DAL LAGO, UN ITALIANO SUL TRONO DI CHALK E JONES «Nel n.1 preferivo la cover col volto dell'eroe invisibile. Il rilancio dei librogame? La EL ha fatto le cose in sordina»
di Alberto Orsini (Dragan)
Joe Dever lo aveva detto più di un anno fa, parlando della necessità di realizzare nuove illustrazioni per le sue opere rivisitate: «Artisti italiani? Perché no!». Bene, a distanza di tempo si può dire che l’autore inglese sia stato profetico. E così, in bella mostra sulle cover inglesi e italiane del rinato Lupo Solitario ci è finito un connazionale, che succede a veri e propri "mostri sacri" come Gary Chalk e Peter Andrew Jones. Il suo nome è Alberto Dal Lago, e degli artisti ha senz’altro il tratto ma non l’aura altezzosa che talvolta li circonda: tanto da far rinunciare il cronista all’irrinunciabile "lei" delle interviste. Trentenne, disegnatore per vocazione, diplomato all’Istituto europeo di design di Milano, il nuovo copertinista dell’epopea Ramas si racconta a Lgl Magazine rivelando interessanti dettagli su di sé, le sue copertine e la sua professione.
In primis, a quale copertina di Lupo Solitario siamo arrivati e su cosa stai lavorando attualmente? Hai anche altri progetti in corso contemporaneamente alle cover?
Ho appena consegnato le matite per la sesta cover, anche se Chris (Longhurst, il direttore artistico, n.d.r.) e Joe hanno già approvato le bozze fino alla decima copertina. Dirò di più: ho concluso da circa un mese la cover per il gioco di ruolo di Ls e francamente mi dispiace che non sia stata messa ancora online tra le novità Mongoose. Mi sembra una buona illustrazione e l’atmosfera è ben azzeccata. Credo che dovremo attendere i primi di gennaio, prima di poterla vedere.
In passato eri stato lettore di Lupo Solitario? Disegnarlo era uno dei tuoi sogni?
Sono stato un lettore della saga Ramas solamente dei primi volumi, per la semplice ragione che ero abbastanza piccolo e distratto per cominciare una serie e seguirla da vero aficionado. E così ho fatto con altri generi di intrattenimento, fumetto compreso! Una volta raggiunta la consapevolezza che avrei voluto essere io a disegnare ciò che da ragazzo toccava determinate corde emotive, ho cominciato a fare una lista virtuale dei personaggi di cui avrei voluto illustrare le vicende. Lupo Solitario è tra questi: sono stato spinto dall’ affezione per l’eroe e dal desiderio (e presunzione) di poter essere all’altezza dei predecessori (illustratori, s’intende) e via discorrendo. In realtà questa logica la possiamo applicare un po’ a tutti i personaggi iconografici di genere (ad esempio, Elric, Conan, Dragon Lance, Dracula, ecc...); mi piacerebbe dare la mia reale interpretazione di ognuno di essi.
Come sei approdato a lavorare con Dever e la Mongoose?
Come già accennato, l'incontro con Joe Dever è stato decisivo: la Mongoose aveva già visto i miei lavori su Nephandum e Creature del Terrore, per cui si è trattato di far buona impressione al papà di LS con i miei disegni e alla fine attendere il riscontro degli art directors. Come vedete, la cosa poi è andata in porto!
Per le nuove cover hai riletto qualcuno dei librogame di Dever o esaminato le copertine precedenti?
Sicuramente ho fatto uno studio approfondito sulle vecchie copertine. Inoltre, Richard (Ford, precedente direttore artistico, n.d.r.) prima e Chris poi mi hanno sempre dato la descrizione esatta della cover che avevano in mente; questo mi ha aiutato non poco, poiché per ogni location o mostro che avrei dovuto disegnare allegavano al brief un estratto del testo di Joe. Una parte incisiva l'ha avuta l'artwork interno, che ho esaminato più volte.
Sarai il primo e presumibilmente l'unico a disegnare le copertine per i volumi 29-32, che sensazioni/idee hai?
