Home Forum General Librogame e dintorni I Corti di LGL 2020 Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

La storia è quasi inesistente: è un corto basato unicamente sulla parte ludica purtroppo presentata con un regolamento poco chiaro che lascia diversi dubbi; applicando regole interpretate a modo mio per rendere il corto giocabile, esplorare il labirinto è stato divertente fino a quando non sono finito in un loop in cui andavo sempre nelle stesse stanze per raccogliere più rose possibili prima dell’arrivo degli avversari. Ricorderò questo corto per l’idea di un labirinto esplorabile in modo competitivo.

Periodonikes
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Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

Coerentemente con quanto dicevo al momento della sua uscita, non ho votato questo Cortissimo. Io sono un oltranzista dei voti e per me chi partecipa come concorrente dovrebbe dare il suo contributo anche come votante, pur con tutte le fisime che la cosa può comportare (“Questo Corto lo ha scritto sicuramente X! Se gli dò un voto basso si incazzerà? Ma se glielo dò troppo alto non lo starò favorendo solo perché so che è lui? Oddio! Oddio!”).
Ma per me questo Cortissimo è veramente un corpo troppo estraneo per poterlo giudicare. Per me non è nemmeno un Corto, è un gioco da tavolo (o di comitato, o di società, o come diavolo è giusto catalogarlo). E il fatto di doverlo per forza giocare in almeno due mi ha impedito di farlo, ho solo letto alcuni paragrafi, a sufficienza per capire che una “storia” in realtà non c’è, anche se l’ambientazione è veramente suggestiva e ben pensata e soddisfa pienamente i requisiti del bando. Potrà essere anche un gioco meraviglioso, anche se dai commenti degli altri mi rendo conto che non lo è, ma non è un Corto e oltretutto non avendoci giocato non mi sento nemmeno autorizzato a dargli un voto solo sulle mie “impressioni”. Voto che comunque sarebbe basso, visti i molteplici errori che ho evidenziato la settimana scorsa.
Mi ha ricordato un po’ le introduzioni a Dungeons & Dragons che c’erano nella scatola rossa: prima c’è il racconto-game con cui far familiarizzare il lettore con le dinamiche del gioco, e poi c’è il dungeon vero e proprio in cui era ambientato il racconto-game. Ecco, per me Il Labirinto dei Cacciatori di Venti è molto più simile al secondo che al primo e mi spiace che l’autore non abbia approfittato della bella ambientazione che ha ideato per farne un “vero” Cortissimo.

GGigassi
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Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

Chi è uscito, è uscito, i voti sono chiusi.

gabrieleud ha scritto:


Volevo giocarci coi ragazzi, approfittando della quarantena.
Ma.
C'è prima da mettere mano al regolamento, e sinceramente non so da dove cominciare. Ci sono vari refusi e una serie di istruzioni di cose che vanno fatte prima di altre, ma vengono spiegate dopo. Addirittura la "creazione del personaggio" arriva per ultima.
La parola "consumabile" è un aggettivo, qui viene usata come sostantivo.
Non viene detto con quanti punti fiato si inizia (do per scontato che siano zero), e ho dovuto rileggere tutta la pagina varie volte per scoprire come si guadagnano: "i giocatori possono decidere di subire l'effetto dell'effetto di trappola di vento gelido (vedi più avanti) anziché cambiare paragrafo e per ottenere un punto fiato." Quindi vado a leggere vento gelido e trovo "rimani fermo un turno, quando arrivi in unA paragrafo con questo consumabile attivo rimandi l'acquisizione dell...
Scusa, ma non bastava dire che si può dichiarare di "passare" per recuperare 1 punto fiato?
E invece di "annerire le caselle a sinistra della rosa dei venti" non ci potevano essere stampate cinque rose dei venti, e ne cancello una quando la prendo?
L'altruista non poteva semplicemente guadagnare 1 rosa dei venti quando perde?
Per un corto che non vuole essere una storia, ma un gioco, queste pecche si fanno sentire.
Non va meglio all'interno del labirinto. I titoli dei paragrafi sono tutti diversi, quindi basta dire il numero del paragrafo in cui ci si trova, e la parola associata diventa irrilevante. Le direzioni si prendono a caso, non c'è un nord, sud, ovest est (nel gioco della rosa dei venti... manca la rosa dei venti!), quindi non posso crearmi una mappa mentale di cosa sto facendo.
Altri bug sono stati evidenziati da interventi precedenti, non ha senso ribadire il già detto.
Per me si tratta di una bella idea, realizzata in modo carente. Sono sicuro che con qualche modifica e un po' di snellimento nelle regole, potrebbe anche funzionare. Per come è attualmente presentato, è complicato proporre in tavola.

