CAPPUCCETTO ROSSO NEL REGNO DI ANNONOTUIA

La lettura di questo corto è stata piacevole. Ho trovato una buona scrittura e parecchi spunti interessanti. Seppur la storia è ispirata a quella di Cappuccetto Rosso, l'autrice è stata molto brava a rivisitarla e stravolgerla rendendola una nuova storia. Il mondo di gioco è interessante e ho notato cura nella progettazione della trama.

Ci sono alcuni enigmi che spesso possono confondere. Uno di questi non sono riuscito a risolverlo, ma ciò non mi ha bloccato. Quello che non mi ha convinto è la concatenazione dei paragrafi. Delle volte sembrava che il paragrafo che stavo leggendo non avesse nulla a che fare con quello precedente, mi sentivo sballottato da una parte all'altra (perché cado dall'albero e mi ritrovo a guardare nello zaino?). Capisco che i pochi caratteri e il limite di pagine porta a sintetizzare al massimo, ma davvero: bastava spendere due parole in più per collegare meglio alcuni paragrafi tra di loro. L'ultima nota dolente riguarda la già sollevata questione dello SHOW DON'T TELL. Sono un grande fan del TELL, ma c'è un punto della storia, verso la fine, in cui tutto viene sintetizzato attraverso il TELL. Non dico altro perché non voglio fare spoiler. Secondo me tutte quelle informazioni potevano essere centellinate all'interno della storia, probabilmente creando anche più suspance.

Concludo con un parere generale positivo e aggiungendo una piccola nota di merito alla figura allegorica del Lupo che qui è stata trattata in un modo che mi ricorda i personaggi mezzi fiabeschi mezzi umani del regista Matteo Garrone. Brava!


IL CARTOGRAFO SCOMPARSO

Wow!

Comprendo le motivazioni dei giudici e di altri utenti riguardo all'eccessiva linearità della storia, ma non la vedo necessariamente una cosa negativa. E soprattutto non credo che la storia manchi di interattività. Per come la vedo io:

1) dal momento in cui ho la libertà di scegliere cosa leggere o cosa non leggere, oppure di cosa leggere prima e cosa leggere dopo, credo si stia già parlando di interattività (ma questa è solo la mia opinione);

2) anche riguardo all'essenza del racconto “librogame o escapebook”, credo che un ESCAPE sia comunque un GAME.

Questo è per ricollegarmi al discorso di Zakimos riguardo a ciò che è o non è un racconto interattivo (argomento che merita di essere esteso). Sto semplificando e voglio evitare di uscire fuori tema. Quello che voglio dire è che per me questo racconto sta, a pieno titolo, nel posto giusto: in mezzo ad altri racconti-gioco.

Detto ciò, e considerando che l'eccessiva linearità può essere un difetto ma non necessariamente, la storia mi è sembrata molto interessante. Ben scritta, con ambientazioni ben curate e con elementi esotici che regalano la sensazione di viaggio. Le ottime illustrazioni aggiungono quel tocco 3D e rendono l'esperienza immersiva. La più grande pecca è il carattere bloccante degli enigmi.

In conclusione: giudizio positivo. L'opera può sicuramente essere ampliata e ulteriormente ramificata per diventare un bel libro.

Nota carina e nostalgica: il deserto, la ricerca, il portale mi hanno fatto tornare alla mente le ambientazioni di alcune avventure di Paperon De Paperoni <3


IL CONCORSISTA

Qui ho poco da dire, non perché non mi sia piaciuto! Mi piacciono sempre le storie dallo stile umoristico e questo racconto l'ho letto con il sorriso sulle labbra. Ma è autoreferenziale, come già stato detto. L'aspetto negativo è che, non avendo letto tutti i racconti delle passate edizioni, non ho colto riferimenti e citazioni; l'aspetto positivo è che mi ha fatto venire voglia di leggerli e quando li leggerò sicuramente lo farò con uno spirito diverso. Insomma, potrebbe essere una trovata di marketing, una sorta di racconto da leggere prima di leggere tutti gli altri!

