Uomini e Donne
Apro questo thread per continuare la discussione iniziata nella Nemesi, precisamente in quel bellissimo esempio di disperazione che è il thread "Chiara, rivelati!" (scusate, non riesco a resistere ogni volta).
L'interessante discussione scaturitane e che vorrei proseguire riguarda appunto i protagonisti finora avuti nei LG ed il tipo di pubblico cui si rivolgeva maggiormente, se uomini o donne, e se una protagonista donna svantaggerebbe molto un LG per problemi di "immedesimazione" o lo farebbe un protagonista "neutro".
Rispondo all'ultimo messaggio di Ben: "Ti dicevo, non è poi rivoluzionario, R&F è stato letto anche da uomini, semmai sarebbe interessante provare con un pg più complesso di un'animatrice turistica (me lo dico da sola), una maga dal passato misterioso, una guerriera nevrotica (un po' come dovrebbe essere Naradian), una ladra, ecc. Ovvero scoprire come sia fare un "mestiere" magari già interpretato in altre circostanze, ma alla maniera... dell'altro sesso! Non mi piace l'idea del protagonista "neutro", preferisco interpretare, personalmente. Motivo per cui preferivo e continuo a preferire libro come Oberon a BS: per quanto bellissimo stilisticamente quest'ultimo (per ragioni tecniche) non ha connotazioni di protagonisti e non mi si mette al cuore per questo. Oberon, LS e altri portano il lettore ad affezionarsi... a sé stessi.
Ed alla fine il vero pathos di un qualsiasi libro risiede in quanto è bravo l'autore a portarti a "soffrire" le sofferenze del pg, provare le sue emozioni, amare chi ama, altrimenti...molto banalmente, chi te lo farebbe fare di combattere le sue battaglie, dopo i primi capitoli?
Ultima modifica di: Aloona Gen-13-11 06:55:35
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Aloona
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Re: Uomini e Donne
Beh, che dire, sono completamente d'accordo con te. Anche io preferisco un personaggio ben definito a cui affezionarsi. Certo che è più rischioso: non a tutti può piacere, a qualcuno può stare antipatico. Mentre quello "neutro" è più "vendibile" ma meno attraente. Anche io amo Oberon per i tuoi stessi motivi. In BS, di chi mi innamoro? Sì, del mio personaggio, ma è un innamorarsi a metà, perché magari la volta dopo gioco con un personaggio totalmente diverso. Ma non tutti la pensano così: alcuni amano più "la gloria" di entrare in un sistema di regole e tecniche e di riuscire vincitore. Ma a mio avviso è un mezzo tradimento della narrazione nel suo senso più profondo. Ma questa è questione di carattere e di gusti. E' l'eterna lotta fra la tecnica e il sentimento. Io sono sempre stato un passionale, quindi preferisco il sentimento.
Per quanto riguarda il tuo discorso, secondo me è più semplice di quello che si pensa. Gli autori di LG sono tutti maschi, ed è quindi per loro enormemente più facile immedesimarsi in un maschio e scrivere di maschi. Interpretare il carattere femminile con tutte le sue sfaccettature è molto difficile. Siamo due pianeti diversi, come diceva John Gray. Io ricordo, per un miracolo divino, di aver scritto un racconto con una protagonista donna. E quando lo facevo leggere a delle donne, si stupivano che l'avessi scritto io. Erano convinte fosse stata una donna. Ma ti assicuro che è stata un'ispirazione non facilmente ripetibile. Devo ammettere che il racconto mi fu ispirato da una donna, di cui ero innamorato, e che adesso è la mia fidanzata 
Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene
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Re: Uomini e Donne
Che Vomantico, Lamello (*smile a cuoricino che non c'è ma DOVRANNO DARMI*). Condivido il discorso "tradimento della narrazione nel suo senso più profondo".
E anche quello dello scrittore dietro il personaggio: fatico, in effetti, anche io nel narrare qualcosa dal punto di vista maschile, soprattutto se MOLTO maschili. La donna tende infatti a personaggi più "femminei", anche quando maschi, fragili, sentimentali, quasi "amiche". Oppure, l'altro metodo è descrivere (come fai notare tu al contrario) il proprio "tipo" o l'opposto del proprio tipo. Io ho trovato utilissimo, per "entrare" almeno momentaneamente in una certa ottica, utilizzare quel personaggio online che ho descritto prima. Soprattutto non rivelando la mia vera identità, che, per quanto se ne dica, condiziona TOTALMENTE il gioco. Finché le ragazze sono state convinte che fossi uomo nella vita, si sono lasciate andare a comportarsi da "femmine" in tutto e per tutto e sono uscite fuori cose sconvolgenti e a tratti allucinanti O_O Cose che hanno fatto sorridere perfino ME che sono donna, anche se abbastanza matura da aver superato alcuni modi di fare. Mi sono sentita molto solidale con i miei amici, in quel periodo.