Kenfalco ha scritto:


- "Il labirinto dei cacciatori di venti" -
Come dice il titolo siamo davanti a un normale labirinto, niente storia o personaggi. Ho passato la maggior parte del tempo cercando di immaginare il tipo di sfida che ci può essere se giocato da più persone. Devo dire che simulando una partita virtuale si ha la sensazione del continuo movimento all'interno di strade percorse dal vento. Per poterlo giocare da soli, però, bisogna modificare il regolamento e la partita diventa una corsa nel labirinto con il solo scopo di girare tra i paragrafi.

Pro:
- Gioco multiplayer.
- Per chi è interessato solo alla sfida e non alla storia o al finale.
- Può essere divertente se giocato in tre o quattro con lo scopo di gareggiare senza pensare alla vittoria.

Contro:
- Non è possibile giocare da soli.
- Regole complesse.

Consiglio:
- Semplificare il regolamento e introdurre una storia e un finale.

Tema Venti:
- Una gara nel labirinto dei venti.

Test rompi-tema:
I giocatori sfruttano le correnti dei venti per muoversi nel labirinto. I venti sono gli unici elementi riconoscibili nel gioco, non è possibile sostituirli facilmente senza cambiare l'atmosfera del racconto.

Dragan ha scritto:


Il Labirinto dei Cacciatori di Venti
 
Prendiamo parte a una spettacolare ma non bene descritta competizione, la caccia ai venti, che si svolge ogni anno nell’impero di Viginti (venti). E fin qui tutto bene. Il problema sorge quando si scopre che a questo corto si può giocare solo in due, tre o quattro giocatori, non è prevista la modalità single player. Al di là della sfortuna nell’essere pubblicato in pieno periodo isolamento da coronavirus, che rende impossibile trovare un compare se non online (con l’aggravio logistico che ne consegue), la limitazione è semplicemente inaccettabile dal momento che ogni racconto o libro game è avventura prima di tutto in solitaria e poi, semmai, multiplayer: messa così sarebbe andata benissimo, mancando la modalità di gioco prioritaria, impossibile giocarlo e, quindi, valutarlo.
 
Pro:
> Modalità multiplayer in un numero davvero esiguo di paragrafi
> Conoscenza enciclopedica e variegata del sistema dei venti
> Regolamento complesso per un corto
 
Contro:
> Gioco impossibile da condurre in solitaria
> Regole che superano la complessità divenendo astruse
> Troppo gioco e poco libro, zero trama e caratterizzazione quanto meno dell’ambientazione

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

gabrieleud ha scritto:


La parola "consumabile" è un aggettivo, qui viene usata come sostantivo.

Si chiamano "consumabili" gli accessori (specialmente da ufficio) che servono per lavorare o per fare funzionare una macchina (carta, cartucce stampante, cancelleria, etc).
http://www.garzantilinguistica.it/ricer … onsumabile

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

¿„ãßꪧ¬
Arkham Lêgãcy ¬
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Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

¿„ãßꪧ¬ ha scritto:

Si chiamano "consumabili" gli accessori (specialmente da ufficio) che servono per lavorare o per fare funzionare una macchina (carta, cartucce stampante, cancelleria, etc).

Allora anche lo zucchero, la benzina e la banda di internet.

Rimane un aggettivo.

Come l'automobile, è un aggettivo. Il sostantivo completo è "vettura automobile", solo che col tempo si è omesso il sostantivo. O la "pizza margherita", ora comunemente chiamata "margherita". Io non ho mai sentito parlare di "accessori consumabili", e di ore negli uffici ne ho passate tante. Viene usato nel parlato per pigrizia? Sì. È corretto? Per me rimane no.

Per tanti altri dizionari (che, ricordiamo, sono solo DESCRITTIVI, non PRESCRITTIVI) è solo aggettivo.

Ma in questo corto perché chiamarlo "consumabile" quando è semplicemente una trappola? Non è un ingrediente per la trappola, è proprio la trappola.