Sì... Se la cosa non vi dispiace! Scherzi a parte, confermo la mia collaborazione con la Mongoose in questo senso. Inoltre, come avete già potuto modo di vedere, mi hanno affidato le copertine delle due trilogie parallele. Attualmente sono in attesa di rivedere le condizioni contrattuali e i pagamenti nell'ottica di consolidare l'attuale partnership. Sicuramente sono meno spaventato rispetto all'inizio. Credo che la qualità e la velocità di esecuzione cresceranno in maniera esponenziale, anche se questo significherà un probabile dislivello qualitativo tra le prime cover e le ultime. Ma penso sia tipico degli illustratori che crescono professionalmente.
Joe ti ha senz'altro anticipato qualcosa sulla trama, puoi svelarci qualche anteprima?
Ragazzi, che voi ci crediate o meno, Joe non si è mai sbottonato. Potrei provare a carpire qualcosina, però più avanti.
Quanto tempo ci vuole per creare un'illustrazione di copertina, dall'idea iniziale fino alla versione definitiva?
Se parliamo delle cover di Ls, di solito impiego un paio di settimane, calcolando che le alterno con altri lavori; dieci giorni, probabilmente, se mi concentrassi solo su di esse. Il fatto di aver già consegnato i bozzetti fino al numero dieci è stato fondamentale per poi rivedere gli stessi a mente sgombra e, nella fase di elaborazione delle matite, capire se qualcosa può essere cambiato o meno.
Con quale procedimento disegni la cover? Quali tecniche di disegno vengono impiegate? Utilizzi strumenti di disegno digitale?
Anche se ultimamente sto lavorando tantissimo con il digitale, tendo a non perdere il contatto con gli strumenti tradizionali, in questo caso le matite. Mi piace l'approccio tradizionale all'illustrazione, temperando le matite, utilizzando il foglio da disegno e sporcandomi letteralmente le mani; per non perdere l'allenamento, eseguo i definitivi a matita molto dettagliati (bozze comprese). Impiego un bel po' di tempo nello studio del bianco e nero, che rappresenta la spina dorsale della fase di colorazione: i colori e i toni infatti andranno poi posti sulla base dei chiaro/scuri. Dopo aver importato l'immagine sul computer, la colorazione avviene in digitale mediante l'uso combinato di due software, Photoshop e Painter. Inutile dire che l'utilizzo del digitale è fondamentale per lavorare in serie velocemente.
Le nuove illustrazioni sono state apprezzate subito da tutti per la loro qualità, ma qualcuno ha sollevato il dubbio che il protagonista sia un po' troppo presente, soprattutto confrontandole con le vecchie cover italiane, in cui non appariva quasi mai! Si tratta di una tua scelta o è stato imposto?
Con la Mongoose ho avuto un'occasione d'oro, non potevo lasciarmela sfuggire, ma anche un'eredità ingombrante, senza parlare della responsabilità di configurare il nostro Lupo secondo le esigenze degli art director della Mongoose mixandole con la mia cifra stilistica. Di qui l'aspetto tecnico della faccenda: tutti i brief delle cover mi sono stati dati non come indicativi, ma come vincolanti! Mi spiego: in ogni cover, l'intento di Joe e dell'allora direttore artistico Richard Ford (oggi sostituito da Chris Longhurst) era di far risaltare l'immagine del protagonista... Tant'è vero che non appena provavo a dare spazio ai mostri o cattivi di turno le mie bozze subivano drastiche modifiche. Pensate che l'unica cover dove si vede Lupo Solitario di profilo di 3/4 è proprio la terza, dove ho cercato di indirizzare l'occhio del lettore verso il mostro dei ghiacci! Una volta, dopo avergli fatto notare che oggettivamente il protagonista compare sempre, anche a scapito dell'eterogeneità delle cover, Chris mi ha risposto: "Che c'è di strano? Deve comparire sempre... Perché è il protagonista!". Questo per sottolineare che alla Mongoose hanno una strategia ben precisa e che purtroppo non si può far altro che sottostare... Alberto propone... Mongoose dispone!
Ma alla Mongoose sanno che in questo modo viene meno l'intento delle vecchie copertine, quello di far immedesimare il lettore nel protagonista?
