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Re: Corti 2023 - Fuori concorso
Capucetto Rosso nel Regno di Annonotuia
Non è facile proporre un opera nuova con un protagonista come Capucetto Rosso, che ha avuto almeno un milione di versioni in tutti i generi possibili e immaginabili.
L'ambientazione fantasy di questo corto mi è piaciuta molto: il discorso del matriarcato, che ogni persona deve scoprire il proprio potere (c'è un po' di " Encanto" o di " My Hero Academia"? Solo per togliermi una curiosità) e l'immancabile viaggio iniziatico per concocere meglio il mondo esterno e interno, riconoscere e affrontare il Male per poi trovare l'oggetto della ricerca e trasfigurarsi, benissimo.
Secondo me, il tema del viaggio è trattato bene: Capucetto fa un viaggio fisico andando di un punto A a un punto B e anche un viaggio interiore, diventendo adulta.
Purtroppo, ho trovato lo stile un po' carente perché si passa di un paragafo al altro senza transizioni e personalmente, mi sono chiesto a volte se non ci fossero errori nei link. Sembra che chi ha scritto questo Corto abbia dato più importanza alla seconda parte del racconto che non alla prima, che è essenziale e il ritmo ne rissente.
Bene gli enigmi, ma avrei preferito che i paragrafi di soluzione siano un po' più chiari per far capire al lettore che ha perfettamente indovinato, ma questo è una mia considerazione ed è probabile che si mezzo rimbambito!
In conclusione, posso dire che questo corto mi è piaciuto nonostante qualche pecca e spero che chi l'ha scritto tornerà l'anno prossimo, forte dei consigli che i membri del forum hanno scritto!
"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"
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Re: Corti 2023 - Fuori concorso
Il cartografo scomparso
L'autore ha fatto un bel lavoro: una storia interessante, quasi da film d'avventura degli anni '80-'90, con una precisa e originale ambientazione storica.
Lo stile letterario è piacevole e molto scorrevole, niente da dire. La storia è avvincente e leggerla è stato un piacere. Il tema del viaggio è rispettato.
L'unico problema è che c'è pochissima interttività: amico autore, un librogame deve far esplorare più strade al lettore, anche se queste lo portano a morire di fame e di sete nel deserto dei Dancali! Mi sono piaciuti i paragrafi con le immagini che rappresentano i PNG con cui parlare, ma quello che hai fatto somiglia più a un'avventura testuale o a un escape-room che a un LG stricto sensu. Però, hai inserito delle scelte a dei punti stratgici, soprattutto alle fine e i tuoi finali sono molto interessanti. Ma, purtroppo, mancano le possibilità di scelta, la libertà di sbagliare e il piacere di ricominciare per trovare la soluzione ai problemi.
Questo è un vero peccato, perché se ci fosse stato un lavoro migliore per il game desgin, unito al tuo veri talenti di scrittua e di grafica, questo Corto sarebbe stato una vera forza, forse uno da podio, almeno per me.
Spero che tu possa tornare l'anno prossimo, allenato e pronto alla battaglia!
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Re: Corti 2023 - Fuori concorso
Il concorsista
Oh, il bel Corto che parla dei Corti e di LGL! Anch'io ho pensato scrivere una cosa del genere, ma non l'ho più fatto.
Beh, il tema del viaggio è rispettato al 100%: un viaggio a Ginevra (si deve fare un collegamento per Milano Centrale se prendete il treno, parola di viaggiatore) e vari viaggi nel tempo, Grande Giove!
La prosa è divertente e ho riso spesso leggendolo. Le meccaniche di gioco mi hanno rammentato alcune opere di Hieronymus.
Purtroppo, non tutti possono cogliere le citazioni e le gag, è tutto il problema delle private joke.
Però, questo corto fa passare un buon mmento per chi può capire le battute.
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Re: Corti 2023 - Fuori concorso
Il nostro prossimo viaggio
Amico autore, non ce l'ho con te e rispetto la tua scelta di aver sperimentato una cosa nuova.
Ahimè, non credo che ci siamo: lo stile letterario è asciutto, non comunica molto. Inoltre la trama è del tutto assurda: si potrebbe pensare all'inizio a qualcuno con dei vuoti di memoria, ma il seguito illustra che non è così. La trama è piatta e credo che tutto il corto serva più di pretesto per parlare di come è stato scritto.
Il tema del viaggio è azzeccato, questo sì.