Jegriva, è vero, ma attenzione: le protagoniste donne usate nei videogiochi, facci caso, sono sempre o dolci principesse/chieriche o gnoccone sadomaso come la Croft.
Quindi, praticamente, più che donne "pollastre". Così so' boni tutti, anche io domani posso scrivere un videogioco con protagonista il mio ideale di uomo che lotta contro il male. Perché, secondo te, "Final Fantasy" è un gioco considerato "per adolescenti"? La donna è sempre, fatta eccezione per il VII che non si tocca, "una dolce bambolina" o sottomessa come Yuna o impertinente come Daga, ma pur sempre una bamboletta. L'eroe è sempre un biondone effemminato ma eroico, indeciso e semi-tormentato, ma che si sacrifica per la sua bella... chi non è attratto da stereotipi del genere a una certa età? Non è delineare un VERO uomo o una VERA donna.
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Aloona
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Re: Uomini e Donne
Jegriva, è vero, ma attenzione: le protagoniste donne usate nei videogiochi, facci caso, sono sempre o dolci principesse/chieriche o gnoccone sadomaso come la Croft.
Quindi, praticamente, più che donne "pollastre". Così so' boni tutti, anche io domani posso scrivere un videogioco con protagonista il mio ideale di uomo che lotta contro il male. Perché, secondo te, "Final Fantasy" è un gioco considerato "per adolescenti"? La donna è sempre, fatta eccezione per il VII che non si tocca, "una dolce bambolina" o sottomessa come Yuna o impertinente come Daga, ma pur sempre una bamboletta. L'eroe è sempre un biondone effemminato ma eroico, indeciso e semi-tormentato, ma che si sacrifica per la sua bella... chi non è attratto da stereotipi del genere a una certa età? Non è delineare un VERO uomo o una VERA donna.
Non generalizziamo... non so tu che tipo di esperienza hai coi videogiochi, ma ci sono diversi esempi di protagoniste femminili che non sembrino bambine o pin-up...
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Jegriva
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Re: Uomini e Donne
Aloona ha scritto:La donna tende infatti a personaggi più "femminei", anche quando maschi, fragili, sentimentali, quasi "amiche". Oppure, l'altro metodo è descrivere (come fai notare tu al contrario) il proprio "tipo" o l'opposto del proprio tipo.
Cosa che infatti i mangaka hanno capito *benissimo* 
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Re: Uomini e Donne
Mi dispiace di non avere avuto modo di leggere questi protagonisti femminili. Di Lara Croft ricordo solo uno spigoloso paio di poppe poligonali (nuovo redesign ? ma che schifezza è, come Alessia Marcuzzi scavata in volto e senza più le tette ?) ed una villa con uno stupido maggiordomo che ti insegue mentre sei intento ad eseguire improbabili esercitazioni ginniche.
Secondo me tutti gli RPG che permettono la "creazione del personaggio" rientrano nel caso del protagonista "neutro", che ti crei ad immagine e somiglianza o semplicemente a fantasia; e non in quello dell'immedesimazione. Insomma li vedo più Uomo di Analand che Oberon.
Chiaramente si parla di personaggi protagonisti, nei quali il lettore/giocatore deve calarsi in qualche modo. Magari non è rivoluzionario nei libri o nei videogiochi (anche se fino a metà degli anni '90 in giro c'era solo Chun Li) ma nei librogame è stato fatto poco.
Anche io concordo nel trovare più divertente immedesimarsi in un personaggio che sia "qualcuno". E' più facile sentirsi Oberon che Uomo di Analand. Quindi in sintesi può la questione essere riassunta come: protagonista "non neutro" in librogame in cui c'è da raccontare una storia; protagonista "neutro" in librogame in cui più che la trama conta lo svisceramento di una serie di enigmi e/o dungeon ?
Cerchi di strappare la mannaia di mano al vecchio pazzo, ma il tuo gesto lo fa infuriare ancora di più: maledice Re Ulnar, i Ramas e i cittadini di Holmgard, accusando tutti di essere agenti dei Signori delle Tenebre. [...] Vecchio Pazzo: Combattività 11 Resistenza 10
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