Sanno perfettamente cosa hanno abbandonato e a cosa vanno incontro; il loro intento non è di mostrare solo Lupo Solitario ma Lupo Solitario mentre combatte con questo o quel nemico. Ad esempio per la quinta cover mi hanno chiesto di disegnarlo mentre combatte contro DarkLord Haakon ed effettivamente questo ha senso, anziché mettere sulla copertina solamente il cattivone in questione! Insomma, il succo del loro discorso è più o meno questo: visto che il personaggio ha subito un restyling particolare rispetto alle precedenti versioni, facciamolo vedere sempre, mentre a cambiare sarà il contesto di volta in volta. Personalmente concordo in parte, anche perché è francamente difficile disegnare Lupo Solitario in 32 pose differenti tra loro (e in un formato A4), dove c'è anche poco spazio per una composizione degli elementi che non sappia di "già visto".
Che raccordo hai avuto con Rich Longmore, disegnatore delle illustrazioni interne? Le sue immagini si coordinano con le tue? Come giudichi il suo lavoro?
Non ho mai avuto alcun feedback con Longmore... Incredibile, ma è la verità. Ognuno si è occupato del proprio lavoro e non c'è mai stato contatto. A parte questo, credo che abbia fatto davvero un buon lavoro, soprattutto considerando i suoi predecessori. Anche se da un punto di vista nostalgico l'imprinting visivo era avvenuto all'epoca, con Gary Chalk, ma sarebbe inutile confrontare due stili così differenti. Funzionano entrambi, a mio giudizio. A dispetto dei gusti, comunque, Chalk rimane lo storico illustratore di Ls.
Prima dell'uscita dei "Signori delle Tenebre", su Internet sono circolate due versioni della sua cover: al di là di alcune sottili differenze, in una il volto di Lupo Solitario è praticamente invisibile, avvolto nelle ombre del mantello, anzi pare quasi senza volto, mentre nell'altra (quella poi uscita in Italia) è quasi completamente delineato. Quale delle due è stata disegnata prima e cosa ha causato il passaggio dall'una all'altra?
È stata disegnata per prima quella in cui Ls compare senza volto. Mi ricordo che uno dei primi commenti sul forum della Mongoose è stato: "Nazgûl-Lone Wolf!" (i Nazgûl sono personaggi di Tolkien, appunto senza volto, n.d.r.). Essendo fondamentale il primo riscontro con i lettori inglesi, Richard Ford e Joe mi contattarono subito per apportare alcuni cambiamenti: rendere l'illustrazione meno cupa (e lì mi sono veramente snaturato!), aggiungere tratti somatici al personaggio e virare il colore dei pantaloni dal blu al rosso. Confesso che a me piaceva di più la prima versione, al di là di mostrare o meno il volto del protagonista, in generale l'immagine aveva un mood particolare. Così per soddisfazione (o ripicca?) l'ho uploadata sul mio sito!
Nell'edizione italiana, la cover ha avuto bisogno di essere ribaltata orizzontalmente per far andare una zona "libera" sotto la tradizionale fascetta azzurra della serie, ripristinata dalla EL per l'occasione. Che ne pensi di questa soluzione? Avresti preferito per evitarlo qualche accorgimento grafico come una fascetta semitrasparente o presente solo sulla costa del libro?
Inizialmente ho fatto presente alla EL che prima di qualsiasi iniziativa legata alle decisioni di cambiare anche una virgola delle mie immagini avrebberodovuto contattarmi, cosa che non è stata fatta: in realtà erano in buona fede, poiché avevano provato a contattarmi ad un indirizzo non più attivo. Credo che la soluzione sia ugualmente valida, se il loro intento è quello di rispolverare la fascetta. Semmai, dovrei prendermela con me stesso se il ribaltamento orizzontale ha distorto l'immagine. Questo perché (ma all'epoca ancora non lo sapevo) un bravo illustratore dovrebbe sempre disegnare un'immagine ribaltandola di tanto in tanto per evitare fastidiose asimmetrie e l'effetto specchio. Sicuramente è una lezione che ho imparato!
Per le prossime cover potresti studiare un'illustrazione direttamente compatibile (anche minimamente) con la presenza della fascetta dell'edizione italiana oppure imporrebbe una limitazione creativa troppo elevata?
Per le prime cinque cover ormai la frittata è fatta. A memoria mi sembra però che non ci siano particolari problemi, perché la fascetta dovrebbe coprire zone libere o al massimo qualche dettaglio sullo sfondo. Sicuramente ne terrò conto in futuro; non credo che la cosa possa costituire un limite, se non forse in rari casi. Ma per ovvi motivi di spazio in genere le cover di Ls non hanno mai tantissimi personaggi. A parte la numero 2, che come ho già avuto modo di dire, mi ha deluso tantissimo perché alla Mongoose hanno insistito per inserire Vonatar in un angolino, creando un fastidioso effetto "pupazzo".
