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Librogame in versione variant o deluxe: cosa ne pensate?

la gatta morta

Re: la gatta morta

Aloona ha scritto:

Già, chi? Io personalmente faccio netta distinzione, però, tra ragazze/i - amiche/i che ti usano per soddisfare il proprio ego voglioso di corteggiatori/viziatori ecc., mandandoti ANCHE in bianco,  nonché bisognoso di un cretino automunito (scusa, Blubbo...ero inclusa anche io eh!) che ce le porti,  con quelle/i che chiedono troppo, magari ti prendono a mo' di àncora (rottura indubbia, per carità) per debolezza, ma magari ti danno anche qualcosa in cambio e ti vogliono anche bene. No? Che ne pensate?

che bisogna fare una distinzione tra amici che non sanno far bene il loro "lavoro" ed egoisti/e che se ne approfittano soltanto.
qui può venire anche un discorso interessante al contrario molto filosofico su cosa si intende veramente per amicizia e quindi fare una separazione più netta o vedere eventuali punti in comune con le gatte morte maschi o femmine che siano.
io avrò un concetto stereotipato e romantico dell'amicizia ma per me è un valore "serio". in amicizia si può sbagliare e far cazzate ma sostanzialmente il funcro è sempre l'amore verso l'altra persona. Amore naturalmente non inteso nell'accezione di amanti ma nel senso di fratellanza , poi si può sofisticare sul grado o su quanto questo rapporto sia stretto.
Con il passare degli anni ho sviluppato una semplice cartina tornasole per distinguere profittatrici (perché in questi ultimi anni frequento soprattutto donne) da chi all'amicizia ci tiene sul serio: quando una ragazza mi fa un mucchio di moine e fa tutta la dolce con tanti ti voglio bene e mi manchi e poi mi chiede di vederci pongo le MIE condizioni perché parto sempre dal presupposto che se una persona ci tiene tanto a me sbandierandolo al mondo allora ci si impegna per liberarsi, ci si impegna per vedermi e non che, mi vuole vedere lei ma devo esser io a modificare la mia giornata e a fare i salti mortali per andargli appresso. Non pensate sia cinismo o gatto mortismo il mio, allo stesso modo se io ci tengo faccio di tutto per venire incontro a chi voglio bene e in passato ho fatto bei sacrifici che non mi sono pesati e anzi li rifarei.
Questa tecnica può sembrare fallace ma posso assicurare che se sul momento può generare tanti dubbi nel medio periodo mi ha fatto capire chi è amico e chi no e quando mi guardo indietro ripensando a che fine hanno fatto certe persone che tanto si dichiaravano amici e amiche mi dico che non ho perso nessun rapporto perché non c'è mai stato, anzi mi sono evitato andandogli appresso belle incazzature.


Soprattutto... bell'argomento, Blubbo caro, non c'avevi da studiare 'sta settimana? bigsmile

hai ragione, mi devo metter d'impegno

blubbo
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Re: la gatta morta

Anche su Urbandictionary c'è gente che spara un bel po' di minchiate!

Guardate un po'..

http://www.urbandictionary.com/

koala
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Re: la gatta morta

blubbo ha scritto:

Aloona ha scritto:

Già, chi? Io personalmente faccio netta distinzione, però, tra ragazze/i - amiche/i che ti usano per soddisfare il proprio ego voglioso di corteggiatori/viziatori ecc., mandandoti ANCHE in bianco,  nonché bisognoso di un cretino automunito (scusa, Blubbo...ero inclusa anche io eh!) che ce le porti,  con quelle/i che chiedono troppo, magari ti prendono a mo' di àncora (rottura indubbia, per carità) per debolezza, ma magari ti danno anche qualcosa in cambio e ti vogliono anche bene. No? Che ne pensate?

