Mi perdoni se sono sincero? <3
Mi sembrano tutte irrealizzabili/che portano a situazioni terribili.
In confronto la proposta di autogestione non mi sembra più così male
Di contro argomentazioni per ogni elemento che hai proposto, ce ne sono moltissime (molte già discusse gli anni precedenti), ti riassumo quelli che per me sono i punti chiave del perché tutto questo non si può fare.
GGigassi ha scritto:
voti da 1 a 7, dove 1 è il minimo e 7 il massimo
Complicato! Praticamente inventiamo una scala solo per i corti. Se fossimo in un mondo di robot, una scala 1 a 7 sarebbe equivalente a una scala 1 a 10, ma meno precisa, ma noi siamo umani, abituati fin dalla nascita al sistema decimale! Quant'è 4? Quant'è 3? 6 è un buon voto?
Soprattutto se vogliamo espandere al grande pubblico, la questione diventa un problema. Mi immagino gente che dice "il corto mi ha fatto schifo che più schifo non si può", e poi dà 4 che non è nemmeno insufficiente!
GGigassi ha scritto:
- un punto in meno se il Corto supera il numero massimo di pagine
- un punto in meno se il Corto supera il numero massimo di paragrafi
- mezzo punto in meno per ogni Corto con cui l’autore partecipa oltre al primo
Oltre a disincentivare la partecipazione, questi elementi rendono impossibile la creazione di una classifica equa.
Se leggo un corto lungo, non mi riesce facile giudicarlo come un corto corto. Nel tuo bando, viene data letteralmente la possibilità di consegnare librigame completi al "prezzo" di un voto. Non ho mai visto un concorso in cui si ragiona così (se non in situazioni super particolari e in modo moooolto più blando).
Un corto non diventa più brutto solo perché ne ho consegnato un'altro. Ma soprattutto io da scrittore non voglio diventare un maestro di tattiche e iniziare a fare ragionamenti "è troppo lungo, taglio? ma diventa più brutto! ma mi conviene? sarà più brutto di 1/7? E il secondo corto lo consegno? E le pagine? E i paragrafi idra?".
Diventa un incubo!
Da autore - e penso che gli anche gli altri siano d'accordo - quando mi metto per scrivere lo faccio perché mi diverte e mi diverte creare, non fare il ragioniere! Se inizio a mettermi a fare questi conti, diventa stressante e basta.
Senza contare che un neofita giustamente si spaventa di fronte a un muro del genere, perderemmo la quasi totalità dei partecipanti.
GGigassi ha scritto:
- proposta di una AMBIENTAZIONE non scontata* comprendente tre elementi scenografici coerenti che devono tassativamente comparire nel Corto: chi rispetta questo punto guadagna automaticamente 1 punto in più oltre a quelli della media dei voti
- proposta di un PROTAGONISTA non scontato* che abbia tre caratteristiche caratteriali o fisiche o di altro tipo che devono caratterizzare almeno un paragrafo l’una: chi rispetta questo punto guadagna automaticamente 1 punto in più oltre a quelli della media dei voti
- proposta di un ELEMENTO STRUTTURALE vincolante (ad es. presenza di almeno tre enigmi, percorso migliore con un numero minimo e massimo di paragrafi, uso di almeno cinque illustrazioni, ecc.): chi rispetta questo punto guadagna automaticamente 1 punto in più oltre a quelli della media dei voti
Qui non ho capito se le tipologie sono scelte uguali per tutti dagli organizzatori, o ognuno sceglie le proprie a patto che siano "non scontate". Penso intendessi la seconda? Non ha importanza, sono tutte e due infattibili.
Se fosse la prima, sarebbe impossibile perché quel che chiedi non ci sta nei limiti, a meno di fare un corto che abbia solo quegli elementi. Ne uscirebbe fuori un concorso fatto di tanti piccoli racconti-clone. Noiosissimo e improponibile.
La seconda è ancora peggio. Già quest'anno ci sono state lamentele per l'interpretazione un po' confusa del requisiti per entrare in concorso. E se già sul concetto di 20 si fa fatica, immaginati che disastro può diventare coniugare un concetto così astratto come l'originalità.
Ma soprattutto, figurati se questo diventa determinante per il podio!
Chi ci va a dire a due autori: "i vostri corti erano primi, ma non ci parevano originali, quindi mi spiace avete perso, tu passi in quinta posizione e tu in settima"?
Il sistema attuale dei "fuori concorso" genera dissapori, ma sono contenuti, perché non si va a negare la qualità e il merito di un corto (che viene dal voto), ma piuttosto il suo rispetto del bando. Tant'è che si fa comunque una classifica dei fuori concorso - ma alla fine la si separa perché si riconosce l'impossibilità di valutare questi corti con gli stessi criteri degli altri.
A tutto questo si aggiunge il fatto che si dovrebbero educare attentamente i votanti, impresa impossibile visto che non si conoscono in anticipo.
Peace and love (e spero di non essere stato troppo duro).