La Spada del Sole "fiammeggiante" che abbiamo visto nelle cover successive alla prima è una delle novità più appariscenti. È una tua creazione originale? Come funziona il... meccanismo?
In realtà la spada così fiammeggiante era già apparsa in una delle copertine inglesi (sempre di Shadow on the Sand), quindi non posso rivendicarne la paternità al cento per cento. Però posso dire che già sul numero due, con l'art director di prima, Richard Ford, si era parlato di dare una luminescenza particolare alla spada, luminescenza che poi è diventata una sorta di fiammata così come la si vede ora. Tutto questo con il beneplacito di Joe. Tuttavia, non mi è chiaro se sia stato Joe a suggerirlo a Richard e quindi ad aver introdotto nelle nuove edizioni questo potere. La mia interpretazione è che la spada non sia sempre fiammeggiante. Mi piace pensare che sia una sorta di Pungolo: inizia ad illuminarsi quando il nemico si avvicina, per poi incendiarsi quando Lupo Solitario sta combattendo.
C'è uno specifico personaggio della serie, magari tra gli avversari di Lone Wolf, che ti piacerebbe disegnare?
Direi che non c'è un personaggio in particolare: tutti i nemici e i personaggi che il Lupo incontra nell'arco delle sue avventura sarebbero meritevoli di essere inseriti nelle cover, chessò, i barbari, i Drakkar o l'Helgast. Come qualcuno faceva notare, Vonatar è stato sacrificato nella seconda cover, perché relegato in un angolo dell'immagine per dar spazio al protagonista che combatte contro i morti. Ecco, Vonatar l'avrei volentieri disegnato ex novo, dandogli una connotazione personale, cercando di far risaltare l'animo di un mago traditore. Purtroppo non è stato possibile.
Come giudichi nel suo complesso l'operazione di rilancio dei librogame in generale e in Italia in particolare? Le nuove generazioni abituate ai videogame dalla grafica praticamente reale potranno apprezzare questa storica forma di divertimento?
Premetto che non conosco i dati di vendita della Mongoose, anche se ho capito tra le righe che i pre-order sono stati talmente alti da dover rivedere la tiratura. Sicuramente il target dei librogame è diverso rispetto a 20 anni fa, però, e voi lo testimoniate, gli appassionati ci sono ancora e hanno risposto con grandissimo entusiasmo all'iniziativa. Io credo che nonostante il mercato del videogame sia molto forte e attraente per i giovani, Lupo Solitario possa difendersi bene. Anche perché l'operazione di rilancio è avvenuta e sta avvenendo in un momento in cui i dati dell'editoria sono incoraggianti; che sia per una forma di intrattenimento, per passione o per cultura, la gente legge di più. E il fantasy sta andando bene. Certo, in Italia, il paese dei bigotti e finti intellettuali, manca una politica editoriale che supporti iniziative di questo tipo. Voglio dire, Ls ha venduto milioni di copie, se si effettua un rilancio della serie, almeno la cosa andrebbe pubblicizzata di più e anche pompata adeguatamente. Mi sembra che la EL abbia fatto un po' le cose in sordina. Parere personale e sicuramente opinabile.
A proposito di videogame, che ne pensi di quello in realizzazione proprio su Lupo Solitario?
Le immagini che ho visto mi sono piaciute molto: il team di Singapore sta facendo un ottimo lavoro! Le location sono ben realizzate, anche se il poco volto di Ls che si intravede non mi ha fatto impazzire.
Per caso te la cavi anche nella scrittura (interattiva e non!)?
Per quanto riguarda la scrittura interattiva confesso di non averci mai pensato, anche se la cosa mi incuriosisce. Diversamente mi piace la scrittura in generale; medito da tempo di scrivere qualcosina ma mi rendo conto che è difficile. Mi manca una palestra quotidiana, anche il semplice buttar giù pensieri personali. Credo ci voglia un impegno costante e tanta pazienza. Purtroppo non sempre riesco a concretizzare quello che mi prefiggo! |
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