Considerazioni sul concorso dei Corti 2020
Come ogni anno, qualche considerazione sul concorso dei Corti(ssimi) testé concluso. Anche se non sono preda di facili entusiasmi credo che non si possa definire il concorso di quest’anno altro che un trionfo, seppure con qualche “ombra” dovuta forse anche alle situazioni contingenti del Coronavirus. La partecipazione è stata altissima e secondo me la qualità media è stata alta a dispetto di voti finali non proprio altissimi. La cosa mi ha stupito, perché le caratteristiche del bando di quest’anno erano molto stringenti e io ho fatto molta fatica a “contenermi” in sole 6 pagine di librogioco.
IL TEMA
Geniale nella sua semplicità: usciamo col bando nel 2020 e quindi facciamolo sul “venti” e sulle possibili declinazioni della parola. In fase di realizzazione però non è stato affatto facile rimanere nel bando, ma è stato bello vedere le capriole semantiche e concettuali a cui gli organizzatori ci hanno costretti per (cercare di) rimanere nel bando.
LIMITE DI TRE CORTI A TESTA
Sempre meglio delle due opere massime dei bandi precedenti ma secondo me non dovrebbe proprio esserci un limite. Tanto sto invecchiando e non ne produrrei comunque molti nei prossimi concorsi (figurarsi che l’anno scorso ne feci solo uno!). Se poi le opere fuori concorso fossero proprio tantissime si potrebbero indirizzare a una sezione parallela (che però non leggerebbe nessuno, ovviamente).
I VOTI DA 1 A 10
Ottima idea: come hanno detto alcuni negli anni passati un’insufficienza è pur sempre un’insufficienza e non ha senso infierire, ma nel caso di opere scritte male e ingiocabili per evidente faciloneria o disattenzione da parte dell’autore è giusto penalizzarle rispetto ai Corti che sono “solo” scadenti.
Poi nessun Cortissimo quest’anno ha avuto un voto così basso, e probabilmente nemmeno in futuro succederà, ma ritengo importante avere comunque questa opzione, anche nel caso di uscite ancora scaglionate in cui si voglia sottolineare il minore gradimento di un’opera rispetto a un’altra rilasciata prima e già ritenuta insufficiente.
I FUORI CONCORSO MISTERIOSI
Questa edizione è stata rivoluzionaria anche da questo punto di vista. Fino all’anno scorso dichiarare all’autore se le sue opere fossero in concorso o meno era un diritto/dovere dell’organizzazione, tanto che l’anno scorso o due anni fa chiesi espressamente di non comunicarmelo per mantenere la suspense, ma mi fu giustamente risposto che gli organizzatori erano tassativamente tenuti a comunicarlo prima dell’inizio del concorso.
Questo nuovo sistema ha aggiunto un bel po’ di pepe in più, potrebbe essere una cosa di cui tenere conto nei prossimi bandi.
LE USCITE ACCORPATE
Per me una cosa fantastica, d’altra parte invoco da anni (forse ve ne sarete accorti…) un concorso in cui tutti i Corti vengano pubblicati insieme in un’unica soluzione eventualmente divisi per categorie: racconti testuali, Corti con enigmi, ecc. In questa maniera si possono paragonare subito i Corti fra di loro e farsi una classifica, quantomeno mentale, dei preferiti. Se non sbaglio in uno dei primi concorsi venne fatta una cosa simile senza voti numerici ma appunto con gli utenti che facevano la loro classifica.
C’è anche il rovescio della medaglia di queste uscite accorpate, che comunque con lo slittamento di PlayModena si sono ridotte a dei faccia-a-faccia: dovendo seguirne di più nello stesso lasso di tempo è stato giocoforza non partecipare tanto alla vita del forum con i commenti ai singoli Cortissimi, ma la ritengo appunto una cosa fisiologica che la possibilità di valutare insieme più opere contemporaneamente controbilancia alla grande.
LE SOLUZIONI DEGLI ENIGMI NEL CORTO
Per me non è stata una buona idea: preferisco discuterne con gli altri utenti e trovare insieme le soluzioni. Se gli organizzatori ne hanno bisogno per valutare meglio il Corto sottoposto, possono farsele inviare in separata sede, come mi pare venisse imposto dai precedenti bandi. Con le soluzioni a portata di mano si tende ad ammazzare i thread di discussione sui Corti, eliminando ogni possibile disquisizione sugli enigmi. È anche vero che la liceità di alcune soluzioni potrebbe avere un peso in fase di valutazione (“sci-Rocco”, “critico? Venti!”…) ma basterebbe fornire le soluzioni su richiesta alla fine della settimana utile per la valutazione del Corto.
