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Midjourney

Re: Midjourney

Zakimos ha scritto:

Perché le conseguenze a lungo termine saranno devastanti. Se poi il discorso dovesse diventare "ma tanto io singolo non posso fare nulla, è già evidente che le IA sostituiranno in futuro tutti i lavori creativi, allora tanto vale approfittarne" allora sarebbe diverso e non potrei obiettare nulla.

Una parte di me spera sempre che ci sia una presa di coscienza collettiva contro i rischi dell'accentrare troppo potere in mano a poche Megacorp (quanto manca all'acquisto di uno di questi software da parte di Meta, Disney o Bezos?), ma non mi sembra che per ora stia andando bene.

Sono molto molto vicino a questa posizione zamannica. Comunque caro Ken (ah già nei forum non si può taggare!) finché non tiri fuori le copertine di Squilibrio con Midjourney non crederò alle potenzialità di questo strumento! bigsmile

Dragan
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Re: Midjourney

Dragan ha scritto:

finché non tiri fuori le copertine di Squilibrio con Midjourney non crederò alle potenzialità di questo strumento!

Squilibrio book cover, per te!

https://cdn.midjourney.com/427b8e4f-9020-4c8c-8ec3-9be4ea52b375/grid_0.png



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kenfalco
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Re: Midjourney

È da un po’ che sto seguendo discussioni in forum stranieri sulle IA e non condivido il catastrofismo neoluddista che serpeggia un po’ dovunque. La storia economica mostra che le innovazioni innescano un processo distruttivo-costruttivo, c’è chi perde e c’è chi guadagna, ma alla fine il beneficio totale è sempre superiore alla perdita totale. Ned Ludd, da cui prendono il nome il movimento storico del luddismo e quello contemporaneo, nel XIX secolo andava in giro a distruggere i telai meccanici ritenendo che avrebbero distrutto la vita ai tessitori. La storia dimostra che i tessitori divennero operai specializzati con un alto potere contrattuale perché conoscevano i telai e sapevano manutenerli oltre che farli funzionare. La storia dimostra che i nostri antenati avevano solo due abiti, uno per tutti i giorni e uno per i giorni di festa, mentre noi abbiamo l’armadio pieno di vestiti di qualità superiore a quelli intessuti a mano ad un prezzo accettabile. Se la storia ci mostra che l’innovazione produce più benefici che danni, anche la fantascienza ci mette in guardia dalle IA ad uso militare o poliziesco, non certo dalle IA “artistiche”. Non comprendo perché un artista dovrebbe sentirsi spaventato dall’innovazione, anzi dovrebbe coglierne le opportunità come fecero i tessitori nel XIX secolo. In un forum straniero ho visto dare in pasto a Midjourney uno schizzo infantile che chiunque di noi sarebbe in grado di disegnare, farlo migliorare alla IA ottenendo un disegno che la media di noi non sarebbe in grado di realizzare. Dando in pasto questo risultato a Midjourney l’autore ha ottenuto un’illustrazione di livello professionale, quindi un’artista moderno potrebbe cogliere l’opportunità di avere un’intera bottega a sua disposizione come gli artisti rinascimentali, invece di produrre un’immagine alla settimana, per esempio, potrebbe idearne dieci, darle in pasto alla IA ottenendo dieci illustrazioni che dovrebbe solo ritoccare per ottenere esattamente il risultato che aveva in mente, moltiplicando le sue entrate per dieci e ottenendo immagini uniche e non semplicemente scopiazzate come potrebbe ottenerle una persona priva di una formazione artistica. Su questo poi tralasciamo esempi di artisti contemporanei che si limitano a immaginare un’opera che fanno poi realizzare a collaboratori, si spera, ben remunerati e tralascio la mia incomprensione del mercato dell’arte contemporanea. Secondo me, quando l’innovazione si sarà affermata otterremo più illustrazioni e di migliore qualità in media, ad esempio opere amatoriali disporranno di illustrazioni amatoriali generate dalle IA, opere professionali disporranno di immagini professionali in cui l’IA ha avuto un ruolo, ma un vero artista ha modificato in base alla sua creatività rendendole uniche.

