la traversata del deserto dei teschi è qualcosa di veramente memorabile.

è un libro difficile, tosto e lungo nel quale ci sono sequenze interminabili di scontri, di tiri di dado e punizioni gratuite, l'immancabile e snervante lista della spesa da compilare.


l'ambientazione esotica però è molto bella (port black sand, una traversata nel deserto, una città perduta).

sicuramente questo libro non sarà il massimo ma neanche è pessimo, FF ha pubblicato di molto peggio,
il punto dolente è la trama e la struttura della storia, che fa acqua da tutte le parti.

io non lo boccio completamente, per qlcuni aspetti anzi lo ricordo ancora più di altri racconti di Titan.

Il libro ha i suoi pregi come, penso, quasi ogni librogame. Ma i difetti e le stupidaggini che si trovano qui mettono in ombra qualsiasi possibile pregio, per me. La traversata del deserto è una cosa mostruosa: se trovi il modo di non perdere Abilità, allora perderai Resistenza, e non puoi evitarlo. Il combattimento che precede l'arrivo a Vatos è intollerabile. Idem per il fatto che uno dei due metodi con cui puoi arrivare a Vatos, nettamente il più bello, è quello fuori dal true path. Il Messaggero di Morte è un'idea figa, ma non potrà mai ucciderti; cioè, anche facendolo apposta a trovare tutte le lettere, ho l'idea che i malus ricevuti ti uccidano molto prima di arrivare alla quinta lettera. E poi c'è quella cazzata gigantesca subito prima di Malbordus. Quella non si perdona, perché è una presa per il culo.

Ovvio, se non avesse questi problemi, il libro non sarebbe male. E grazie. Allora lo stesso vale per la trilogia del Regno della Stregoneria e per vari altri librogame. Preferisco Crypt of the Sorcerer, che è così assurdamente impossibile che a un certo punto diventa addirittura divertente

Il grosso problema dei libri di Livingstone è che non sono realmente racconti a bivi, perché quasi tutte le scelte che ti offrono sono tali solo la prima volta che le incontri. Sono quasi tutte scelte del tipo "apri il baule o lasci perdere? Guardi dentro i vasi o prosegui? Leggi l'iscrizione oppure la ignori? Vai a indagare su quella luce/voce/quel che è oppure te ne freghi?". Chiaramente, una volta che hai trovato la scelta giusta, la devi fare sempre, e allora il bivio non è più un bivio. E si tratta di scelte piuttosto sciocche, perché è sempre lampante che dietro ci può essere solo un premio o una punizione, e non un nuovo sviluppo della storia.

Qui non è tanto una questione di true path, ma di disseminare il true path di scelte aut-aut che ti interesseranno una volta sola. Per dire: mettiamo pure che l'unica strada giusta, al bivio, sia quella a sinistra. Ma poi, sulla strada di sinistra, possono succedermi benissimo delle cose diverse. In Livingstone invece succedono sempre le stesse cose, e l'unica scelta che ho è quella di interagire con degli oggetti oppure lasciarli perdere. Sarebbe magari stato interessante se, invece di trappole certe e bastardissime tipo "perdi 4 punti di Abilità" (= sei morto), avesse messo delle situazioni in cui una pozione poteva, a seconda del tiro di un dado o dell'energia posseduta al momento di bere la pozione, avere effetti positivi oppure negativi, cosicché la scelta di bere o no la pozione sarebbe sempre stata una scelta ponderabile, e non un paragrafo che ha senso solo la prima volta che ci si passa.

si si, chiedo venia.. non volevco intendere un vero e proprio bug, ma una struttura e delle trovate che scempiano delle idee buone..
il sistema di Livingstone iop lo devinirei ad ALCOVE invece che a bivi.. almeno nel tempio devi seguire una strada certa e sapere in quali alcove indulgere (quelle dove ci sono i draghi) e quale evitare (quelle del messaggero).. l'idea del messaggero di morte in quanto tale è talmente ARCADE da essere quasi tollerabile, ma è gestita malissimo e concordo con quanto dice ego per i draghi.. il testo all'inizio contraddice quello che succede agli ultimi paragrafi: perchè devo trovare tutti i draghi se poi basta che ne distruggo uno e tutto funziona lo stesso? Il nano col martello è una trovata fastidiosa e le belle ambientazioni non sono ben sfruttate, con un pesante errore di bilanciamento (ma magari quest'ultimo fatto è voluto dal "bastardissimo in senso buono" livingstone..

che dire.. avrei gradito che uno potesse fare indifferentemente il percorso di terra o di mare via blacksand, che il viaggio nel deserto e nella città non fosse troppo sbilanciato e che il Tempio fosse una sezione a mappa in cui poter vagare un po piu liberamente e "logicamente"..

non è male da "giocherellare e sfogliare"..
diciamo che sarebbe un titolo ideale da giocare "come farebbe brennan"..