Bello Sherlock Holes, cugino di Holmes come Indiana Pipps di Pippo!

Lamello, perché vuoi chiudere una discussione interessante con una barzeletta che potrebbe costarti il linciaggio? Non so voi, a me sta divertendo, non sapevo che Conan Doyle fosse uno spiritista.
E non siamo tanto OT, al massimo abbiamo esteso il discorso alla letteratura di genere fantastico/avventura.

Ritorno sugli autori di LG: non scherzavo molto quando ho citato Jackson. In effetti, dovessi pensare a qualcuno coinvolto nell'esoterismo o intento a mandare messaggi subliminali, le sue atmosfere mi sembrerebbero perfette. Anche Bloodsword contiene atmosfere particolari. Detto tra noi, ribadisco che non credo affatto gli LG siano mai stati usati per simili scopi o qualcuno degli scrittori sia addirittura esoterista, al massimo può essere uno che ci crede, questo solo perché il LG di suo mi sembra un prodotto davvero troppo "basso" a livello letterario, dove per "basso" mi riferisco alla scarsa complessità, alla commercialità, al target cui è rivolto... ma ammetto che mi sono fermata a riflettere "beh, oddio, ho detto che da bambina mi facevano effetto. A PARECCHI di noi facevano molto effetto. E allora non stavi a guardare complessità e commercialità ecc ecc, ti bevevi la storia e i personaggi come il vino fresco.". Per quanto riguarda il loro utilizzo, invece, mi sono detta "perché non scegliere un LG, se volessi parlare alle menti giovani delle mie idee? Quanti conosci che hanno scritto manuali di GDR [che, pure, per belli che siano, non sono certo alta letteratura] inzeppati delle loro vere convinzioni sul soprannaturale?" Ed infine ho pensato che, per quanto ora possiamo trovarli grandi, alcuni scrittori del tempo da noi citati erano considerati meri "scrittori di storie dell'orrore o di fantasia" rispetto ai maestri favoriti delle loro epoche.

E ora, dopo avervi fatti notare la finezza di introdurre i dialoghi con me stessa tra virgolette, rilancerei l'argomento parlando di chi, secondo voi, CREDEVA davvero a quello che scriveva o quantomeno a molte delle cose di cui ha inzeppato gli LG? Anche senza dedicarsi attivamente a spiritismo, occultismo, esoterismo e co. intendo...

Dal punto di vista di uno scrittore, l'esoterismo è probabilmente poco più di una vasta "antologia" dalla quale pescare per trarre ispirazione e per inserire scene, immagini e temi di sicuro effetto per i lettori. L'effetto è tanto più efficace quanto più si indovinano i "temi" che fanno parte del background del pubblico cui è destinata l'opera. Ci sono fior di autori che perdono giornate intere a studiare roba del genere e a pescare gli elementi migliori per combinarli in una sintesi di successo.

Penso ad esempio a tutto il lavoro di studio, che è lì ben documentato, che ha fatto George Lucas durante gli anni '70 prima di creare Star Wars. Si è letto un bel po' di mitologia, filosofia, psicologia etc... ed è riuscito a creare una storia basata su miti ancestrali, primitivi, "forti" che facessero presa sia sul pubblico occidentale che su quello orientale. Ciò non significa che Lucas sia un templare/massone/altro che ci creda veramente e che abbia inondato Star Wars di messaggi subliminali.

SkarnTasKai ha scritto:

LordAxim ha scritto:

Ho letto praticamente tutti gli Sherlock Holmes di DOyle ( più pochi apocrifi famosi) e direi che a parte un paio di casi non c'è un esoterismo serpeggiante

beh, ma in realtà che conan doyle fosse uno spiritista convinto è cosa stranota. e se oltre a sherlock holes (in cui comunque non sempre il misterioso è solo un "ben congegnato") hai letto anche altro (specialmente i racconti, non tanto le opere seriali tipo quelle sul prof. challenger) si nota alla grande.

Conan Doyle credeva anche che le fate di Cottingley (semplici sagome di cartone ritagliate d aun libro e fotografate) fossero autentiche al 100%... per non parlare dell'esercito di fattucchieri da salotto che aveva personalmente e pubblicamente finanziato e supportato. non era una fonte molto affidabile

Ad ogni modo, è noto la sua duplicità: scettico quando scriveva Sherlock Holmes, spiritista e credulone nella vita vera.

Caro Jegriva, che tu voglia indottrinare o meno le persone con il tuo intrattenimento (tu nel senso di autore), le persone s'indottrinano con quello che hai scritto (pensa a quei folli in inghilterra o in america che hanno chiesto che la religione Jedi diventi riconosciuta come religione ufficiale a tutti gli effetti). Guarda a Umberto Eco. Ha scritto il nome della rosa TOTALMENTE a tavolino, facendo indagini di mercato. E ora la maggior parte della gente crede che nel medioevo fossero tutti così. Mi spiace, caro Jegriva, ma non si può far qualcosa e credere di lavarsene le mani così come se nulla fosse. Siamo totalmente responsabili di ogni nostra azione per quanto minima. Tanti scienziati usano questa immagine: se una farfalla batte le ali a pechino, domani a new york piove.

P.S.: Sherlock Holes può facilmente diventare un film porno! 

Scrivere è come cucinare. Puoi metterci tante intenzioni diverse facendolo, ma gli ingredienti sono gli stessi. La gente mangia e ingerisce, e parte di ciò che ha mangiato gli rimane dentro: certe cose per meno tempo, certe altre di più, alcune per sempre. Questo succede sia che ne sia consapevole sia che non lo sia. Se l'autore/cuoco ci mette delle gocce di veleno, non per uccidere, ma perché c'erano nella vecchia ricetta medievale araba che ha trovato in soffitta, e che è tanto figa, le persone lo ingeriranno.