che bisogna fare una distinzione tra amici che non sanno far bene il loro "lavoro" ed egoisti/e che se ne approfittano soltanto.
qui può venire anche un discorso interessante al contrario molto filosofico su cosa si intende veramente per amicizia e quindi fare una separazione più netta o vedere eventuali punti in comune con le gatte morte maschi o femmine che siano.
io avrò un concetto stereotipato e romantico dell'amicizia ma per me è un valore "serio". in amicizia si può sbagliare e far cazzate ma sostanzialmente il funcro è sempre l'amore verso l'altra persona. Amore naturalmente non inteso nell'accezione di amanti ma nel senso di fratellanza , poi si può sofisticare sul grado o su quanto questo rapporto sia stretto.
Con il passare degli anni ho sviluppato una semplice cartina tornasole per distinguere profittatrici (perché in questi ultimi anni frequento soprattutto donne) da chi all'amicizia ci tiene sul serio: quando una ragazza mi fa un mucchio di moine e fa tutta la dolce con tanti ti voglio bene e mi manchi e poi mi chiede di vederci pongo le MIE condizioni perché parto sempre dal presupposto che se una persona ci tiene tanto a me sbandierandolo al mondo allora ci si impegna per liberarsi, ci si impegna per vedermi e non che, mi vuole vedere lei ma devo esser io a modificare la mia giornata e a fare i salti mortali per andargli appresso. Non pensate sia cinismo o gatto mortismo il mio, allo stesso modo se io ci tengo faccio di tutto per venire incontro a chi voglio bene e in passato ho fatto bei sacrifici che non mi sono pesati e anzi li rifarei.
Questa tecnica può sembrare fallace ma posso assicurare che se sul momento può generare tanti dubbi nel medio periodo mi ha fatto capire chi è amico e chi no e quando mi guardo indietro ripensando a che fine hanno fatto certe persone che tanto si dichiaravano amici e amiche mi dico che non ho perso nessun rapporto perché non c'è mai stato, anzi mi sono evitato andandogli appresso belle incazzature.


Soprattutto... bell'argomento, Blubbo caro, non c'avevi da studiare 'sta settimana? bigsmile

hai ragione, mi devo metter d'impegno

So come la pensi. TU fai distinzione, ma non tutti la fanno.
Le persone sono umane e sbagliano, TANTI hanno sbagliato anche con me, ma io personalmente continuo a fare la stessa distinzione e la cosa cambia molto. Innanzitutto nella mia considerazione per le persone: distinguo tra chi mi ha sfruttata per ego e chi m'ha fatto del male per debolezza o momenti problematici della vita, MA mi ha amata o mi ha voluto bene. E magari s'è prodigato per starmi appresso quanto io per lui. E magari IN SE' non è una persona cattiva, perché incapace di cattiveria gratuita e fondamentalmente facile a ferirsi. Questo può non cambiare l'esito del fatto che tu non voglia riavere un rapporto con quella persona, perfettamente giusitificato, ma non magari mescolarla con la categoria "gatto morto" o "gatta morta= persona cui di te non gliene frega un cazzo, ma a cui fai comodo e che solitamente ti usa senza darti niente, fino a scaricarti per altri", cosa che magari non è e non è MAi stata. IO lo faccio, ancora sostengo che alcune persone che con me si sono comportate male sono figlie di puttana, ma altre brave persone in situazioni sbagliate. La mia compagna di banco mi ha "usata" per anni per via del mio avere un motorino, chiamandomi anche quando sapeva che ero impegnata a studiare, pur di non prendere un autobus quando pioveva, sapendo che IO sarei corsa anche se erano a kilometri. Non ho rotto con lei per quello, l'ho fatto quando ha tradito la mia fiducia. Ok ora ce l'ho con lei ripensandoci, ma so per certo che di bene me ne voleva tanto; era orfana e figlia unica, forse io colmavo dei vuoti o si è semplicemente aggrappata troppo nel bisogno, finendo a farsi sfuggire la mano: ha toppato alla grande, ma mai per cattiveria e sono convinta che nel suo "allargarsi" vi fosse anche una buona parte di "intimità" che sentiva con me e con altri no. E' stata un po' gatta morta con un uomo, ha pagato per questo ed è stata criticata, ma, a parte essere CRESCIUTA, è sempre stata una ragazza buona, generosa e preoccupata del prossimo. Questo significa che tutti abbiamo detto "le sta bene" quando lui ha smesso di filarsela, ma nessuno l'ha massacrata.
Ne conosco un'altra di amica che a suo tempo ha sfruttato impunemente un ragazzo, che tra l'altro piaceva a me, suscitando non poca indignazione anche in me. La differenza? non gli interessava, ma sapeva che lui sarebbe corso LO STESSO, perché innamorato. Questo mi fa rabbia.

E' vero, ci sono amici e anche compagni che non sono capaci di fare il loro "mestiere", che finiscono a farlo male, ma in quel caso pagano soffrendo, magari anche tanto, magari ANCORA. La mia migliore amica del tempo ha pagato cercandomi per anni senza riscontro e mi pare che basti da sé. La mia attuale ex migliore amica m'ha fatto un bel pezzo e ora sta pagando per avermi persa: certo è che i gatti e le gatte morte non soffrono per te, non si impicciano la vita per te. Poco ma sicuro. Di solito si scrollano il problema "sensi di colpa" al massimo, con un po' di scuse, dopo essersi fatti i cazzi loro.