GAZZETTA E TOTOAUTORI
Non mi sono mai interessati particolarmente, ma sono contento che anche quest’anno ci siano stati per quelli che invece li seguono. Buona l’idea della gazzetta “cortissima” in tema col concorso ma con tutti ’sti Corti in gara ho trovato curiosamente difficile seguirla.
LA LOTTERIA DEI TITOLI
Ma voi colleghi autori come comunicate i titoli dei vostri Corti? Vi limitate a nominare col titolo il file che girate agli organizzatori? Mettete il titolo bene in evidenza in prima pagina? Mandate un riepilogo dei titoli? No perché io le ho provate tutte ma regolarmente ogni anno viene fuori qualche titolo diverso da quello che avevo deciso. Solo l’anno scorso con Sopravvivere Sottoterra non è successo, ma d’altra parte c’era pure una copertina che parlava chiaro.
La cosa è ormai una tradizione ed è divertente vedere cosa si inventeranno gli organizzatori (sempre diversi di anno in anno, oltretutto), però il titolo “Io sto in crisi 2” invece dell’originale “Io sto in crisi 20:20” ha tradito un po’ lo spirito dell’operazione attribuendole degli intenti che non aveva, così come “Che bei soggetti” senza i punti di sospensione ha perso un po’ dello spirito che avrebbe dovuto avere. E quest’anno ho pure mandato preventivamente un riepilogo dei titoli (altrimenti “Vetro di Città” sarebbe diventato “L’Inchiesta”! ), ma il concorso è bello anche per queste sorprese. Se tanto mi dà tanto, “Fuga dal Castello del Drago” era in realtà il sottotitolo di un Cortissimo che si sarebbe dovuto intitolare “20 Minuti”.
“TZE’, IO I LIBROGAME LI SCRIVO, MICA LI LEGGO!”
Anche quest’anno abbiamo assistito al consueto fenomeno per cui autori che negli anni scorsi sembravano entusiasti e motivati sono scomparsi nel nulla. Addirittura su un totale di 14 autori (Zakimos+Pietrorotelli li considero uno solo) i votanti sono stati sempre meno del totale degli autori! È vero che questi numeri sono un po’ falsati dalla scriteriata scelta di Zakimos di non votare, ma la cosa è controbilanciata, anzi decisamente sbilanciata, dal fatto che tre votanti lo erano in maniera coatta, cioè erano gli organizzatori. Da profano la mia impressione è che l’ambito del concorso dei Corti sia (al netto di quanti partecipano sulla spinta di un entusiasmo iniziale) un banco di prova per chi vuole entrare nel professionismo, o per promuovere un proprio progetto esterno a LGL. Il che va benissimo, ma non vorrei che fosse l’epifenomeno di una situazione generalizzata del settore: cioè, che chi compra i librogame lo fa solo perché a sua volta vuole diventare autore. Non ci sarebbe niente di male, e anzi il settore del fumetto in Italia sopravvive da quarant’anni in una condizione simile (mentre una minima parte di chi legge romanzi o guarda film o segue serial televisivi vuole diventare scrittore, regista o sceneggiatore) ma forse gli operatori del settore potranno trarre qualche spunto di riflessione da questa considerazione.
NON VOGLIO MICA L’ALOONA
Per un periodo ricordo di aver rivisto Aloona, utente storica di LGL, ricomparire ogni tanto qui sul forum (con avatar nuovo di zecca che avrebbe fatto presagire una presenza non occasionale). Invece il concorso non se l’è cagato di striscio, se non per qualche comparsata nel thread della Gazzetta e conseguente visione di “Io sto in crisi 2”. La sua vis polemica avrebbe potuto stimolare qualche dibbbbbbbbattito che fisiologicamente il martellante ritmo di uscita dei Cortissimi ha un po’ stroncato. Peccato.
AUTOGESTIONE! AUTOGESTIONE!
“Ma che cazzo dici, GGigassi, l’autogestione non è fattibile per il concorso dei Corti! Ma proprio no! Mai! Scordatelo!”
Ok.
Però… il bando del concorso è stato un work in progress, oggetto di varie revisioni anche (e soprattutto) a seguito delle osservazioni dei non-organizzatori, ed è stato poi ulteriormente modificato per assecondare la partecipazione straordinaria al concorso, che ha portato anche al succitato, e a me graditissimo, rilascio di più Corti in una solo giornata. Abbiamo poi assistito a più di un “dietro le quinte” in cui addirittura ci è stato rivelato se e perché certi Cortissimi fossero in concorso. Non dico che in questo si possa vedere una parvenza dell’autogestione da me invocata, ma almeno tre tabù storici sono stati infranti. Che ne dite di infrangere anche l’ultimo in futuro?
