librogame elettronici: topic unico
ok, per il discorso "necessita' di standard".
chiarito che io parlavo di uno standard per gli scrittori, tu di uno standard di rappresentazione dati e "salvataggio su file".
Circa il sistema dei TAG incapsulati, e' una soluzione razionale e pure io amo i formati di salvataggio in ASCII piu' in chiaro possibile.
Che poi sono sempre piu' usati. Sono fatti cosi' l'HTM, i file RTF , la grafica vettoriale SVG e tanti altri...
Pero' un timore mi resta.
Si usa questo formato "interno" dei TAG che l'utente non dovra' manipolare direttamente, utilizzando invece degli editor che operano a livello di resa visiva del progetto (l'utente lavora in sostanza sul "wysiwyg" )
Ebbene, neanche farlo apposta, tutti gli esempi di file citati sopra sono proprio quelli noti per la poca stabilita':
-gli editor spesso non supportano tutte le feature dello standard.
-su due editor diversi il progetto non appare uguale. ( Vedi le classiche tabelle "sballate" se apri un file rtf con due versioni diverse di Word. )
-spesso gli editor hanno difficolta' nel lavorare in modo coerente. (Ad esempio, gli editor html che sono la cosa piu' sconfortevole che conosca: Provi ad allargare un box e misteriosamente si rifiuta, cancelli una parte e invece sparisce tutta la pagina... !? )
Credo che tutti questi problemi nascano proprio dal dover lavorare in modo indiretto sui dati, dalla presenza di questo sdoppiamento TAG - wysiwyg.
Insomma, bisogna studiare bene la faccenda per evitare di porre costrutti poi difficili da gestire.
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Re: Librogame elettronici: topic unico
Seven_Legion ha scritto:Si usa questo formato "interno" dei TAG che l'utente non dovra' manipolare direttamente, utilizzando invece degli editor che operano a livello di resa visiva del progetto (l'utente lavora in sostanza sul "wysiwyg" )
Ebbene, neanche farlo apposta, tutti gli esempi di file citati sopra sono proprio quelli noti per la poca stabilita':
....
Insomma, bisogna studiare bene la faccenda per evitare di porre costrutti poi difficili da gestire.
Che dire ... l'instabilità non è certo dovuta agli standard in sè ma alle implementazioni dei programmi che gestiscono file con quegli standard.
Voglio essere però ottimista e sperare che a un buono standard seguano anche programmi ben realizzati. ;-)
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Re: Librogame elettronici: topic unico
A questo punto mi trovo costretto a fare delle domande che rasenteranno forse la banalità: Ma questi eReader, di base, cos'hanno? Intendo dire, mi pare che alcuni abbiano come sistema operativo Linux.
Mi chiedo se alla fine per questo software per libri-gioco digitali non convenga di nuovo ripiegare sullo standard Z-Machine dato che un libro-game in formato Z-Machine può essere giocato su browser tramite Javascript, Java, Flash. E laddove è possibile, tramite interpreti eseguibili (Linux, Win, Mac) o tramite Java (che mi pare di capire sia il linguaggio usato per uno dei librigioco menzionati all'inizio del thread).
Esistono già diversi applicativi che consentono di creare avventure CYOA tramite un'interfaccia user-friendly, e alla fine creano loro il codice Inform da compilare.
Se lo standard Z-machine andasse bene, sarebbe molto facile realizzare un applicazione per la creazione di libri-game tipo LGC ma con l'aggiunta di variabili o qualche altra funzione.
Inoltre, gli interpreti Z-Machine non hanno problemi rispetto alla risoluzione video poiché possono adattare il testo al medium in maniera elastica.
Con Inform e Z-machine è possibile implementare i link, come nelle pagine web, e scavalcare la linea di comando -- quindi il giocatore potrebbe cliccare sulle varie opzioni tramite touch-screen, senza dover usare i tasti.
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