E scusami lo sfogo, ma non so perché oggi la giornata mi va di merda. Sarà che questo argomento mi fa pensare a quanto starei male se mi capitasse di essere mai presa per tale, causa errori passati. Pensa poi se lo pensasse qualcuno cui hai voluto molto bene e che ti dovrebbe comunque conoscere. Dico, non sarebbe una di quelle cose che ti fanno perdere fiducia nell'umanità oltre al male? Spero non mi capiti mai.

e te la prossima volta studia.

A head full of dreams

Aloona
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Re: la gatta morta

Vorrei dire la mia un attimo.

Sinceramente ho postato la mia cavolata su Urbandictionary saltando tutti i commenti e semplicemente leggendo il post di apertura, ma se devo essere sincero non mi sembra un thread molto rispettoso questo.

Non voglio accusare nessuno, nè Blubbo che francamente non conosco e che noto adesso per la prima volta da quando sono tornato, nè nessun altro, ma non mi sembra il caso di aprire un topic APPOSTA per parlare di questo (magari si può piazzare lì l'argomento in un thread dove si parla di cazzate), infatti Aloona si è un attimo stranita, e non credo sia perchè le girasse particolarmente di merda ieri sera alle 21.30, sarebbe successo ugualmente, forse solo non si sarebbe "sfogata" qui, come giustamente ha fatto dopo aver riflettuto sull'argomento riferendolo ipoteticamente a se stessa.

Ci sta di aprirlo in un momento di "noia" (brutta, BRUTTA parola) appunto, non dico di no, magari solo non è il caso di continuare. Lo dico solo a livello di opinione personale, senza criticare nessuno. Non penso si possa ricavare nulla di POSITIVO da una discussione di questo tipo. Poi vedete voi.

koala
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Re: la gatta morta

Non è che mi sia stranita per la stronzatella di Wiki, in realta, anzi fa ridere... anzi su molte cose sono ANCHE d'accordo, come ho già detto conosco donne e uomini simili ed è chiaro che è una estremizzazione cinico-ironica "politically scorrect".
Anche se conosco gente in rete capace di pensarla così su chiunque, ma di merda è pieno il mondo.
Ho voluto solo dare la mia visione, aggiungendo anche altro alle banalizzazioni che l'argomento tira con sé o ai commenti sagaci. Da donna, ad esempio, posso anche aggiungere come abbia sperimentato molti uomini pronti a dire che "ti capiscono" e che ti accettano o che tutto va bene, dandoti della stronza se non gli permetti di provare a frequentarti ANCHE quando tu avvisi di non essere la persona più stabile del mondo... e poi a tirare bocce di veleno quando glielo permetti e le cose vanno male.
Come non si fosse in DUE (o tre...o quattro...come fa notare lo spot della Guinness) ad avere qualsiasi tipo di relazione. Errore fatto anche da me, che con gli uomini sono stata spesso una gran cogliona, eh.
Perfino qui qualcuno conosce il mio sordido passato di "serva della gleba" a tempo determinato.

Ci sono uomini che non tengono in considerazione ALTRO che quell'aspetto, poi, buttando al cesso il bambino con l'acqua sporca. Magari qualche stronza al bambino c'è anche attaccata, quando il bambino è una relazione che comporta tanti aspetti. La distinzione di cui sopra dovrebbe servire a non fare questa cazzata, perché è una cazzata... sono cose che possono fare molto male o trasformarsi in cattiverie gratuite.
Ho pensato a me stessa, perché se non vi fosse questa distinzione, ad esempio, potrei essere un bersaglio FACILISSIMO per alcuni. Ma lo sa chi mi conosce bene, da tempo o chi mi ha voluto davvero bene (pochissime persone, penso, a 'sto punto della mia vita) e davvero ha capito chi sono, che con quella categoria ho non solo poco a che spartire, ma la detesto. Se mi si accusasse di instabilità emotiva o di essere una psicopatica già potrei essere più d'accordo... ma, ad esempio, se una instabile emotiva o una psicopatica hanno comunque dei sentimenti, accostarmi a un tipo di donne che usano per interesse gratuito e se l'altro ci fosse o meno non gliene sbatterebbe proprio, non fosse per una questione di "comodità tecnica" non penso mi appartenga proprio. Ciò può non cambiare, come ho detto prima, l'esito, ma almeno nella considerazione dovrebbe cambiare qualcosa.