Divertente la meccanica delle dita schiacciate e molto “soddisfacente” il finale con la mano in tasca! XD


IL NOSTRO PRIMO VIAGGIO

Iniziata la lettura ho trovato la storia MOLTO semplice, poi ho capito perché (ce lo spiega l'autore stesso). Forse si sarebbe potuto dedicare meno spazio alla spiegazione del processo di creazione del racconto. Alla fine della prima run mi è venuto da pensare che gli ultimi paragrafi sarebbero stati meglio in una prefazione, ma col senno di poi mi sono reso conto che l'effetto sorpresa che creano è necessario per veicolare il messaggio che il corto vuole comunicare.
Non voglio dire di più perché va letto. Anche in questo caso comprendo la scelta dei giudici. Tra tutti è forse il corto che mi è piaciuto di meno, ma con sicurezza posso dire che questa mia nota di merito non è rivolta a Roberto Gilli, bensì a... basta, non parlo più!


Concludo facendomi un esame di coscienza: il mio racconto starebbe benissimo tra questi esclusi così come questi corti starebbero benissimo al posto del mio.

Pallo ha scritto:

GGigassi ha scritto:

Ma quest'anno non è più necessario mettere una recensione, giusto? Si dovrà solo giustificare la propria preferenza tra i tre Corti.

Beh tecnicamente no, però, considerando che si dovrà comunque argomentare la propria scelta, credo che molti si orienteranno sul recensire tutti i tre Corti del 'girone', anche se magari in modo meno strutturato degli anni passati e, ovviamente, senza voto. Forse è il modo migliore, anche per offrire a tutti i partecipanti un riscontro sul proprio lavoro...

Vere entrambe le cose. La recensione non è obbligatoria, ma potete farla tranquillamente, anche solo per dare qualche consiglio alle autrici e agli autori coinvolti. In ogni caso, è necessaria una giustificazione per il voto, quindi qualche argomentazione va data ugualmente.

Allora, come vi è sembrato/vi sta sembrando questo antipasto? Lunedì si comincia col primo girone, spero presto di pubblicare anche le mie personali recensioni a questi quattro lavori.

Sono alla mia esperienza con i Corti di LGL, scoperti di recente sulla pagina Librogame Italia di Facebook. Ho letto alcuni dei lavori che hanno partecipato alle edizioni precedenti per prepararmi a quest'ultima edizione. Premetto che ho i Librogame nel cuore visto che sono stati per me il primo approccio al GDR (Le Colline Infernali, primo volume di Sortilegio di Steve Jackson hanno letteralmente cambiato la mia vita).
Vorrei quindi cercare di portare qualche mia riflessione alla discussione sperando che possa essere d'aiuto a chi è appassionato come me. E per partecipare al Concorso vuol dire che di passione ce n'è, come viene dimostrato.
Sicuramente non voglio stroncare la creatività e l'innovazione, perchè molte buone idee nascono dal tentare di esplorare nuovi orizzonti e nuovi concetti. Allo stesso tempo il Brief del concorso mira a mantenere una certa rotta e "limitare" il raggio d'azione: niente dadi, niente inventario, etc... Questo immediatamente esclude l'utilizzo di un regolamento alla Fighting Fantasy, per esempio, e vuole secondo me incoraggiare a focalizzarsi su narrazione, trama e scelte. Personalmente una grande fonte d'ispirazione per me sono state serie come Indiana Jones e Time Machine, dove il divertimento principale è di leggere più volte cercando di trovare il "finale migliore". In pratica il mio consiglio è che per un esordiente è forse meglio imitare le meccaniche di una serie già collaudate piuttosto che cercare di usare meccaniche "nuove" che magari non possono non trovano una propria dimensione nel limite dei 23.000 caratteri e delle 23 pagine. Nella sopra citata serie di Sortilegio ci sono un paio di casi dove le illustrazioni diventano parte integrante del gioco (Un enigma nel volume 2 la Città dei Misteri e una negozio dove esaminare diversi oggetti nel volume 3) ma non sono la meccanica di gioco principale. Di recente ho giocato alcuni librogame come 49 Chiavi di Aristea o la serie di Cthulhu di Officina Meningi dove la mappa illustrata viene usata per facilitare l'esplorazione ma anche in quei casi le mappe diventano ausilio integrato nella storia più che diventare la meccanica principale.
In poche parole alcune delle idee proposte fin'ora possono sicuramente trovare uno spazio più adatto al di fuori dei limiti del concorso ma non sono sicuramente da non apprezzare o da non meritare  di essere portate avanti e migliorate.
Sul corto autoreferenziale (Il Concorsista) non mi esprimo in quanto non essendo parte dell'audience a cui è sicuramente destinato e che può apprezzarlo per la sua ironia non sono stato interessato a completarlo.
Ho trovato il "Nostro Prossimo Viaggio" interessante ma devo ammettere che personalmente non mi è piaciuto perchè va a toccare una tematica che mi sta molto a cuore e sulla quale ho una posizione particolarmente netta (per questioni professionali) che è diametralmente opposta al messaggio e all'opera stessa. Pertanto i miei pregiudizi non mi consentono di darne una valutazione oggettiva.
Comunque, mettendo da parte gusti personali, credo che tutti i corti abbiano dei punti di forza o delle idee che sicuramente dimostrano una buona creatività e una notevole passione che sicuramente vanno coltivate. Io stesso spero di imparare molto da questo concorso e di leggere molti altri racconti interessanti.