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

Non potrebbe essere un aggettivo sostantivato, tipo "preliminari"? hmm
E poi un autore non può usare la terminologia che vuole per i parametri di un suo Corto? smile2
Sento ancora l'odore di carne bruciata dopo che avete messo sulla graticola il povero autore di Venti Solari per aver usato il termine "Scudi" sad

GGigassi
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Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

gabrieleud ha scritto:

¿„ãßꪧ¬ ha scritto:

Si chiamano "consumabili" gli accessori (specialmente da ufficio) che servono per lavorare o per fare funzionare una macchina (carta, cartucce stampante, cancelleria, etc).

Allora anche lo zucchero, la benzina e la banda di internet.

Rimane un aggettivo.

Come l'automobile, è un aggettivo. Il sostantivo completo è "vettura automobile", solo che col tempo si è omesso il sostantivo. O la "pizza margherita", ora comunemente chiamata "margherita". Io non ho mai sentito parlare di "accessori consumabili", e di ore negli uffici ne ho passate tante. Viene usato nel parlato per pigrizia? Sì. È corretto? Per me rimane no.

Per tanti altri dizionari (che, ricordiamo, sono solo DESCRITTIVI, non PRESCRITTIVI) è solo aggettivo.

Ma in questo corto perché chiamarlo "consumabile" quando è semplicemente una trappola? Non è un ingrediente per la trappola, è proprio la trappola.

qui spezzo volentieri una lancia a favore dell'autore: il termine con questa sfumatura è di uso comune nei videogiochi, conosco almeno una dozzina di traduzioni importanti che ne fa tranquillamente uso.
ormai, almeno nella mia generazione, è un termine comune così come "punti vita" o "livello". Eppure non penso che nessuno si sia mai posto problemi se "sali di livello" sia una frase corretta secondo un dizionario.

(e comunque, in caso, non sarebbe un'abbreviazione ma un inglesismo perché deriva dall'inglese "consumable", che ha esattamente il significato lasciato intendere dal corto, cioè di oggetto che si raccoglie e si consuma o si piazza così da attivare un qualche tipo di effetto)

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Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

GGigassi ha scritto:

E poi un autore non può usare la terminologia che vuole per i parametri di un suo Corto?

Sì, e ne paga le conseguenze, o ne riscuote gli onori, in termini di voto.

Tra l'altro gli oggetti (trappole) del Corto non rientrano nemmeno nella definizione che ne linka abeas.

vocabolario ha scritto:

si dice di accessorio o di materiale che serve quotidianamente per lavorare, per fare funzionare una macchina ecc

Qua si tratta di... trappole. Tu diresti a un pescatore che i vermi e le larve, in realtà, si chiamano consumabili? No, ti guarda strambo e ti dice "sono vermi". Ma nel Corto non sono nemmeno una "parte" o un "ingrediente", sono proprio l'oggetto che trovi e che usi.

Non ho niente contro gli oggettivi sostantivati, ne usiamo in continuazione senza rendercene conto... purché siano di uso comune e riflettano il bisogno di semplificare il linguaggio. Tra "locale ristorante" e "ristorante" preferisco il secondo. Tra "ispezione sopralluogo" e "sopralluogo" preferisco il secondo, questo perché i contesti sono talmente chiari che il sostantivo diventa ridondante. Come i "preliminari", possono essere di champions o sessuali, ed è ridondante dire "turni preliminari".
Nel caso del Corto, i "consumabili" a che bisogno di semplificazione suppliscono? Fra "trappola consumabile", "trappola" e "consumabile" la parola più chiara è "trappola".

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gabrieleud
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Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

non avendo leggiocato il Corto mi limito ai commenti lessicali di cui sopra  hmm 
Se crea difficoltà di comprensione tra consumabili e trappole esula dalla mia competenza smile2

GGigassi
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Re: Corto numero 13: Il Labirinto dei Cacciatori di Venti

gabrieleud ha scritto:

Tra l'altro gli oggetti (trappole) del Corto non rientrano nemmeno nella definizione che ne linka abeas.

Ma infatti, ribadisco, secondo me non voleva proprio usare il termine con il significato originario italiano, ma nell'accezione - che ti assicuro oggi è ampiamente diffusa fra chi bazzica i videogiochi/giochi di ruolo - inglese, cioè di:
"a commodity that is intended to be used up relatively quickly", una cosa che prendi e butti al volo, concetto che è abbastanza intraducibile non avendo un vero corrispettivo nella nostra lingua.

FinalFabbiX
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