Io mi auguro che dietro quel post velenosamente divertente vi sia una di queste stronze superficiali, cui una "sberla" morale non fa male ed anzi mi unisco al "vendicatore mascherato", non altro. Se altro, invece, che davvero non gliene possa più fregare di meno di chi l'ha scritto, anzi lo odi e non abbia ricordi con lui, se no davvero sono cose che ti fanno a pezzi il cuore.
Boh, poi sarà che io, personalmente, alla fine non riesco a odiare nessuno. O quasi, ma ce ne vuole davvero.

Va beh, basta, mi tiro fuori, tornate a farvi due sane sghignazzate! bigsmile

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Aloona
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Re: la gatta morta

Io invece credo che qualcosa di positivo sia giusto uscito dai post di Aloona (al di là della già citata distinzione fra "felini morti" e "amici maldestri"): la capacità di autocritica, che secondo me oggi sembra sempre più in via di estinzione. Sicuramente anche molti dei miei comportamenti potrebbero essere equivocati da chi non mi conosce molto bene. Io sono convinto che spesso i gesti che facciamo non sempre vengano interpretati correttamente dalle persone a cui sono rivolte, a volte anche a causa di una nostra certa "incapacità" di esprimere bene i nostri sentimenti, o "cecità" delle altre persone: magari ci sono persone che ci vogliono un bene dell'anima, ma non sono molto brave a farlo capire. Proprio per questo mi piacciono molto le parole di Coelho, che scrivo di getto: "Se qualcuno non ci vuole bene come vorremmo noi, non significa necessariamente che non ci voglia bene con tutto se stesso. E poi, su, neppure io posso davvero odiare una persona! (Anzi, nonostante io sia considerato una delle persone più pessimiste in circolazione sono convinto che il puro concetto di odio sia estraneo a chiunque)
Sono partito per la tangent, ma spero me lo concediate!

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Re: la gatta morta

Qualcosa di positivo? Lo spero. Non mi sono trasformata IMPROVVISAMENTE in una incapace di farsi una risata su una stronzata cinico-umoristica, ho le mie ragioni per aver specificato alcuni punti di vista; diciamo che ogni tanto mi giungono delle voci da Marte, che solo io posso comprendere, quando non sono impegnata a vedere anche la Madonna del Lourdes, e mi pare educato rispondere. Almeno a ME.

Quel che non mi è mai piaciuto sono le generalizzazioni, parlando in senso lato. Intanto, riguardo il discorso "gatta morta", bisognerebbe vedere anche di CHI si parla: c'è un'età per le ragazze in cui avere atteggiamenti da gatta morta equivale al giocare con gli artigli di un cucciolo. Non sei capace, non sai nemmeno bene a cosa dovrebbero servire, giochi, ti puoi fare male. Poi uno CRESCE anche.
Secondo me è ingiusto di BASE avercela con chiunque per errori commessi a certe età o in un arco superiore a dieci anni, perché davvero lì metto la "scadenza intelligente". Salvo la persona non mi dimostri che è tale e quale a prima, natura di fondo a parte, che non cambia mai troppo.