F.A.S.
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Re: Midjourney

F.A.S. ha scritto:

La storia economica mostra che le innovazioni innescano un processo distruttivo-costruttivo, c’è chi perde e c’è chi guadagna, ma alla fine il beneficio totale è sempre superiore alla perdita totale

Davvero pensi che questo valga anche per l'avvento di Napster, Amazon, Facebook e gli smartphone? Che i benefici che queste innovazioni hanno portato superino i danni causati?

Non siamo più all'epoca di Ludd e dei telai, ma molto più vicini al mondo di Cyberpunk.

Zakimos
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Re: Midjourney

Mi sbaglierò ma a me questo tipo di progresso non convince affatto. Primo perché si accentua il problema di non saper più distinguere il vero dal falso, mi riferisco alle fake che inondano il web e che disorientano e traggono in inganno tutti. Secondo perché  con questi mezzi si mettono in difficoltà gli artisti veri (chi ha bisogno di questi aiuti non lo ritengo tale), non verrà riconosciuta l'abilità di chi è veramente portato o si è esercitato per anni, perché si alza il livello di tutti i mediocri o incapaci.
Leggendo questa novità mi è subito venuto in mente il concorso dei corti. Se qualcuno partecipasse con un racconto creato da una IA e magari vincesse o comunque ottenesse uno dei primi posti, l'intero concorso perderebbe completamente di credibilità, anzi temo che l'abbia già persa perché come facciamo a capire se i corti in gara sono esenti da questo tipo di aiuto? Dovremmo per forza farcene una ragione e accettarlo. Sarò all'antica ma non mi piace per niente.

Votiamo In Enciclopedia!
Copiate i messaggi prima di inviarli -pericolo slog/perdita dati!-

sancio
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Re: Midjourney

sancio ha scritto:

Secondo perché  con questi mezzi si mettono in difficoltà gli artisti veri (chi ha bisogno di questi aiuti non lo ritengo tale), non verrà riconosciuta l'abilità di chi è veramente portato o si è esercitato per anni, perché si alza il livello di tutti i mediocri o incapaci.

Su questo punto ti riporto la conclusione di un articolo del sito ArteDigitalia.

Midjourney, così come le altre tecnologie simili di intelligenza artificiale in campo artistico, è uno strumento molto potente e utile per l’artista che può trarne vantaggio velocizzando e aggiungendo varietà al proprio lavoro. Questo non significa però che l’aspirante artista possa permettersi di farsi sostituire completamente dal lavoro automatico di una macchina pensando di poter evitare lo studio delle discipline fondamentali dell’arte e senza allenarsi con costanza nelle tante applicazioni artistiche tra cui scegliere. Le tecnologie cambiano nel tempo, possono migliorare o scomparire per far posto ad altro ed è quindi meglio avere solide basi artistiche, per non rimanere spiazzato.
Ma per chi non ha avuto modo di migliorare le proprie capacità artistiche o non sente alcuna necessità di essere un professionista dell’arte, per i non appassionati di applicazioni artistiche/IA o per i non artisti cosa offre Midjourney? Offre la sensazione gratificante di visualizzare sullo schermo, con poche parole digitalizzate, la propria immaginazione; offre ore di intrattenimento grazie alla sua peculiarità ludica “vediamo che succede se scrivo così?”. Semplicemente si offre di essere un’esperienza molto divertente!

L'autore viene ridefinito, non è piú colui che inventa, ricerca, scrive e gestisce tutto il lavoro. È la mente creativa che ha il potere di scelta. L'unico potere che le AI non hanno e che vorrebbero avere.

LE AI NON SANNO SCEGLIERE E HANNO BISOGNO DI NOI PER FARLO.

Cosa volete di piú oltre a questo? Avete a disposizione un'intelligenza che può fare tutto, ma non sa fare delle scelte. Perché? Perché non ha emozioni e questo per la sua logica è una cosa incomprensibile. L'AI ha bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di lei come strumento moderno. Non possiamo affrontare i prossimi anni con la zappa, l'inchiostro, e le tabelline a memoria.
Usiamo la fantasia, che l'AI non possiede, e inventiamoci infiniti modi per utilizzarla a nostro favore.

