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Re: Corto numero 9: Io sto in crisi 2
Kenfalco ha scritto:
- "IoStoInCrisi20:20" -
Questo è il cinepanettone dei Cortissimi, me lo sono immaginato così. Ci sono tutti i personaggi tipici della commedia italiana, il marito che scappa dalla moglie che, per coincidenza, si trova nello stesso bar. Ragazze carine, tipi palestrati, tifosi della squadra rivale, c'è anche un vecchietto enigmistico. Il gioco è semplice, si basa sulla scelta delle dodici qualità migliori per ottenere i punti richiesti, e con pochi di tentativi si riesce a finirlo ma... il finale dov'è?
Pro:
- Scanzonato e per tutti.
- Rigiocabile più volte.
- Una giornata "spensierata" senza enigmi.
Contro:
- Personaggi un po' stereotipati.
- Manca il paragrafo finale.
Consiglio:
- A un certo punto avrei fatto entrare la moglie...
Tema Venti:
- Il venti è il limite di tempo per finire il gioco.
Test rompi-tema:
Se cambiamo il limite di 20 con un altro numero il corto rimane invariato. Il concetto di Venti non è utilizzato con lo scopo di mantenere un'atmosfera nel racconto. Per me il tema è troppo debole.
Dragan ha scritto:
Io sto in crisi 2
Titolo evocativo di uno storico corto “di rottura” di una delle prime edizioni, ma lo sviluppo allontana i paragoni con quell’opera critica verso la giuria dell’epoca, che nulla c’entra con questa. La crisi è coniugale, il protagonista è bloccato nel locale in un triangolo amoroso tra la moglie, che si aggira in zona, e l’amante. Per ingannare il tempo e la coniuge non gli resta che mimetizzarsi attaccando bottone con chiunque e facendo passare tempo, sperando che lei vada via prima che finiscano gli interlocutori. Idea interessante con molte peculiarità gustose, ma non esente da pecche, a partire dall’iniziale scelta di 12 caratteristiche su un’offerta di 63 per delineare su misura il personaggio. Alcune sono indispensabili (tre, non avendone alcuna si “muore” al primo colpo), altre doppioni, altre mai usate. Il vero difetto è capire che bisognerà parlare con tutti senza alcuna varietà nella scelta.
Pro:
> Varietà umana dell’epoca che viviamo descritta alla perfezione in uno spazio limitato
> Idea innovativa nel panorama librogamistico
> Grande rigiocabilità con infinite combinazioni di caratteristiche
Contro:
> Tre qualità determinanti per non rimanere bloccati fin dal principio
> Manca un paragrafo finale positivo che descriva la “vittoria”
> Scelta di un titolo iconico senza alcun motivo che genera aspettative poi deluse
Gabrieleud ha scritto:
Scomodare mostri sacri come Io Sto In Crisi è un gesto tanto folle da rasentare il genio. Uno non chiama semplicemente il suo corto “IoStoInCrisi:2020”, proprio come non parla del Fight Club, non si avvicina a Sisifo per nessuna ragione e in nessun universo, non ruba le monete di Willy l'Orbo e non evoca Cthulhu.
Ma nel Concorso dei Corti 2020 qualcuno è andato sopra le righe. Qualcuno ha osato tanto.
Settimane fa, quando ho cliccato per scaricare il file, il computer se n’è accorto e mi ha fatto lampeggiare sullo schermo l’inquietante messaggio:
“Stai per scaricare IoStoInCrisi:2020. Sei sicuro?”
Ho cliccato sì.
Poi mi ha chiesto:
“Aprire questo file potrebbe danneggiare il computer. Continuare?”
Iniziavo a essere titubante ma ho cliccato sì.
“Va bene, ma io non voglio saperne niente.”
Ho cliccato ok.
E il monitor si è girato verso il muro. La stampante ha iniziato a fare un ronzio strano, con la lucetta accesa sulla funzione “Che, stai guardando me?”
Ho mandato a dormire i bambini e ho stampato. Questa cosa andava fatta.
È stato indolore. Meno male. Il protagonista è un contemporaneo marpione che non deve farsi beccare dalla titolare d’azienda mentre ha un meeting con la partner commerciale. Più leggevo e più sentivo che il Corto prendeva debite distanze dall’Opera dalla cui trae il titolo a prestito (“attramite subdolosa illegittimazione”, preciserebbe il signor Cacca). Mentre l’Immoritura si districava in un nonsense di “muori perché il regolamento dice così”, qui mi sono allibito nel trovare una discreta profondità di comparto-gioco e una non-così-banale fornitura di personaggi stereotipati sui quali far valere le nostre capacità.
Fatta la debita tara, il Corto si lascia giocare, snocciolando una serie impressionante di Abilità fra cui scegliere – certe più utili, certe meno – da sembrare persino eccessive per un Corto di tali ristrette dimensioni. E questo è il pregio del componimento, ovvero essere prima di tutto un gioco, in cui la sfida è trovare la combinazione che conduce al finale positivo. Dopo le prime partite si individua lo zoccolo duro, e completare la missione non è un grosso problema. Qualcuno ha proposto di creare delle mini sfide personali, e perché no? E soprattutto, perché non l’ha proposto l’autore? Poteva essere una idea simpatica.
La creazione del personaggio mi ha ricordato le non troppo compiante avventure Asimov (del pur dotatissimo, in senso letterario, Leonardo Felician) dove il minimo errore nella generazione ci costringe alla Walk Of Shame da qualche parte nel libro. Fortunatamente, evitati gli errori del passato, questo Corto si distingue anche per le maglie più larghe.
Purtroppo la parte narrativa è stata sacrificata per far spazio agli ingranaggi dell’insieme, e ciò mi supporta nella tesi che siano state proposte troppe variabili. Ma, autore, non ti crucciare perché nel complesso il sistema si regge in piedi.
In un Corto del genere non posso andare certo a cercare il pelo nell’uovo – come non l’ho fatto per i Corti precedenti – ma in effetti è disturbante quanto notato da tutti, che non c’è un paragrafo di vittoria, nemmeno didascalico. In più mi ha fatto storcere il naso il fatto che il paragrafo 18 sia in contrasto con quanto detto in fase di Introduzione (“se mi becca Patrizia, addio soldi”); ma capisco che l’introduzione sia stata messa solo per ispirare un “senso di urgenza” nel lettore, e non vada intesa come oro colato.
Nel complesso è stato realizzato un bel lavoro, potenziabile quanto ci pare, ma secondo me il titolo ha portato tanti lettori su una falsa pista, lasciando intendere cose che non erano.
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Re: Corto numero 9: Io sto in crisi 2
GGigassi ha scritto:Io sto in crisi 20:20
Dai, non la senti un'altra musicalità, l'evocazione di tutt'altra atmosfera? Praticamente un altro Cortissimo.
Tutta un'altra cosa!
Chiedo ufficialmente di poter alzare il mio voto
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0
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