C'è ben poca roba a livello ludico e mi dispiace dire che non ho trovato molto interesse a questo corto, ma sarà una cosa mia.
Tengo a dire la mia sulla particolarità principale di questo Corto.
No, ma sul serio? Siamo giunti a tale punto, veramente? Ma sarà mai possibile che diventiamo sempre più pigri e svogliati per far fare tutto a delle macchine, dei programmi, dei bot e non so cosa altro?
Non riesco a capire perché c'è gente che non fa più niente, nemmeno scrivere qualcosa su un motore di ricerca, senza chiederlo ad Alexa, Cortana o Hey Google. Vi chiedo, ma perché? Digitare qualcosa è troppo faticoso? Capisco che questi sistemi possano aiutare una persona disabile, ma non riesco a capire perché un normodotato debba fare così.
Ma qui, non stiamo parlando di Amazon, Microsoft o di Google. Stiamo parlando di una AI che ha scritto un racconto, con delle direttive date da un essere umano... e credo che sia peggio: la creazione artistica (letteratura, grafica, musica, espressione corporale) è quello che rappresenta meglio l'essenza dell'essere umano (anche se alcuni animali dipingono, se un umano insegna loro) e il suo potere creativo che ci ha fatto uscire della giungla milioni di anni fa.
Ma sembra che vogliamo far fare di tutto alle macchine e alle AI: per me va bene se una AI trova il modo di calcolare l'ora e il luogo esatto di un terremoto (ammettendo ce sia possibile) o fare calcoli complessi per aiutare l'uomo a risolvere problemi delicati, ma non per creare opere!
Credo che alcune persone nascano con un talento particolare, ma deve essere coltivato, reso migliore con anni di lavoro, per permettere all'intera società di andare avanti: Omero, Michelangelo, Caravaggio, Borges o Sordi non sono nati imparati, ma son diventati icone, esempi per generazioni di artisti.
Con queste AI, eliminiamo tutta la nostra evoluzione intellettuale: basta inserire comandi e l'AI fa il resto. OK, per il momento è ancora allo stadio larvale, ma immaginatevi cosa saranno queste intelligenze fra quindici o vent'anni: potranno "dipingere" quadri da maestro, "creare" film, "suonare" musica... e noni non faremmo più niente, "tanto ci sono le AI" diranno i nostri discendenti.
Non sono contro l'evoluzione tecnologica, altrimenti non sarei nemmeno scritto a LGL e vivrei in una capanna di legno, ma temo che stiamo tutti giocando all'apprendista Stregone. L'autore dice che dobbiamo prepararci alla convivenza con le AI, ma conviveremmo solo se lo vogliamo noi! Perché farci sempre imporre tutto, soprattutto le cose più stupide e inutili, Facebook in primis?
Scusate lo sfogo, spero di non avere ferito nessuno, chi vuole mi risponda con un PM per non intasare il topic, per rispetto della Terna e degli autori
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Re: Corti 2023 - Fuori concorso
Ciao a tutti, sono l'autore de "Il cartografo scomparso". Volevo lasciare qui un commento già da un pò ma ho avuto qualche problemuccio con l'accesso. Anyway, eccomi qui!
Principalmente, grazie a tutti per i feedback costruttivi, ho voluto che il corto fosse reso ugualmente pubblico proprio per ricevere dei commenti dalla community.
Per prima cosa: raga, i link sulle immagini si possono mettere (credo) solo su indesign. Librogame creator o magebook (che ho comunque usato per tutta la prte di scrittura a bivi, e che ho trovato super completi e super user friendly) non credo permettano quest'opzione.
Per quanto riguarda il discorso escape game/librogame, la mia modestissima opinione è che, nel momento in cui un libro (idealmente analogico) si struttura su una navigazione ipertestuale fra i paragrafi, in un modo o nell'altro si dovrebbe trattare sempre di librigame. Poi il mio voleva essere più un punta e clicca su carta che un escape game (anche nei videogiochi, per quanto le meccaniche siano simili, un escape game è basato sugli enigmi, il punta e clicca sulla trama).
E arriviamo al punto dolente, la mancanza di scelta. Ora, l'unico vero motivo per cui ci sono così pochi bivi è che, purtroppo, non c'era spazio. Nella prima stesura, al momento del viaggio, potevi scegliere se partire via mare da ovest e avere un brutto incontro con una nave portoghese (all'epoca nemici giurati degli olandesi), con tanto di possibilità di instant death, o se partire con una carovana via terra tagliando l'europa e arrivando al porto di Brindisi. Lì Johanna sarebbe stata assalita da un gruppo di briganti, anche qui con possibilità di instant death.