I corti? Vanno ripensati, vince l'ingegno, la vera intelligenza che solo noi possediamo. La scrittura del testo è passata dall'altra parte, non è più nostra. L'AI scrive meglio, non ci sono dubbi.
E non sto dicendo di rimanere ignoranti perché farà tutto lei, anzi, usatela per imparare, per crescere e migliorare.

Questo invece deve farvi paura: il problema delle corporazioni, che non deriva dalle AI ma dall'ignoranza della nostra società che si è rinchiusa nei social e ha perso l'uso del dialogo, della fantasia e della magia che possedeva quando era libera. I grandi poteri usano queste tecnologie per rinchiuderci perché noi glielo permettiamo.
Oggi tutti sono su Facebook? Io no.
Tutti hanno un cellulare? Io no.
E vivo benissimo.
I ragazzi di oggi partiranno dalla tecnologia AI e si adatteranno. Per loro sarà normale come è stata normale per noi la televisione, che i nostri nonni non capivano, al massimo capivano la radio.

Quindi, io continuerò a studiare Midjourney e ChatGPT, il forum continuerà a latitare per mancanza di utenti e i social saranno pieni di like, "mi piace" e tanti cuoricini, in attesa che arrivi la nuova ondata di contenuti AI impacchettati con un grosso fiocco rosso. E chi decide di rintanarsi nel bosco sarà il prossimo a dire: ai miei tempi si viveva meglio.

kenfalco
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Re: Midjourney

sancio ha scritto:

Mi sbaglierò ma a me questo tipo di progresso non convince affatto. Primo perché si accentua il problema di non saper più distinguere il vero dal falso, mi riferisco alle fake che inondano il web e che disorientano e traggono in inganno tutti.

Questo è il nodo chiave, anche e soprattutto per quel che concerne i Corti e qualsiasi altra forma di competizione, financo quella sul mercato!

Dragan
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Re: Midjourney

Zakimos, stiamo parlando di fenomeni molto recenti, è un po’ difficile trarre conclusioni di storia economica su un fenomeno contemporaneo. Comunque, ogni volta che si è diffusa un’innovazione, molti si sono opposti ad essa. Pensa alla stampa e alla diffusione della cultura e a come l’Index Librorum Prohibitorum abbia provato ad arginare la circolazione della cultura per secoli considerandola una minaccia, o alla censura dei regimi totalitari. La radio? Dissero che avrebbe ucciso la carta stampata, ma è ancora qui, l’inchiostro è diventato elettronico, il formato è cambiato, ma libri e quotidiani sono ancora qui. Il cinema? Dissero che avrebbe distrutto la radio e la carta stampata, ma sono ancora qui sia la radio, che la carta stampata. La televisione avrebbe ucciso il cinema, ma il cinema è ancora qui, anche se sono cambiate le modalità di fruizione con i network televisivi prima, lo streaming in tempi recentissimi.

Gli smartphone? È presto per un tirare un bilancio però i benefici sono innegabili, basti pensare a quanti servizi immediati hai sul palmo di una mano. Esempi? Ti trovi in un luogo che non conosci, attivi il GPS e trovi la strada giusta. Hai fame? Apri l’app giusta e vedi i ristoranti vicini a te, prenoti e ottieni pure uno sconto sul conto totale a priori. Sei stato aggredito? Qualche mese fa sono stato fermato da un cinese molto agitato per strada, in orario notturno, che mi avvertiva che il magrebino che si stava allontanando lo aveva appena rapinato. Sono rimasto con lui mentre chiamava le forze dell’ordine in tempo reale per dargli consigli e rassicurarlo, una volta sarebbe dovuto andare ad un comando di polizia per sporgere denuncia, il giorno dopo magari. Non so però quanto le forze dell’ordine siano intervenute tempestivamente.