CAZZO, PRODO, USA LA FUNZIONE SPOILER!
Questa si commenta da sola, e ha prodotto risultati.
IN CONCORSO O FUORI CONCORSO?
Non so voi (dai commenti di alcuni autori mi pare di sì) ma io quest’anno ho vissuto l’ammissibilità o meno delle opere dei miei concorrenti con grande paranoia, altro che Coronavirus. Sicuramente la qualità intrinseca di un’opera è un elemento fondamentale per valutarla, però anche la capacità di un autore di rispettare i paletti è importante, forse anche di più. Perché dovrei premiare un bel Cortissimo che magari era nel cassetto dell’autore da anni e di cui ha palesemente dovuto solo cambiare qualcosina mentre di un altro meno bello si percepiva chiaramente che l’autore aveva fatto i salti mortali per trovare qualcosa di veramente inerente il tema del concorso?
Credo che tutto nasca dal famigerato thread in cui Kenfalco aveva elencato 20 possibili soggetti chiedendoci se secondo noi fossero ammissibili, per poi cassarne la maggior parte. In fase di concorso mi è sembrato che gli organizzatori siano stati in realtà sin troppo larghi nel valutare l’ammissibilità o meno delle opere, a mio avviso contraddicendo un po’ quanto detto in quel thread. Mi rendo conto che probabilmente è stata una cosa necessaria per far partecipare più opere possibili, cionondimeno (sulla spinta delle capriole per spiegare l’ammissibilità del Cortissimo sul basket) ciò mi ha spinto a dare la caccia ai “non ammissibili”, ovviamente a mio modo di vedere, e alla fine del concorso mi sono fatto un elenco del “buoni” e dei “cattivi” aumentando di mezzo punto il voto dei primi e togliendone mezzo ai secondi.
SANGUE FRESCO
Quest’anno ci sono stati molti esordi, nella maggior parte dei casi di livello buono/ottimo. È ovviamente una cosa fantastica, ma ripensando alle edizioni scorse spero che i nuovi autori non si perdano per strada. Non troppi, almeno.
LO STILLICIDIO DELLA RIVELAZIONE DI AUTORI E CLASSIFICA
Sulle prime sono rimasto perplesso dall’idea di rivelare poco per volta le identità degli autori e la classifica (quest’ultima addirittura dopo i nomi degli autori) ma invece è stato un elemento di tensione e interesse in più, che a modo suo ha contribuito a farci passare un po’ di tempo mentre siamo tappati in casa. Una scelta, forse presa per permettere agli organizzatori di organizzarsi con calma per il gran finale, che quindi ho gradito se non fosse stato che anche qui c’è stata purtroppo poca partecipazione. Peccato.
LE MENZIONI SPECIALI
Un’idea simpatica, una bella maniera per aumentare la suspense ma soprattutto un sistema per stimolare i nuovi autori a partecipare ancora.
LA GRANDE RIVELAZIONE DEL CONCORSO DEI CORTISSIMI
Non so voi, ma la cosa che più mi ha colpito e affascinato di questa edizione è stata la rivelazione che Gabrieleud è sindattilo.
…E ADESSO?
Archiviata questa edizione strepitosa che credo ricorderemo a lungo (con l’unico dispiacere, ma tutto sommato relativo, di non aver visto poi tanta partecipazione alle discussioni da parte degli autori stessi) bisogna pensare agli scenari futuri. Se un essere umano dopo sette anni non è più lui avendo cambiato tutte le cellule del suo corpo (o così ho letto da qualche parte) il forum di LGL cambia volto di anno in anno, cosa che si nota in particolare nel concorso dei Corti: l’aspirante autore che si avvicina al concorso come banco di prova l’anno dopo non c’è già più, così come l’utente che aveva votato con tanto fervore l’anno precedente – Grande Zebra, che quest’anno è apparso giusto per votare due Cortissimi (uno in meno rispetto a quanti sarebbero serviti per rendere validi i suoi voti ), chi l’ha più rivisto? Si rimane i soliti dieci (ma forse meno) utenti, Mammelucchi ci ha definiti non ricordo più chi, a garantire un minimo di costanza, ma non mi stupirebbe se in futuro anche qualcuno di noi si stufasse, come è successo con alcuni dei vecchi utenti storici dei primi concorsi.
Bisognerà insomma pensare a qualcosa di nuovo e diverso dai Cortissimi, perché credo che la formula (e quindi il successo) di questa edizione non sia replicabile, e il prossimo anno sembrerà già una cosa vecchia e superata.