Ovviamente non si può valutare quello che non c'è. Ho tagliato la parte più "classica" pensando che l'interazione con la mappa fosse la parte più intrigante. Ovviamente non è stata un'ottima scelta.
Purtroppo questa meccanica che sto cercando di sviluppare avrebbe soprattutto bisogno di un sistema di inventario o di keywords (entrambe cose non ammesse, o almeno penalizzate nel concorso) per essere più interessante, la meccanica del "ricordati di guardare tutto che poi non si torna indietro" è molto forzata, e me ne rendevo conto già scrivendo.
Ultima cosa, mi rendo conto di avere delle terribili lacune di sintassi. Leggo un sacco ma proprio la grammatica è una tragedia. Grazie per avermelo fatto notare.
Grazie ancora a tutti per i feedback, e buon concorso!
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Dlv95
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Novizio
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Re: Corti 2023 - Fuori concorso
Il cartografo scomparso
L’autore, Adriano Donato La Vitola, ci regala una storia di esplorazione ambientata nell’Olanda del XVII secolo, con riferimenti credibili alla cultura dell’epoca come l’Atlas Maior del Blaeu, il cui autore compare nel primo paragrafo come antagonista.
Il racconto è scritto in maniera scorrevole, un paio di refusi non impediscono di leggerlo, ed è corredato da illustrazioni di buona qualità, non richiede uso di dadi o altri strumenti aleatori, richiede però una buona memoria, o meglio, una buona attenzione durante la lettura per ricordare nomi o numeri che possono tornarci utili in seguito. Il racconto è strutturato come un’esplorazione a mappa, dove esaminiamo aree o oggetti rappresentati nelle illustrazioni, purtroppo di bivi ce n’è soltanto uno, alla fine, per determinare il tipo di finale.
“Il cartografo scomparso” è un buon racconto, curato nei particolari, che ricorda le avventure grafiche di una volta e che, confesso, mi piacerebbe vedere ampliato, considerando il talento dell’autore nella scrittura e nella realizzazione delle illustrazioni. Purtroppo, il suo punto di forza è anche il suo punto debole, in un concorso di letteratura a bivi, alle mappe dovrebbero essere alternate delle scelte che consentano al lettore di compiere azioni differenti dal semplice esplorare tutte le aree disponibili in un determinato luogo. Comunque promuovo a pieni voti questo racconto.
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F.A.S.
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Illuminato
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Re: Corti 2023 - Fuori concorso
IL CARTOGRAFO SCOMPARSO
Cosa mi è piaciuto:
La storia è interessante e ben studiata, c'è molta cura nei dettagli. Il comparto grafico è chiaramente il punto di forza del Corto (ah, comunque i link nell'immagine si possono mettere anche con Adobe Acrobat! E, forse, ma non ci giurerei, smanettando un po' si potrebbe riuscire anche con PowerPoint o con Word) e l'esplorazione delle immagini alla ricerca di indizi fa molto avventura grafica.
Mi sono piaciuti molto gli enigmi, ben realizzati nella loro semplicità.
Cosa non mi è piaciuto:
Ahimè, anche qui, purtroppo, abbondano i refusi... Ma, come ha fatto notare più d'uno, la mancanza di veri e propri bivi, se non al penultimo paragrafo, è sicuramente il più grosso ed evidente difetto del Corto. Probabilmente con qualche scelta in più avrebbe avuto molte più chance nel concorso, perché per il resto non ci sono grossi difetti.
Giudizio finale:
Un plauso all'autore per la cura nella realizzazione (ma la prossima volta fai più attenzione ai refusi), anche questo corto mi è piaciuto e mi ha divertito leggiocarlo; mi piace molto lo stile di scrittura e spero di rivederti qui l'anno prossimo!
Se questo fosse stato un girone del concorso (sto facendo le prove generali!) tra il Cartografo e Cappuccetto avrei dato il mio voto a quest'ultimo corto, soltanto per una questione di maggiore interattività.
Sugli altri due corti fuori concorso scriverò poi qualcosa, ma credo che gli stessi autori li abbiano presentati solo come inside joke (il Concorsista) e come esperimento sociale (Il nostro ultimo viaggio), senza reali velleità di competizione; quindi, li reputo proprio fuori fuori fuori concorso...
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Pallo
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