SOGGETTO PER UN CORTO SULLE I.A.
titolo di lavorazione: “Prompto, chi parla?”
INCIPIT in cui citando Kurt Vonnegut (mi pare fosse lui) si spiega che le innovazioni tecniche nelle arti sono sempre state dovute alla pornografia. All’occorrenza citare altre fonti come la Nothomb sullo sviluppo delle arti nelle isole Vanuatu, Pablo Echaurren sulla controstoria dell’Arte, ecc.
TRAMA: Tre amici decidono di provare a fare qualche soldo impostando un programma (le I.A. si possono definire “programmi”? documentarsi in merito) per fargli produrre delle immagini fotorealistiche delle peggiori perversioni sessuali immaginabili, da vendersi come vere a clienti selezionati. Entrano nel quadro anche celebrità vive e morte e personaggi storici, politici, ecc.
MECCANICHE: il gioco consiste nell’ottenere il maggior profitto trovando i clienti giusti a cui sottoporre le immagini, evitando però di cadere nelle maglie della Giustizia. Si gioca selezionando uno dei tre protagonisti. A distinguerli sono dei punteggi diversi in un gruppo di caratteristiche (almeno tre) che dovrebbero riguardare la creatività, le competenze informatiche, la disponibilità economica, la psicologia, la conoscenza della pornografia, il marketing e la giurisprudenza. L’altra sera ho visto che si possono far fare pure filmati alle I.A. e che una girl band sudcoreana è composta da ragazze virtuali (sarà vero?), quindi mettiamoci dentro anche questi, che si possono realizzare solo con le dovute competenze/risorse.
I punteggi nelle caratteristiche servono ad accedere al alcuni paragrafi altrimenti inaccessibili senza un valore minimo e possono essere “spesi”, abbassandone il totale, per correggere alcuni errori fatti durante la leggiocata.
STRUTTURA: Corto “desossiribonucleico” in cui i paragrafi propongono più scelte (alcune selezionabili solo con certe caratteristiche minime) seguendo un’unica parabola con vari checkpoint e alla fine si tirano le somme proponendo a piacere degli epiloghi diversi.
Passaggio obbligato sarà una telefonata a cui il leggiocatore, ormai immerso nel suo ruolo di “prompter”, risponderà come da titolo. A seconda delle scelte passate potrebbe trattarsi di una trappola delle forze dell’ordine oppure di un cliente eccellente.
EASTER EGGS:
1) all’interno del Corto c’è un’immagine ottenuta chiedendo alla I.A. di disegnare qualcosa di “indescrivibile”.
2) il risultato migliore si ottiene giustificando una particolare deviazione offerta dicendo che ci fu un errore nella digitazione, e che si voleva ottenere un’immagine “prodofila” in omaggio al nume tutelare di LGL.
CONSEGUENZE NELLA VITA REALE: segnalato per i suoi contenuti da un anonimo spifferone (o qualcuno interno a LGL?) il Corto suscita le attenzioni e le ire della Polizia Postale e scoppia un caso mediatico in cui il forum dei librogame viene messo al centro di una bufera ritenendo che sia un covo di depravati. Ospitate da Bruno Vespa a Barbara D’Urso, virali su Twitch, YouTube e TikTok – se per quella volta esisteranno ancora. Gli autori dei Corti assurgono a fama nazionale, finanche mondiale. Di riflesso il settore dei librogame conosce un boom di proporzioni ancora superiori a quelle degli anni ’80, con introiti stratosferici. A questa nuova rinascita si accompagna il consueto sondaggione su LGL in cui ci si chiede quanto durerà, proponendo una scelta ottimistica, una neutra e le solite altre 10 secondo cui il fenomeno si sgonfierà in un lasso di tempo compreso tra un anno e dieci secondi.
Forti di questa nuova ricchezza, gli illustratori propongono agli editori le loro nuove tariffe ipertrofiche, o perlomeno dignitose. Gli editori sorridono.