Vuoi andare a correre nella natura? Apri l’app meteo e vedi se ti servono le scarpe da corsa o il costume da bagno o, nel caso, gli sci da neve. Il meteo è buono, vai a correre e attivi le app che ti pagano in criptovaluta in base ai passi o ai km percorsi, lo so che dovrebbe bastare il beneficio in salute ed endorfine, però un po’ di soldi in più non fanno mai male. Non sai cosa sono le criptovalute, cerca “learn to earn”, segui i corsi e, se passi l’esame, guadagni criptovalute. Piccole quantità, però quello che impari lo puoi usare quanto vuoi.

Non ho mai visto mia madre sfogliare un quotidiano, ma ora, a quasi ottant’anni, usa lo smartphone per leggere le notizie tratte dai quotidiani che ha sempre snobbato. È vero però che guarda soprattutto video con gattini e cagnolini, però, anche solo leggesse una sola notizia alla settimana, sarebbe sempre una notizia in più letta grazie agli smartphone.

Sei single, apri l’app per incontri e rimorchi persone dell’altro sesso o del tuo senza problemi. Mi fermo qui, ma chiunque abbia uno smartphone potrà fornirti altri esempi su come la tecnologia abbia cambiato in meglio la sua vita.

Amazon? All’inizio ha “spiazzato” il piccolo commercio, ma con le affiliazioni e grazie alla pandemia, milioni di piccoli negozi sono andati online e sono stati salvati. Un paio di volte l’anno faccio grossi ordini di libri, quelli nuovi vengono da Amazon, ma quelli vecchi vengono tutti da librerie affiliate o da eBay che altrimenti avrebbero chiuso anni fa. Con alcuni di questi vecchi librai ci sentiamo anche per telefono e tutti confermano che il commercio elettronico ha salvato e rilanciato un’attività in crisi da prima dell’invenzione di internet.

Napster? Qui le conseguenze sono molteplici. Napster ha inventato lo scambio alla pari tra persone di file elettonici cambiando il modo di porsi di milioni di persone verso la musica e il cinema, ma con conseguenze anche in altri settori, a volte inaspettati. Dopo Napster sono arrivati molti altri programmi e, tra questi, BitTorrent ha introdotto lo streaming dei file abituando milioni di persone alla fruizione di musica e video senza averne il possesso. Questo cambiamento di abitudini ha permesso la nascita di servizi legali di streaming audio (Spotify, Deezer...) e video (Netflix, Amazon Prime, Disney+...) che danno lavoro a una moltitudine di persone, soddisfano il bisogno di milioni di persone di vedere nuovi film, serie televisive, scoprire nuova musica, ad un prezzo contenuto, vista l’offerta. Dicevo all’inizio che Napster ha abituato le persone allo scambio senza intermediari, ma non pensi che questo abbia influito sia sulla nascita delle criptovalute, monete a registro condiviso senza un un’autorità centrale a certificarne l’autenticità, e sul peer to peer lending, micro prestiti emessi da investitori privati direttamente ai debitori? Per esperienza personale, il P2P lending rende tra il 12 o 13 % annuo lordo. Senza Napster migliaia di persone non avrebbero ricevuto un micro prestito e migliaia di piccoli investitori come il sottoscritto avrebbero avuto meno possibilità di guadagnare, perché le migliori opportunità sono sempre per i grossi investitori perché hanno barriere quantitative all’ingresso. Anche il crowdfunding nasce sempre da questa mentalità di eliminare gli intermediari che si può tranquillamente far risalire a Napster, non dirmi che come scrittore non lo hai mai preso in considerazione? Senza Napster non avremmo avuto neanche il crowdfunding, reward, equity, lending e tutte le sue declinazioni possibili.