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GGigassi
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Re: Considerazioni sul concorso dei Corti 2020
Complimenti per l'analisi dettagliata Gig, come sempre hai sottolineato tutti i punti importanti (alcuni li condivido, altri no). Mi sembra che non ti sei espresso però sulla lunghezza dei racconti.
Sono l'unico a cui ha un po' pesato la brevità? L'eccessiva restrizione, secondo me, ha compresso troppo la parte narrativa/trama, facendo sfornare agli autori opere basate molto sul gioco. Non dico questo in tono polemico perché probabilmente se dovessi fare l'Organizzatore l'anno prossimo anch'io adotterei misure restrittive. Lo dico per amor di discussione.
Capisco che il tempo è diventato poco per tutti rispetto al passato e che la vita frenetica di oggi non dà più la possibilità di buttare giù raconti più complessi. Inoltre numerosi utenti del forum che hanno fatto la storia del concorso non partecipano più. Quindi il ricambio generazionale richiede un nuovo formato probabilmente. Ci sta.
Senza nulla togliere ai bravi autori che stimo tutti, la partecipazione è aumentata perché si chiedevano opere più semplici?
E poi la vita è migliorata molto anche per i votanti che ci mettono pochissimo a formulare un giudizio ma non mi sembra che le votazioni siano aumentate molto.
Comunque, sarò sempre affezionato al Concorso dei Corti e ben vengano i cambiamenti. Solo, fatico un po' a paragonare questa edizione alle scorse. C'è anche da dire che il nuovo Rinascimento dei LG pubblicati in commercio ha forse soppiantato i Corti, sostituendosi come risposta a quella richiesta di complessità e completezza che i lettori cercano nelle opere. In pratica, per anni, i Corti (insieme ai LibriNostri) sono stati il punto d'arrivo degli appassionati in cerca di novità, visto che gli anni '80 erano sempre più lontani. Ora, invece, le numerose nuove uscite forse dissetano questo bisogno di espansione del settore fornendo opere complesse e ricercate e ai Corti è richiesto un minor contributo?
Comunque, sono solo mie personali considerazioni. Non prendetele per oro colato.
Buona notte a tutti e lunga vita al Concorso dei Corti!
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Re: Considerazioni sul concorso dei Corti 2020
GGigassi ha scritto:! È vero che questi numeri sono un po’ falsati dalla scriteriata scelta di Zakimos di non votare,
A proposito di questo punto vorrei far notare che, se io avessi votato decidendo di penalizzare 20 punti in 20 minuti con un 5 per scarsa aderenza al bando, la media del corto sarebbe probabilmente scesa sotto a 7,50, regalandomi la vittoria.
Poco importa che non l'avrei mai fatto, sia perché io stesso ho scritto corti poco attinenti, sia perché all'opera di Tumassa avrei dato quanto meno 8, se avessi votato. Ciò che conta è che POTENZIALMENTE quanto sopra sarebbe potuto accadere: il voto di una persona avrebbe potuto fare da ago della bilancia per la sua vittoria.
Questo non è assolutamente tollerabile in un concorso serio e la giustificazione non può essere "se non votano gli autori non ci sono abbastanza votanti". O si allarga il bacino utenti, oppure si torna al voto della sola "giuria di qualità", magari allargata a 5/6 elementi.
Nessuno potrà mai convincermi del contrario :-D.
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Zakimos
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Re: Considerazioni sul concorso dei Corti 2020
Zakimos ha scritto:GGigassi ha scritto:! È vero che questi numeri sono un po’ falsati dalla scriteriata scelta di Zakimos di non votare,
A proposito di questo punto vorrei far notare che, se io avessi votato decidendo di penalizzare 20 punti in 20 minuti con un 5 per scarsa aderenza al bando, la media del corto sarebbe probabilmente scesa sotto a 7,50, regalandomi la vittoria.
Poco importa che non l'avrei mai fatto, sia perché io stesso ho scritto corti poco attinenti, sia perché all'opera di Tumassa avrei dato quanto meno 8, se avessi votato. Ciò che conta è che POTENZIALMENTE quanto sopra sarebbe potuto accadere: il voto di una persona avrebbe potuto fare da ago della bilancia per la sua vittoria.
Questo non è assolutamente tollerabile in un concorso serio e la giustificazione non può essere "se non votano gli autori non ci sono abbastanza votanti". O si allarga il bacino utenti, oppure si torna al voto della sola "giuria di qualità", magari allargata a 5/6 elementi.
Nessuno potrà mai convincermi del contrario :-D.
...e se nel prossimo bando mettessero tutti i Corti in uscita lo stesso giorno e poi i "votanti" fanno la loro classifica?
Eh? Eh?
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GGigassi
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