POI, nello specifico, troverei un gravissimo sintomo di infantilismo idiota se il tizio del post, come ho già detto, non riuscisse a distinguere una qualche tipa che l'ha usato per lo shopping con una storia finita male, dove di solito si è in due a fare cazzate e cose buone e le persone condividono bene e male. Indipendentemente dagli sbagli. Che poi sono "sbagli" finché non trovi qualcuno per cui sono "pregi". Personalmente conosco una sola persona che vorrei vedere morta, ma la giudico anche per quel che gli ho visto fare ad ALTRI che non fossi io, certo è che se questo fosse un SANTO, che con me si è comportato male, potrei al massimo pensare che ha "problemi relazionali" e dargli dello "stronzo" per rabbia, ma non andrei a screditarlo come persona in giro.
INFATTI, guarda caso, alcune delle storie che consideravo ancora le più importanti, finché una dopo l'altra non hanno dimostrato di pensarla diversamente, vengono da me ancora tenute in alta considerazione, indipendentemente dall'esito. E così le persone coinvolte. Non vado, per farti capire cosa intendo, a dare dello "stronzo" a un mio ex solo perché m'ha lasciato; se no sarei la solita che dice che gli uomini sono "tutti stronzi". Se è una brava persona è una brava persona, non lo rinnego come tale. Può essere stato stronzo CON ME o in quella situazione, per qualsiasi motivo, ma sarebbe INFANTILE se rinnegassi qualsiasi altra sua virtù o cosa che di buono m'ha anche dato. Senza contare che, poi, quel che per me è un difetto, per qualcun altro può essere un pregio: io sono abbastanza pretenziosa, perché tendo a ragionare da "moglie" quando moglie non sono... alcuni si sono sentiti sicuramente "sfruttati" per questo, un altro mi accusava di non "cagarlo abbastanza" (non dico altro!!!!) se mi allontanavo 5 minuti per stare al computer magari. Era tutto gongolante quando lo volevo intorno in quel che facevo, so' gusti. Per me era soffocante lui, ma certo questo non fa di lui un bastardo, anzi, ci siamo tirati i piatti a un certo punto e s'è beccato una minaccia di denuncia... ma ancora guai a chi ne parla male e penso abbia sbagliato solo perché m'ha amata anche troppo. Ha un cuore grande così, ciò non toglie che è stupido, testardo, fastidioso ed irritante, ma sempre è una delle mie storie importanti e questo NON SI TOCCA e non si rinnega. Questo per me è rispetto. Sarò all'antica... bah... se però ci mettiamo a generalizzare: sai quanti capitoli di wiki potremmo scrivere NOI donne sui "vigliacchi" che tirano sassi e poi si nascondono o sui "bastardi" che non dicono le cose in faccia, usando le più becere scuse? UUUUUUHHH... quanti...

Inizia a piacermi questo confronto. Sarebbe da affrontare, in effetti, anche se il punto di vista femminile qui è rappresentato SOLO da me e cmq io parlo come PERSONA più che come donna.
Penso che di sia pieno anche di "gatti morti" in giro e penso che le "gatte morte" nel senso stretto del termine esistano, ne ho viste tante, anche se pure lì giudico poco non conoscendo le debolezze altrui e la capacità di soffrire per i propri sbagli.

Io, se posso, anzi, non giudico proprio facilmente. La vita m'ha insegnato che come ti azzardi a giudicare troppo, PAMMM, arriva la situzione in cui sei te a cadere al posto dell'altro e fare la figura del pirla, sempre se sei così onesto con te stesso da ACCORGERTENE bigsmile

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Aloona
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Re: la gatta morta

Aloona ha scritto:

tra ragazze/i - amiche/i che ti usano per soddisfare il proprio ego voglioso di corteggiatori/viziatori ecc., mandandoti ANCHE in bianco,  nonché bisognoso di un cretino automunito

Questa è secondo me l'unica categoria di cui si discute. Un conto è uno/a che cerca appoggio o aiuto dagli amici perché ha realmente bisogno, più o meno esagerando, un altro è uno/a che sfrutta qualcun altro/a perché gli/le fa comodo avere una sorta di servetto o sentirsi figo/a perché l'altro/a pende dalle sue labbra.
Un amico che ha bisogno è ben altra cosa, anche se non puoi aiutarlo, qui si parla di sfruttamento narcisistico.

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Re: la gatta morta

Secondo TE, ma non sono certa secondo il tizio che ha redatto quella voce.
Molto spesso, le categorie vengono unificate in modo assai ingiusto dalle "vittime" di storie.
Non che a volte il risultato cambi molto in base a questa differenza di intenti, comunque, eh...da una parte e dall'altra si può diventare dei begli involontari assassini.

Se metti un'altra / mi viene lo strabismo. O_o   

Tendo a pensare che anche lo sfruttamento narcisistico sia sintomo di debolezza, un po' come la stronzaggine, ma arrivo a giustificare fino a poco prima del limite in cui diventa consapevole e non viene fermata, ma usata ad arte.
Ne so qualcosa io, che tendo a rischiare di diventarlo spesso, ma mi autocensuro con dolore. Sono stata anch'io una notevole stronza a mio tempo, ma c'è da dire una cosa: ho sempre, SEMPRE voluto bene alle persone cui ho chiesto qualsiasi appoggio.
Cosa che non penso tutti abbiano voluto a ME quando gli è servita la "bella bambolina che borbotta ma alla fine fa tutto quello che voglio".

Comunque, mia madre ha visto la discussione e ha detto  "gallina che canta ha fatto l'uovo". Secondo voi devo pensare male?
=__=

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Aloona
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Re: la gatta morta

Aloona ha scritto:

Se metti un'altra / mi viene lo strabismo. O_o   

Era per essere politicamente corretto, anche se esteticamente lascia a desiderare.

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