Spiegazione molto semplice: il regolamento è quel che è, con le sue pecche; ma per l'epoca è stato il  precursore, almeno qui in Italia e se non mi ricordo male il primo, dei veri e propri giochi di ruolo con manuale e schede. Conobbi sicuramente prima quello che qualsiasi manuale vero e proprio. Ho un ricordo molto forte dell'impressione che mi fecero la prima volta che li vidi in biblioteca: soprattutto la copertina, ricordo la sensazione di brivido per quell'occhio nel buio... e l'atmosfera da "Mille e una notte" dark. Credo sia anche complice della mia passione per le odalische e i personaggi arabeggianti. Restai affascinata da "la figlia del Califfo". E non mi è affatto dispiaciuto come librogame, giocandoci, anche se non ho mai finito la serie intera e, appunto, mi è rimasta sul gozzo.

cmq concordo è orrendo io le mie copie nemmeno le ho lette.......il famoso cofanetto nemmeno mai giocato

Aloona ha scritto:

Spiegazione molto semplice: il regolamento è quel che è, con le sue pecche; ma per l'epoca è stato il  precursore, almeno qui in Italia e se non mi ricordo male il primo, dei veri e propri giochi di ruolo con manuale e schede. Conobbi sicuramente prima quello che qualsiasi manuale vero e proprio. Ho un ricordo molto forte dell'impressione che mi fecero la prima volta che li vidi in biblioteca: soprattutto la copertina, ricordo la sensazione di brivido per quell'occhio nel buio... e l'atmosfera da "Mille e una notte" dark. Credo sia anche complice della mia passione per le odalische e i personaggi arabeggianti. Restai affascinata da "la figlia del Califfo". E non mi è affatto dispiaciuto come librogame, giocandoci, anche se non ho mai finito la serie intera e, appunto, mi è rimasta sul gozzo.

ok partendo dal presupposto che io a 8 anni iniziai con dungeons& dragons scatola rosso, uno sguardo nel buio lo vidi dopo.
E vedere dei disegni di uno con un randello che attaccava un orso (i disegni di Elmore sono 1000 volte piu' alti di qualità cì è poco da dire) e formule magiche in cui il giocatore doveva dire "salander mutander" oppure fulminictus ecc.. ad alta voce mi fece notevolmente ridere...
Questo fu uno dei motivi che me lo fece scartare quasi subito ( avevo comunque letto il regolamento)

Aloona ha scritto:

Ok, sono sentimentale, che ce posso fa'?
Non sapevo che D&D in Italia fosse già uscito. Comunque, per me, fu il primo del genere.
E, in fondo, gli incantesimi non sono peggiori di certi in Harry Potter.   

ah si si. Scatola rossa e azzurra già nel 1987.
Ovvio se poi USNB ti piace per ragioni sentimentali fai benissimo

lonewolf79 ha scritto:

formule magiche in cui il giocatore doveva dire "salander mutander" oppure fulminictus ecc.. ad alta voce mi fece notevolmente ridere...

Pensa che questa era la parte più divertente invece. Il bello del mago che si impappina in pieno combattimento era una delle scene che preferivo. XD
E se sbagliava la pronuncia, perdeva il round.
Ad un certo punto si annotò tutte le formule e se le portò a casa per studiarle, come per un'interrogazione.
Anzi, forse pure meglio. In un'interrogazione, a sentire lui, non rischiavi di morire.