Cappuccetto Rosso nel Regno di Annonotuia
Bella rivisitazione della classica fiaba, la storia mi è piaciuta e l'ho trovata ben scritta. La soluzione degli enigmi non l'ho trovata frustrante, li ho trovati tutti abbastanza semplici, a parte quello della Torre di Batuk, a cui non ho trovato soluzione finché non mi sono imbattuto in essa per caso.
Tema del concorso centrato in pieno, il viaggio c'è e si sente.
Per me è una promozione piena.



Il cartografo scomparso
Come già detto da altri l'unico bivio vero e proprio è quello del finale, ma il racconto l'ho trovato carino, la parte grafica stupenda e il tema del concorso è assolutamente centrato.
Forse qualche piccolo refuso di troppo, ma non influiscono la mia promozione a pieni voti.



Il concorsista
Ho già letto molto di questo racconto nelle altre recensioni prima della mia ma...imho qui siamo di fronte ad un capolavoro, che giustamente sta fuori concorso.
Nessuno ha letto il paragrafo 14 non raggiungibile in nessun modo?
Chissà come sarà sotto la lente di Prodo, Dragan, Ald, Mormon e tutti gl'altri "vecchissimi" del forum.
Purtroppo non c'ero ai tempi dei primi concorsi, ma li sto recuperando un po' alla volta, e qui denoto una devozione assoluta per gli autori Incip Cacca e Regolamentocacca, autori di spessore che hanno fatto la storia dei primissimi concorsi dei corti.
Per me rimane il corto vincitore morale della mia personalissima classifica dei fuoriclassifica di tutte le classifiche di tutti i concorsi classificandi (si può dire classificandi in questo caso?).



Il nostro prossimo viaggio

Come già scritto da altri nelle loro recensioni all'inizio non ho capito il senso della storia, che viene spiegata nella seconda parte del racconto. Che dire, sarà il futuro? Forse, ma non credo così immediato

Martinico ha scritto:

chi riesce a trovare la parola dentro un mattone della torre di Batuk, può finire il gioco, altrimenti è Game over.

infatti mangiata la foglia e morto anzitempo a una leggiocata successiva avevo pensato di scegliere come nuova parola chiave "aiula" ma giustamente non se ne potevano scegliere che iniziassero per A