GGigassi ha scritto:

Preferisco il poverello ma immediato https://www.craiyon.com/

Si è molto poverello, ma se mantieni le immagini piccole si possono fare delle cose interessanti.

djmayhem ha scritto:

ma un editore può farne uso o è a suo rischio e pericolo

Questa tecnologia è arrivata al grande pubblico a novembre 2022. Prima di fare un copia-incolla e pubblicare ti consiglio di aspettare il processo a Midjourney che darà il via libera agli editori.

Sul fatto dei diritti vi faccio una domanda, ho lavorato venti minuti, tanto per fare una prova, su una di quelle immagini generata da Craiyon.

Ho lasciato volutamente alcune parti e ne ho cambiate altre. La regola potrebbe essere "puoi pubblicare a nome tuo se l'immagine di partenza è variata in modo considerevole e l'originale non aveva copyright".

Di chi è il copyright di queste nuove immagini? Dell'artigiano che inventò lo stile Dungeons & Dragons? (La parola artista viene da artigiano). Oppure è mio che ci ho lavorato venti minuti? Ma anche Fabio Rossini vuole la sua parte.

Tutti gli artisti fanno sempre riferimento ad altre opere, gli illustratori devono continuare a "rubare" da altri illustratori per rinnovare il proprio stile.

Mettete l'arte sotto processo? L'arte non ha un nome umano, non si chiama Michelangelo o Frida Kahlo, l'arte è nella natura.
È così bello vedere queste immagini a decine, a migliaia, finalmente l'arte è nelle mani di tutti, e tutti potranno contribuire a fare arte.

Esiste la proprietà privata di uno stile? C'è qualcuno oggi, nel 2023, che ci crede ancora?

Prova www.bluewillow.ai che è simile a Midjouney ma gratis, devi solo registrarti a Discord.
Questo è il suo livello di qualità:

Non ci sarà una condanna, anzi è l'occasione per definire una legge che regolamenti tutto e che ora non esiste. I tre ragazzi avranno avuto la loro notorietà e il mondo potrà continuare. Attenzione che i prossimi saranno i musicisti, già ora con OpenAI puoi chiedere una canzone nuova con lo stile di un compositore e con la voce di un cantante che vuoi tu.

Beh ti darò una news, Nadella ha annunciato che tutti i prossimi prodotti Microsoft saranno gestiti da ChatGPT, ospitata dai server di Azure.

kenfalco ha scritto:

Sul fatto dei diritti vi faccio una domanda, ho lavorato venti minuti, tanto per fare una prova, su una di quelle immagini generata da Craiyon.

(...)

Di chi è il copyright di queste nuove immagini? Dell'artigiano che inventò lo stile Dungeons & Dragons? (La parola artista viene da artigiano). Oppure è mio che ci ho lavorato venti minuti?

Kenfalco, ho l'impressione che ti rifiuti di vedere dove sta il problema per le persone che non la pensano come te (ovvero che non osannano l'ai come l'ultimo profeta sceso in terra) e che tu sia volutamente provocatorio.
Io capisco che a te l'ai piaccia, ma non vedo il motivo di tutto questo accanimento contro chi difende invece il diritto d'autore.

kenfalco ha scritto:

Tutti gli artisti fanno sempre riferimento ad altre opere, gli illustratori devono continuare a "rubare" da altri illustratori per rinnovare il proprio stile.

Esiste la proprietà privata di uno stile? C'è qualcuno oggi, nel 2023, che ci crede ancora?

Forse il termine che cercavi, al posto dell'impropriamente utilizzato "rubare", era "prendere ispirazione".

Alla domanda "esiste la proprietà privata in uno stile?" rispondo: lo stile è una caratteristica di un disegnatore, è un tratto distintivo, è unico. Come una firma. Certamente lo stile si può imitare, ma più spesso lo si omaggia.
Quello che non capisco è, perché vorresti che si potesse copiare lo stile? Che cosa ci si guadagna?

Poi ti volevo chiedere se mi spiegheresti cosa vuoi dire con:

kenfalco ha scritto:

Mettete l'arte sotto processo? L'arte non ha un nome umano, non si chiama Michelangelo o Frida Kahlo, l'arte è nella natura.
È così bello vedere queste immagini a decine, a migliaia, finalmente l'arte è nelle mani di tutti, e tutti potranno contribuire a fare arte.

Forse non ho colto il tuo sfogo, ma a me queste sembrano frasi deliranti. Quando mai alla gente è stato proibito di contribuire a fare arte? Tutti possono fare arte, la cosa bella dell'arte è proprio questa. Fai qualcosa, con il tuo stile, con le tue idee, con la tua passione. Qualsiasi cosa tu faccia è arte, arricchisce il concetto di arte, crea nuove sottocategorie all'interno dell'arte. Oggi ho visto dell'arte fatta con i blister dei medicinali e i bugiardini.
Anche se non finisce in un museo o in una rivista, anche se a qualcuno piace e a qualcun altro no, un'opera creata a mano o digitalmente è arte.
Se dai un prompt a un programma, scusa eh, ma non mi sembra che si tratti di arte, quanto di un mero giochino al computer.

Un'altra cosa: capisco che tu possa tifare per l'ai, ma non mi piace il tono che usi quando dici cose tipo questa:

kenfalco ha scritto:

Non ci sarà una condanna, anzi è l'occasione per definire una legge che regolamenti tutto e che ora non esiste. I tre ragazzi avranno avuto la loro notorietà e il mondo potrà continuare. Attenzione che i prossimi saranno i musicisti, già ora con OpenAI puoi chiedere una canzone nuova con lo stile di un compositore e con la voce di un cantante che vuoi tu.

Perché cerchi di ridicolizzare l'impegno delle persone che lottano per i propri diritti?
Se oggi o domani la gente potrà creare una canzone dicendo a un programma come la vuole, per me è libera di farlo. Ma chi farà musica così non sarà mai un musicista.

L'arte vera (romanzi, disegni, musica...) nasce dall'ispirazione, dalle passioni, dalle esperienze, dai sogni... qualsiasi cosa creata dall'ai sarà priva di tutto ciò.

Se tu ti diverti a giocare con l'ai secondo me fai bene a farlo. Ma non trattare con sufficienza le persone che si creano le cose da sole. Perché, a prescindere dalla fama, loro sono artisti. E copyright o no, senza di loro l'ai non andava neanche a pedali, questo non dimenticarlo. Se tu puoi "creare" queste illustrazioni, è merito di chi ha creato - ma creato davvero -prima.
E se pensi che adesso queste persone debbano rinunciare ai loro diritti sulla propria arte perché tu devi poter giocare a fare l'artista con un computer, e cerchi di farti ragione di questa cosa, allora mi sento in dovere di dirti che sbagli. Il tuo diritto a "fare arte", come lo chiami tu, non deve prevalere sui diritti degli altri, se no non è un diritto ma un'oppressione. Parafrasando una frase più famosa sulla libertà: il mio diritto finisce quando inizia a ledere il tuo.