Prodo ha scritto:

Per curiosità, a quale libro appartiene la tabella del destino che hai menzionato?

Ho consultato, come ho scritto sopra, la Tabella del Destino presente nel pacchetto dei materiali di gioco per la versione Expanded di Lupo Solitario scaricabili da questo sito, quello in cui c'è il registro di guerra, la tabella e la griglia con i risultati degli scontri. Oggi pomeriggio vedo di consultare, a random, se la tabella "digitale" è identica a quelle cartacee dei volumi presi in esame...

Ritengo logico che la soluzione ideale sia una TdD con 10 presenze per ciascuno dei 10 numeri. Ti offre le stesse probabilità di un dado a 10 facce.

Prodo ha scritto:

Anche se non so da quale libro l'ha estratta esattamente l'utente che ha fornito il materiale al sito

Credo che sia la versione "Expanded" di Lupo Solitario, ha una grafica identica!

Philip Bayoak ha scritto:

Resta il fatto che a mio avviso, se la Tabella del Destino conferisce ad ogni numero una probabilità dl 10% allora il suo perfetto surrogato è il D10.

Sono d'accordo, se, come confermano i primi 10 libri che hai controllato, la tabella del destino è contraddistinta da una divisione equa per ciascuno dei 10 numeri allora è assolutamente identico impiegare un dado a 10 facce.

ilsaggio79 ha scritto:

affascinante discussione di statistica. Ora vi dico la mia:
i numeri che compaiono NON 10 volte sono:
1: 9 volte
3: 11 volte
6: 11 volte
9:9 volte
ora: se in lupo solitario capitasse che l'esito di un impresa sia determinato dalla fuoriuscita di un sinolo numero, ad esempio se si dicesse salta sul tetto vicino, se esce 1 cade e t'ammazzi, 2 scivoli e perdi 2 punti, 3 arrivi sano e salvo, eccetera, allora di fatto una rilevanza statistica ci sarebbe.
In verità questo non accade praticamente MAI.
Quello che spesso invece  accade è che si dica (torniamo all'esempio precedente) salta e se esce da 1 a 5 cadi se esce da 6 a 10 ti dice bene. Suddivisi in questa maniera i numeri estratti la probabilità dei due eventi viene ad essere uguasle dato che per ognuno dei due gruppi, ovvero 1-5 e 6-10 ci sono un numero con 9 presenze, un numero con 11 e tre numeri con 10 presenze.
Spesso poi si dividono i numeri in 3 gruppi 1-3 4-6- 7 8-10, in questo caso la rilevanza statistica si riaffaccia a seconda di come vengano formati i gruppi.

Interessante deduzione. Ma ma più si risolvono quesiti, più sorgono nuove domande: perché allora l'unica Tabella così "forzata" è una sola?

Tabella normale: ogni numero compare 10 volte cadauno e quindi l'unica forzatura che può fare l'autore è suddivider come meglio crede, in maniera favorevole o sfavorevole, la distribuzione di numeri e i loro effetti.

Tabella anomala: entra in gioco il discorso che hai fatto tu, ossia un'alternanza in gruppi di 3 numeri in cui abbiamo un numero con frequenza 9, uno con 10 e uno con 11... ma perché fare questo?

L'autore è come il master in un GdR, è lui che decide la percentuale di successi e/o fallimenti di una determinata azione, indipendentemente dalla tipologia di dadi o dall'estrazione "viziata" (come nel nostro caso) di alcuni numeri rispetto ad altri. E allora perché creare una Tabella così?

Non capisco...