Molto grazioso questo Sfide Eoliche, un cortissimo che mi ha divertito. Spazziamo via subito ogni possibile dubbio: di narrativo l'opera non ha quasi nulla. I paragrafi descrittivi sono pochi, ridotti come prosa allo stretto necessario, e la forza del racconto è demandata alle dinamiche di gioco.
Che sono fantasiose e molto ben sviluppate: in uno spazio ristretto l'autore è riuscito a tenere conto di diverse variabili

Il titolo quindi si presenta come una sorta di gioco in solitario da sviscerare in tutte le sue declinazioni: se vi farete prendere dalla struttura ludica, che come detto è valida, avrete da esplorare e rigiocare per un bel po': i percorsi che portano alla fine sono molteplici, variano a seconda della condizione climatica (che viene determinata a inizio partita con un lancio di dado e cambia di sessione in sessione) e ci sono ben quattro possibili protagonisti da interpretare.
Già, perché in questo corto i protagonoisti sono i venti, che litigano tra loro per determinare chi è il più distruttivo: l'obiettivo quindi è interpretare ognuno dei quattro in "gara" e fargli fare più danni possibile, superando un record vigente. C'è anche un'ulteriore evoluzione alternativa Comunque l'idea dei venti che litigano è spiritosa e divertente, e mi ha subito ben disposto verso quest'opera e strappato una risata in apertura, il che non guasta mai. Valore aggiunto anche le icone: simpatiche, nitide, ben scelte, ricordano un po' il meteo dell'aeronautica, conferendo al tutto una spolverata di retrò che non guasta per niente.
Secondo me Sfide Eoliche non ha veri e propri difetti: considerato per quello che è, un gioco-racconto single player, è ben concepito e funziona egregiamente. Se proprio devo segnalare qualche minima pecca, legata anche alla mia propensione personale:
1) Le opzioni di gioco sono tante e le variabili altrettante, ma la struttura che regola i vari percorsi è un po' ripetitiva. Non ci si mette troppo a scoprire quale sia la strada migliore, quella che consente di battere il record. Io ce l'ho fatta alla seconda partita. Da quel momento l'interesse è scemato e ho avuto poca voglia di esplorare tutte le declinazioni alternative. Considerando l'ottimo lavoro di progettazione e realizzazione che c'è alla base che accada questo è un po' un peccato.
2) Chi cerca narrazione oltre che gioco secondo me si stancherà presto. Non è un vero difetto, essendo una caratteristica radicata nella natura dell'opera, ma trattandosi questo di un concorso per racconti-game e non per giochi tout court è pacifico che a qualcuno Sfide Eoliche potrebbe non piacere e qualche votazione potrebbe essere anche piuttosto severa.
Al netto di queste considerazioni secondo me il lavoro è valido e merita una adeguata valutazione: i miei complimenti all'autore misterioso per l'inventiva e il buon lavoro scolto.

Voto inviato a GabrieleUD

Ok, finito!
Sarò sincero, non mi tornano molti numeri....


domanda per l'autore:
quando compio una scelta multipla e uno dei due paragrafi prevedeva una salita, si considera comunque una salita?

Es: dal paragrafo 10 vado alla tabella 42, si considera salita?

Anche se non posso non sottolineare la bravura e l'impegno dell'autore nel creare questo Corto, ricco di dettagli, tabelle, calcoli e strategie singole per ogni vento, devo ammettere che è come se mi fossi trovato di fronte a un giochino. L'equilibrio del racconto è talmente sbilanciato verso la parte game che il divertimento non può che uscire dal calcolo e da quella minima quota di ragionamento che serve per capire cosa deve fare un determinato vento in un determinato frangente.
Tutto ciò è divertente? La domanda è troppo personale per poterla uniformare in un giudizio obiettivo. Probabilmente a molti questo racconto piacerà tantissimo e ad altri, come me, poco.
A differenza del corto sul basket, che per ora rimane il mio preferito, qua c'è una mancanza marcata della storia di fondo. L'autore punta tutto sul gioco e lo dice lui stesso all'inizio quando i quattro venti si sfidano tra di loro. È una gara, ma senza la storia di fondo che invece c'era, e si sentiva tantissimo, nel Corto del basket.
Quindi il problema non è neanche necessariamente aver sbilanciato il Corto verso la parte game, quanto aver scelto una trama insufficiente. Avere un'idea buona di partenza non è assolutamente sufficiente. Magari lo fosse! In quanti abbiamo avuto magnifiche idee non concretizzate? Come ha sempre scritto Yaztromo, "un' idea, un concetto, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione. Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione".

Quest'anno, vista l'adozione dei Cortissimi, bisognava puntare su una bella storia accattivante attorno alla quale costruire il gioco e non costruire un gioco e buttare lì una qualsiasi storia banale. Ma, ripeto, il giudizio è molto soggettivo perché per gli amanti dei giochi questo Corto potrebbe essere molto divertente. Non sto neanche, quindi, a sindacare sulla ripetitività delle dinamiche ludiche perché a molti non avranno pesato come a me.

Comunque sia, non si può bocciare l'opera, perché l'impegno dell'autore è evidente. Non la esalterò nemmeno però alla gloria degli altari.

Voto inviato a Gabrieleud

Dubbio sul regolamento: perché tutti i +1 associati ai simboli provocano un aumento o diminuzione di 1 al Danno, mentre l'asterisco col +2 mi fa aumentare 1 al Danno ?