Facebook (e tutto il fenomeno social network) forse è ancora troppo recente per trarre conclusioni, tutte le persone che conosco sono iscritte mentre io ho sempre resistito non trovando alcuna utilità nel “libro delle facce”. Se miliardi di persone traggono piacere dai social io non non ho motivo di biasimarli pur non seguendoli, né tanto meno di biasimare i social stessi perché non sono paternalista, ma immagino che tu ti riferisca non all’uso, ma all’abuso dei social e ai fenomeni di dipendenza, però, ancora una volta dipende dall’uso che una persona ne fa, non dal social stesso, come per l’alcol, un uso moderato è persino benefico per la salute, un uso smodato nuoce gravemente.
Personalmente, uso Telegram per seguire i canali delle piattaforme in cui investo perché è un filo diretto con i dirigenti, con cui puoi scambiare opinioni e consigli, e un modo per entrare in contatto con investitori più esperti di me da cui imparo come investire in maniera più proficua. A parte un paio di canali sui librigioco e uno sul Doctor Who, uso Telegram per fini professionali. Discord lo uso per seguire lo sviluppo di un paio di criptovalute, Twitter per i segnali di trading, perché un cinguettio di Elon muove più soldi di una conferenza stampa della Fed o della BCE. LinkedIn mi serve per vedere i curriculum dei dirigenti delle imprese in cui investo, per valutarne competenze ed esperienza, un aiuto impareggiabile per ogni investitore.

Per non tediarvi più lungo concludo dicendo che chi sa adattarsi al cambiamento, sopravvive, mentre chi non è in grado è destinato a soccombere, ma alla fine, nel lungo periodo, sono sempre stati maggiori i benefici dei danni prodotti da ogni grande processo innovativo, lo so che suona come darwinismo sociale alla Spencer, però questo dicono i dati e lo studio della storia.

Concedetemi un'ultima battuta: cyberpunk? Magari! Sto aspettando da vent’anni di migliorare le prestazioni del mio corpo e di rallentarne l’invecchiamento, così come l’innesto neurale che mi consenta di accedere ad internet senza alcun dispositivo esterno, semplicemente con un pensiero. ;-)

F.A.S.
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Re: Midjourney

F.A.S. ha scritto:

Facebook (e tutto il fenomeno social network) forse è ancora troppo recente per trarre conclusioni, tutte le persone che conosco sono iscritte mentre io ho sempre resistito non trovando alcuna utilità nel “libro delle facce”.

Resisti!
Io ci sono passato per motivi di lavoro, per tre anni. E' un sistema certamente gestito da una AI, che ti rende distaccato dalla realtà, portandoti a pensare continuamente a questo e a quello, al like che non mi ha dato, al cuoricino che ha cliccato quell'altro, a quandi numeri ha fatto il post, al messaggio del mio amico e perché non mi ha mandato un PM, aspetta forse arriverà, stando molto attenti a non dire qualcosa che possa disturbare qualcuno altrimenti poi arrivano gli hater.....
Quanto tempo ho perso e sprecato, non riuscivo più a pensare ai fatti miei, ero sempre con la testa dentro quella macchina.
Ma sai che ho fatto? Ho cancellato tutto con un programma esterno (non so se oggi si possa più fare) e mi sono disiscritto. E anche lì, il sistema ti perseguita, ti manda le email, ti dice di ripensarci, ti offre altre possibilità, non te ne andare, ma sei sicuro? Ero anche tentato di ritornare! Ci vuole una grande forza per uscirne vivo. Ti offro una settimana per pensarci, hai altri cinque giorni per ripensarci....

E avete paura delle AI che fanno disegni e scrivono racconti sotto il vostro controllo?
Io ora mi sento libero, sono padrone dello strumento e non voglio farmi strumentalizzare. Sono contento di scrivere in questo forum disabitato, tanto so che i vari commenti ai miei post rimarrano a disposizione di tutti, a vita (al massimo sulla WayBack di Internet Archive), e i commenti saranno chiusi al pubblico nei social, e che non leggerò mai. Meglio così.

kenfalco
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Re: Midjourney

Più che altro credo che il problema sia che le figure creative possano sparire del tutto: perché un editore dovrebbe assoldare uno scrittore o un illustratore se lui stesso, o suo figlio di 8 anni, possono chiedere un prodotto a una IA che poi aggiusteranno in maniera consona al mercato, che sicuramente conoscono bene?
Il tutto detto senza sapere minimamente se le immagini (molto belle) che hai postato in precedenza sono fruttto di elaborazione tua successiva o se ti sono state fornite "as is" dall'IA.

GGigassi
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